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MECCA.............allagata. Video

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Mondo arabo

Alberto Negri : Il martirio degli ultimi nella Cirenaica dimenticata

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https://ilmanifesto.it/il-martirio-degli-ultimi-nella...   Mondo arabo 697   Niente a volte è più ingannevole della geografia. Stretta tra Bengasi e Tobruk, negli anni Novanta Derna mi apparve scendendo dall’altopiano verso il mare alla fine di una gola fatta di pareti verticali percorsa dallo uadi che veniva dal Gebel al Akhdar irrigando palmeti, frutteti, agrumeti. Credo che oggi, dopo il ciclone Daniel e il crollo delle dighe, nulla esista più di tutto questo. Ma anche allora il Gebel, chiamato anche la Montagna Verde, era un’insidia assai temuta dallo stesso colonnello Gheddafi. Qui si annidavano infatti islamisti e jihadisti che più volte avevano provato ad assassinarlo. Per tenere buona la popolazione locale e contenere la predicazione degli imam qui negli anni Duemila Gheddafi lanciò nel mezzo del ginnasio greco la “Dichiarazione della Montagna Verde”, un grande progetto per di ridare splendore alla regione della pentapoli, un piano ambizioso che come molti altri del regime rima

Libia : Tragedia infinita. Due dighe inondano i villaggi e le città. Post da Al Monitor pulse

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Mondo arabo 695 Si temono "migliaia" di morti o dispersi mentre le inondazioni devastano la Libia orientale Si temono "migliaia" di morti o dispersi mentre le inondazioni devastano la Libia orientale Edifici e veicoli distrutti nella città libica orientale di Derna in seguito alla tempesta mediterranea "Daniel", in una foto fornita dall'ufficio del primo ministro libico ad interim con sede a Bengasi - - Agenzia France-Presse 12 settembre 2023 — Bengasi (Libia) (AFP) Si temono migliaia di morti o dispersi in Libia dopo che enormi inondazioni improvvise hanno devastato le regioni orientali, con un'ondata di acqua fangosa che ha spazzato via interi quartieri in una città costiera, hanno detto martedì le autorità locali e i gruppi umanitari internazionali. La massiccia distruzione può essere vista nelle immagini pubblicate online dalla città portuale di Derna, che ospita 100.000 persone, dove gli edifici a più piani sulle rive del fiume sono crollati e

Il Marocco di cui non resta quasi niente di Monica Cillerai

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ILMANIFESTO.IT Il Marocco di cui non resta quasi niente | il manifesto Africa (Internazionale) . Di Monica Cillerai Mondo arabo 695 Jamila ha 36 anni, una tunica lunga e un velo colorato che le copre i capelli. Insieme al marito ha raccolto i corpi dei suoi genitori sotto ciò che resta della sua casa – solo macerie – nel piccolo villaggio berbero di Tefaghaghte. Siamo a una una sessantina di chilometri da Marrakech, vicino all’epicentro del terremoto che ha provocato almeno 2.681 morti. NON RESTA QUASI PIÙ NIENTE del paese incastrato alle pendici delle montagne dell’Atlante. La maggior parte delle case sono crollate, le strade bloccate da terra e pietre. Per ora si contano 84 vittime su una popolazione di poche centinaia. «Ci sono ancora corpi sotto le macerie. I soccorsi non hanno fatto niente. Ci hanno guardato mentre tiravamo fuori i cadaveri, solo adesso qualche aiuto sta arrivando» dice Jamila, mentre ci mostra i resti della culla dalla quale è riuscita a salvare il più piccolo de

Pierre Haski, : Le tensioni internazionali che ostacolano gli aiuti al Marocco

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  INTERNAZIONALE.IT Le tensioni internazionali che ostacolano gli aiuti al Marocco Spesso le grandi catastrofi umanitarie creano le condizioni per mettere da parte gli antagonismi tra gli stati. Ma a volte, purtroppo, queste occasioni vengono sprecate. Il sisma che ha colpito il Marocco nella notte tra l’8 e il 9 settembre ha avuto un’eco molto importante in Francia, a causa del peso consistente della comunità franco-marocchina ma anche, semplicemente, di una vicinanza umana tra la Francia e il suo ex protettorato magrebino. Eppure, a 48 ore dalla catastrofe, Rabat non ha ancora risposto alle offerte d’aiuto arrivate dal governo francese e dal presidente Emmanuel Macron in persona. Il Marocco ha invece accettato l’assistenza di paesi come Qatar, Tunisia e Spagna, paese europeo che partecipa ai soccorsi con 56 militari già all’opera dal 10 settembre. Nessuna comunicazione La Francia ha mezzi e capacità incontestabili in materia di gestione delle emergenze, e se c’è un ambito in cui ogn

Terremoto in Marocco: distruzione , morte e villaggi ancora senza alcun aiuto per strade interrotte

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Mondo arabo 693 AL-MONITOR.COM Morocco earthquake: death toll passes 2,000, historic Marrakesh buildings damaged   Il Marocco ha dichiarato tre giorni di lutto dopo che un forte terremoto ha colpito il paese nella tarda notte di venerdì, uccidendo più di 2.000 persone e danneggiando edifici storici nella nazione nordafricana di 37 milioni di abitanti.  I l terremoto ha colpito un’area che si estende da Marrakech, una delle principali destinazioni per i viaggiatori internazionali, fino alle montagne dell’Atlante. Il ministero degli Interni del Marocco ha dichiarato sabato che almeno 2.012 persone sono morte e più di 2.059 altre sono rimaste ferite, di cui circa 1.404 in modo critico, nel terremoto di magnitudo 6,8, il più potente che abbia colpito il paese negli ultimi decenni.  Secondo i primi rapporti, più della metà delle vittime del terremoto si sarebbero verificate nella zona a sud di Marrakesh.  Gli esperti ,che hanno parlato con Sky News nel Regno Unito, hanno affermato che il bi