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Chiamare l'occupazione israeliana della Palestina apartheid non è incitamento ,ma un dato

  C alling Israel's occupation of Palestine apartheid isn't lazy, but based on fact This week I have participated in events organised as part of Israeli Apartheid Week, which every year “aims to raise awareness about Israel’s ongoing settler-colonial… independent.co.uk   Sintesi personale Questa settimana ho partecipato ad eventi organizzati nell'ambito della Settimana dell'Apartheid israeliana , un evento che "ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'  apartheid coloniale di Israele nei confronti del popolo palestinese". Per alcuni, parlare di "apartheid" può sembrare solo uno slogan usato dagli attivisti. Altri lo vedono come un evento  infiammatorio  o addirittura antisemita. Ma   che cosa realmente significa l'  apartheid di Israele? In primo luogo   non si tratta di un'analogia prettamente precisa rispetto all' apartheid  del Sud Africa. Anche se è vero che i veterani

Roger Waters e il conflitto tra Israele e Palestina: 'Gli artisti hanno paura a parlarne: metterebbero a rischio la loro carriera'

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            √ Roger Waters e il conflitto tra Israele e Palestina: 'Gli artisti hanno paura a parlarne:... 24 feb 2016 - Se sei un musicista americano e sostieni il boicottaggio di Israele, rischi di vedere la tua carriera distrutta: è quanto sostiene il già bassista e… rockol.it | Di Rockol.com s.r.l. Se sei un musicista americano e sostieni il boicottaggio di Israele, rischi di vedere la tua carriera distrutta: è quanto sostiene il già bassista e cantante dei Pink Floyd , Roger Waters, sostenitore del BDS - il movimento a guida palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele - sin da quando venne fondato, nel 2005. In un'intervista concessa al The Independent, la prima in cui si è soffermato in maniera approfondita sulla sua posizione a proposito del conflitto israelo-palestinese, Roger Waters ha detto: "L'unica risposta possibile al BDS è dire che sei antisemita. E dico questo perché nel

Mira Sucharov : L' antisemitismo come arma per mettere a tacere il pensiero politico

Crying Wolf on Campus anti-Semitism: The Vassar College Talk Was No Blood Libel Sintesi personale Il Presidente degli Amici del Centro Simon Wiesenthal di Studi sull'Olocausto  in Canada  ha affermato che  gli ebrei dovrebbero prendere in considerazione altre opzioni oltre la  York University di Toronto. La ragione? Una recente proposta   della facoltà di non accettare finanziamenti da parte di produttori di armi. La proposta non ha menzionato Israele ,ma secondo  Aviv Benlolo, Amici del Simon Wiesenthal Center , si tratta di una "campagna di censura contro Israele ed il popolo ebraico".  aggiungendo che  ,  sulla scia della proposta,era "preoccupato per  la sicurezza degli studenti ebrei [di York] e  per  i docenti. " Recentemente ho analizzato il rapporto 2015 del Centro di Simon Wiesenthal sull'antisemitismo nei campus americani, intitolato: ". Un pericolo  presente"Nel documento di 26 pagine  ho  scoperto un paio di e

Crying Wolf on Campus anti-Semitism: The Vassar College Talk Was No Blood Libel

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The use of the anti-Semitism charge as a weapon to silence political thought is reaching a new low. The head of the Canadian Friends of the Simon Wiesenthal Centre for Holocaust Studies was recently quoted in The National Post saying that Jewish university-bound applicants should consider options other than Toronto’s York University. The reason? A recent faculty association executive proposal to divest from weapons manufacturers. The proposal didn't mention Israel by name. According to Aviv Benlolo, Friends of the Simon Wiesenthal Centre President, this is a “campaign of censorship against Israel and the Jewish people.” The organization also issued a statement declaring that in the wake of the proposal, it was “concerned for the safety and security of [York’s] Jewish students and faculty.” I recently combed through the 2015 report of the Simon Wiesenthal Center on anti-Semitism on American campuses, headlined: "A clear and present danger." Over the 26-page document I di

Israele : B’Tselem: a Shikma torture e abusi sono la regola

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P rivati del sonno talvolta per giorni, legati mani e piedi a una sedia, con movimenti del corpo limitati per ore. Soggetti a minacce di ritorsioni contro i familiari, a sputi e ingiurie. Lasciati per giorni, talvolta settimane, senza la possibilità di lavarsi, rinchiusi in celle sporche e puzzolenti, infestate da insetti, con la luce sempre accesa, spesso in isolamento completo. Costretti a subire interrogatori violenti, presi a schiaffi dagli investigatori, senza la possibilità di incontrare per giorni gli avvocati. Sono solo alcuni degli abusi e delle torture che subirebbero i prigionieri politici a Shikma, un centro di massima sicurezza ad Ashkelon nel sud di Israele, dove sono portati e interrogati molti dei palestinesi arrestati dall’esercito in Cisgiordania. A documentare quanto accade a Shikma è stata la ricercatrice Noga Kadman per conto del Centro B’Tselem per i diritti umani nei Territori Occupati e di HaMoked-In difesa dell’individuo. «La ric

Harvard promuove l’alfabetizzazione religiosa (video)

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Di Antonia Blumberg. HuffPostReligion (19/02/2016). Traduzione e sintesi di Giusy Regina Le vendite del Corano sono salite alle stelle negli Stati Uniti dopo l’11 settembre, un po’ per il bisogno di cercare delle risposte,  un po’ per il desiderio di analizzare determinati stereotipi. Fatto sta che molte persone si sono rivolte al testo sacro dei musulmani per chiarirsi le idee. Ma l’aumento della circolazione del Corano, dovuto anche successivamente ai recenti attacchi di Parigi e all’ascesa di Daesh (ISIS) non ha sempre aiutato le persone a comprendere meglio la religione musulmana e a rispettarne la fede.  Al contrario , la paura e il pregiudizio verso l’Islam sono aumentati esponenzialmente. Ed è proprio questo a cui si riferisce Diane Moore, direttrice del progetto Religious Literacy della Harvard Divinity School , quando parla di “analfabetismo religioso estremamente diffuso in tutto il mondo”. Per combattere questo l’analfabetismo, Moore e altri cinque

Francia: dura condanna dello smantellamento di una scuola primaria da parte dell’esercito di Israele

Francia: dura condanna dello smantellamento di una scuola primaria da parte dell’esercito di... Dura condanna della Francia dello smantellamento, nella notte tra il 20 e il 21 febbraio, da parte dell’esercito di Israele di una scuola primaria in corso di… agensir.it Dura condanna della Francia dello smantellamento, nella notte tra il 20 e il 21 febbraio, da parte dell’esercito di Israele di una scuola primaria in corso di costruzione a Abu Nuwar, in Cosgiordania, finanziata dalla cooperazione francese. Si tratta, riferisce una nota del ministero degli Esteri e dello Sviluppo internazionale francese, di un progetto situato in una zona identificata dall’Unione europea come chiave per la sostenibilità della soluzione dei “Due Stati”. Il Ministero degli Esteri francese “deplora le conseguenze delle demolizioni e delle confische di strutture umanitarie in Cisgiordania, che colpiscono delle popolazioni particolarmente fragili, e invita le autorità israelian

Iraq. A Mosul, dove le donne dicono "no" a Daesh

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          Iraq. A Mosul, dove le donne dicono "no" a Daesh Il viaggio del web magazine iracheno "Yalla" a Mosul, grazie alle testimonianze raccolte dalla città controllata da Daesh. osservatorioiraq.it Il viaggio del web magazine iracheno "Yalla" a Mosul, grazie alle testimonianze raccolte dalla città controllata da Daesh. Dove la resistenza civile delle donne può essere rispondere a un questionario.  L’insegnante spinge le mani a fondo nelle tasche del cappotto, cercando di ripararsi dal freddo pungente mentre cammina tra i modelli del sistema digestivo umano e lo scheletro appoggiato all’angolo. Le pareti completamente bianche della classe sono tristi, l’unica luce entra da una finestra oscurata, così che le poche studentesse donne – meno del previsto viste le tante sedie vuote – possano togliersi il velo mentre studiano. Fuori, i membri armati della Hisba - la polizia “morale” di Daesh - stanno contro

Hasbara e BDS : genocidio nazista e "ragazze in bikini"

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  Nazi genocide and "girls in bikinis" failing to sell Israel, experts say Just 31 percent of US Jewish students view Israel as a democracy. electronicintifada.net     Sintesi personale Ali Abunimah Lobby Guarda il 23 febbraio 2016 Sforzi di Israele di usare "ragazze in bikini" e genocidio nazista  all'estero non funzionano   è stato detto  in una conferenza segreta  La conferenza è stata convocata a Gerusalemme lo scorso fine settimana da Gilad Erdan , il ministro israeliano attualmente in carica  e rientra negli sforzi del governo per combattere il movimento globale per i diritti dei palestinesi. Secondo il sito di notizie NRG di Israele , 150 "leader ebrei" provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alla riunione  per affrontare  la lotta contro il  BDS"  I giornalisti non sono stati invitati e ai  partecipanti è stato chiesto di mantenere il segreto La

Asia e Medio oriente, la Mecca delle importazioni di armi

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Asia e Medio oriente, la Mecca delle importazioni di armi Nel rapporto 2015 del Sipri (Stockholm International Peace Research Institute) stupisce l’incremento di importazioni di armi in Vietnam (699%), in Arabia saudita (275%) e in Qatar (279%). La Cina conquista il terzo posto come esportatore, dopo Stati Uniti e Russia, aumentando dell’88% le sue esportazioni, anche in Africa. Cinque Paesi dell’Europa occidentale (Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Italia) garantiscono il 21% delle esportazioni di armi al mondo. Stoccolma (AsiaNews) – L’Asia (dall’Afghanistan al Giappone) e il Medio oriente sono le zone dove si importano più armi al mondo. Nel periodo 2011-2015 in Asia e Oceania vi è stato un incremento del 26%; in Medio oriente, nello stesso periodo, l’incremento delle importazioni è salito del 61%. Maggiori importatori in Asia sono l’India (14% di tutte le import

Amira Hass : Una donna ebrea e israeliana impara sulla sua pelle che cosa prova un palestinese in Cisgiordania

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Una donna ebrea e israeliana impara sulla sua pelle che cosa prova un palestinese in Cisgiordania. Il racconto di Amira Hass. La lezione di Fortune Ho ricevuto una telefonata particolare, da una donna ebrea e israeliana (chiamiamola Fortune) fidanzata con un palestinese. Fortune si trovava a casa di lui, in un villaggio della Cisgiordania, quando l’esercito e la polizia di frontiera hanno… internazionale.it | Di Amira Hass n un palestinese. Fortune si trovava a casa di lui, in un villaggio della Cisgiordania, quando l’esercito e la polizia di frontiera hanno fatto irruzione, senza un mandato di perquisizione. Quando Fortune ha protestato le hanno spruzzato dello spray urticante. Hanno sequestrato il suo computer portatile e alcuni smartphone che si trovavano in casa, compreso il suo. Hanno costretto il vecchio padre ad aprire la cassaforte e hanno preso oro e denaro. Non hanno rilasciato alcun documento con l’elenco dei beni sequestrati

Boicottare Israele non è antisemita – quanti gruppi a favore dei diritti umani avranno ancora bisogno di ribadirlo affinché sia chiaro?

Boicottare Israele non è antisemita – quanti gruppi a favore dei diritti umani avranno ancora bisogno di ribadirlo affinché sia chiaro? Un ragazzo palestinese passa davanti ai graffiti dipinti sul controverso  muro di separazione di Israele nel campo profughi di Aida che si trova all'interno della città cisgiordana di Betlemme , 12 febbraio , 2016  THOMAS COEX/AFP/Getty Images Ben White Tuesday 16 February 2016 Il governo conservatore sta programmando una significativa aggressione alle libertà politiche per proteggere chi trae beneficio dalle violazioni dei diritti umani. In particolare, stanno cercando di proteggere Israele dalla crescente pressione della Campagna di Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni (BDS). Il governo sta  volutamente travisando il movimento BDS definendolo antisemita, nonostante il fatto che molti ebrei in questo paese e in tutto il mondo siano a favore del  boicot