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Rsf, in Medio oriente quasi tutti i giornalisti rapiti nel 2021

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varie Su 65 cronisti in totale sequestrati nell’anno in corso, ben 64 si trovavano nella regione. Fa eccezione la scomparsa di un reporter francese in Mali ad aprile. Almeno 44 rapimenti in Siria, 11 in Iraq e nove nello Yemen. Massimo storico nel numero di giornalisti rapiti, di contro vi è il dato più basso in 25 anni (46 in totale) per le uccisioni. Baghdad (AsiaNews) - Quasi la totalità dei giornalisti rapiti nel mondo quest’anno si trovava in una nazione del Medio oriente al momento del sequestro. È quanto emerge da un rapporto, pubblicato in questi giorni, dagli attivisti di Reporter senza frontiere (Rsf) secondo i quali 64 dei 65 cronisti finiti nelle mani di bande e gruppi organizzati, spesso di matrice estremista e jihadista, nel 2021 sono stati rapiti nell’area mediorientale. Il documento - che prende in esame arrestati, uccisi, tenuti in ostaggio e dispersi - mostra che 44 sono i sequestri avvenuti in Siria, 11 in Iraq e nove nello Yemen. Il giornalista francese Olivier Dub

Alberto Negri : Le polemiche sulla Triplice anti-cinese nel Pacifico (dal profilo pubblico di Facebook)

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    varie Alberto Negri 1 S 3 o   h i r e d d    ·  Le polemiche sulla Triplice anti-cinese nel Pacifico Per Pechino è una “mossa da guerra fredda”, per la Francia “una pugnalata alle spalle”. Così è stata accolta, per diversi motivi, l’annuncio di “Aukus”, l’acronimo della (nuova?) alleanza tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia che doterà Canberra di sottomarini nucleari. E’ il gande gioco del Pacifico che prende sempre più forma. S i tratta di un importante patto strategico che legherà gli Stati Uniti e la Gran Bretagna alla sicurezza dell’Australia per il futuro. Ma anche di un chiaro avvertimento alla Cina. Tanto più che l'alleanza viene annunciata subito dopo l’incontro di Joe Biden con i leader del Quad: il quadrilatero delle democrazie indo-pacifiche, formato da Giappone, India e appunto Stati Uniti e Australia è definito in questo momento dagli americani un vero “cordone di contenim ento” nei confronti dell’espansione cinese nell’area che abbraccia l’Oceano Pacifico, i

Nandino Capovilla “ANCH’IO MI INGINOCCHIO sulle strade del Myanmar

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  Nandino Capovilla  (tratto da FB , profilo pubblico) 2 t d S 3 t   p o n o s h o r e e d h c    ·  “ ANCH’IO MI INGINOCCHIO sulle strade del Myanmar” aveva detto mercoledì papa Francesco, ma oggi è stata un’ecatombe: quasi cento giovani inermi e nonviolenti uccisi da quelle “Forze Armate” che festeggiavano la loro Giornata. Il gesto di suor Ann aveva scosso il mondo quando aveva fermato l’esercito gettandosi a terra. ME LO RICORDERO’ DURANTE LA LETTURA DEL PASSIO, a Messa e quando si ricorda che “dando un forte grido spirò”, mi metterò in ginocchio davanti all’Uomo che continua ad essere torturato e ucciso in troppi angoli della terra. MI INGINOCCHIO e piango i due bambini, di 5 e 13 anni uccisi a Yangon mentre i giovani sfidavano i soldati armati come quelli che, come sentirò nel vangelo: “lo condussero dentro il cortile, convocarono tutta la truppa, gli sputavano addosso e lo percuotevano alla testa”. Oggi i militari hanno dichiarato che i ragazzi erano stati avvertiti: “Spareremo

Simone Fontana La grande diaspora: dove stanno andando i fan di Trump in rotta coi social mainstream

 tag   varie La grande diaspora: dove stanno andando i fan di Trump in rotta coi social mainstream Dopo la sospensione del presidente uscente da Facebook, Twitter e Instagram, è partito il boicottaggio delle piattaforme dei suoi sostenitori: ma dove stanno andando i trumpiani del web? I  recenti provvedimenti  emanati dalle principali piattaforme di social network nei confronti di Donald Trump hanno contribuito a generare un ampio dibattito nell’opinione pubblica su quali dovrebbero essere  i limiti della libera espressione  – ammesso che debbano essercene, dice qualcuno – e quali contromisure sia lecito attuare quando invece quella libertà finisce per  mettere in pericolo il concetto stesso di democrazia . Si tratta di un argomento spinoso e delicato, che non abbiamo mai davvero affrontato in tutta la sua complessità, e che pone domande alle quali è difficile dare una risposta definitiva. Dall’altra parte però ci sono i fatti e con quelli è necessario fare i conti:  Facebook, Instagra