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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

Auguri di Buon Anno da Gaza

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Israele a Natale guarda ai suoi cristiani

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Informazioni su questo sito web TERRASANTA.NET Israele a Natale guarda ai suoi cristiani Una sfilata a tema natalizio organizzata dai cristiani locali per le vie di Nazaret il 24 dicembre 2018. (foto Anat Hermony/Flash90) Chi sono, quanti sono e dove vivono i cristiani in Israele. Ogni anno a Natale le statistiche fanno il punto. E molti ebrei, in questi giorni, si mischiano a loro per respirare un po' d'aria di festa. (g.s.) - In un articolo pubblicato dal quotidiano The Jerusalem Post il giorno di Natale, la giornalista Tovah Lazaroff assembla e rielabora una serie di dati sulla popolazione cristiana attinti dal ministero degli Esteri e dall’Ufficio centrale di statistica di Israele. In questo momento dell’anno è quasi una consuetudine per i media israeliani proporre ai lettori qualche dato sui cristiani permanentemente residenti in Israele. Dalle cifre fornite dalle istituzioni pubbliche restano escluse le decine di migliaia di

Robert Fisk Trump contro Mattis

Le mosse militari di Trump I movimenti del futuro –Seconda parte Trump contro Mattis La venerazione del potere che conduce alla catastrofe climatica I movimenti del futuro – Prima parte (senza titolo) Il linguaggio della pedagogia neoliberista  di Henry A. Giroux  – 26 dicembre 2018 Dove può andare la rabbia? “Forte Trump” Quando un generale popolarmente noto come “cane rabbioso” [letteralmente ‘cane pazzo’ – n.d.t.] abbandona un presidente statunitense pazzo davvero, si capisce che qualcosa ha superato i limiti a Washington. Sin dall’Impero Romano capi militari già leali sono fuggiti da capi squinternati e la ritirata di Mattis dalla Casa Bianca potrebbe avere il sapore di de Gaulle e Petain. De Gaulle affrontava un eroe del popolo immensamente potente – il Leone di Verdun – che, nel sua senilità, stava per ignorare la sacra allea

Filippo Landi ISRAELE/ COLONI E SICUREZZA, NETANYAHU TRADISCE ANCORA AMOS OZ – di...

ISRAELE/ COLONI E SICUREZZA, NETANYAHU TRADISCE ANCORA AMOS OZ – di...    È morto prima di avere  il tempo di percorrere la strada breve, che  da Arad raggiunge Gerusalemme  attraversando i territori palestinesi . “Quella strada – mi disse nel 2004 – la farò soltanto quando dovrò presentare, alla  frontiera, il passaporto ai doganieri palestinesi.  Se la facessi ora sarei l’occupante israeliano che  percorre  la strada a lui più comoda”.  Lo scrittore Amos Oz era anche  questo. L’uomo pubblico, il grande  scrittore, colui che  esprimeva  pubblicamente  il proprio pensiero politico. Nel contempo era anche l’uomo privato, che  compiva piccoli gesti che  appartenevano alla sua sfera  personale  e familiare e davano il segno della  sua  coerenza e della ricerca della  concretezza. Invero, anche del suo scetticismo verso le “generalizzazioni”. “Io non credo in Gesù Cristo – mi confidò -, perché Lui dice di amare tutti gli uomini. Io a malapena riesco ad a

Video : tra le rovine di Mosul , Babbo Natale porta doni ai bambini

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Gaza: Haniyeh visita comunità cristiane

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1 Gaza: Haniyeh visita comunità cristiani In occasione dell'Anno Nuovo il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha ieri visitato la comunità cristiana nel monastero latino Deir al-Latin di Gaza e ha confermato che le sue relazioni storiche con la popolazione musulmana della Striscia restano salde. Haniyeh era accompagnato da due dirigenti di Hamas, Sallah Bardawil e Fawzi Barhum, e dal presidente del Consiglio delle corti islamiche, Hassan al-Jojo.     ''I nostri fratelli cristiani hanno sempre vissuto in questa terra e hanno condiviso la nostra sorte per quanto concerne Gerusalemme, i Luoghi santi e la causa nazionale'' ha detto Haniyeh. Haniyeh ha quindi espresso solidarietà ai ''fratelli cristiani'' che si confrontano con la politica di Israele a Gerusalemme, Nazareth e Betlemme. Hamas, ha rilevato, si impegna affinchè ogni cristiano palestinese goda di una vita dignitosa e sicura nella propria patria. ''Resteremo tutti uniti fino alla

L'Osservatore Romano Ucciso un palestinese negli scontri al confine»

 TEL AVIV, 29. Ancora violenze al confine tra Israele e la striscia di Gaza. Un palestinese è stato colpito a morte ieri sera dal fuoco di militari israeliani nel corso di disordini verificatisi al confine, nel contesto di nuove manifestazioni di protesta indette da Hamas. Lo riferiscono fonti mediche locali, secondo le quali la vittima, Karam Mohammad Numan Fayyad, aveva ventisei anni e viveva nella località di Khan Yunes, a sud della striscia di Gaza. L'esercito israeliano non ha ancora fornito una propria versione dell'accaduto. Un portavoce dell'esercito si è limitato a riferire che cinquemila dimostranti palestinesi si sono ammassati lungo il confine, da dove hanno scagliato sui militari ordigni esplosivi e bottiglie incendiarie. Due altri ordigni, legati a palloncini, sono stati lanciati da Gaza verso il deserto del Neghev. Entrambi gli ordigni sono stati disinnescati da artificieri israeliani. Questa mattina, la situazione resta molto tesa al confine. L'esercito

Un report confidenziale, basato su venti anni di monitoraggio, afferma che nella città di Hebron Israele sta sistematicamente violando il diritto internazionale.

Un report confidenziale, basato su venti anni di monitoraggio, afferma che nella città di Hebron Israele sta sistematicamente violando il diritto internazionale. Uri Blau Haaretz , 17 dicembre 2018 Osservatori del TIPH passano davanti a un uomo palestinese nella città di Hebron. Tess Scheflan Una missione di osservatori internazionali, che fu istituita venti anni fa nella città occupata di Hebron, ha prodotto uno dei rapporti interni più esaurienti ed accusatori nei confronti della politica israeliana nella città: questo è quanto riferiscono persone che hanno avuto modo di accedere al dossier e di parlare poi con Haaretz a condizione di restare anonimi. Questa è la prima volta che un rapporto del TIPH (Temporary International Presence in Hebron) viene rivelato sulla stampa. Il dossier confidenziale del TIPH , a lungo considerato un ente senza efficacia da parte dei Palestinesi, riporta numerose violazioni del diritto internazionale da parte di Israele e sembra conferma

Gideon Levy Il Profeta Amos Oz è stato l'ultimo dei sionisti morali

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 Sintesi personale Come puoi amare una persona così tanto quando le sue  opinioni esprimono tutto ciò che odi della sinistra sionista?  Come puoi amare un sionista giurato così pieno di una fede penetrante nella giustizia del sionismo? Come puoi amare un ottimista così incorreggibile?  Come puoi amare il volto più bello del paese, un paese la cui immagine è stata trasformata in un'illusione?   Come puoi amare una persona così raffinata,   le cui frasi  pronunciate sembrano  provenire dal suo ultimo libro?  Come poteva  Amos Oz  essere così amato;  come poteva non essere così amato?  Il segreto era nella sua personalità vincente e nel suo fascino, nella sua straordinaria modestia, nella sua magia.  Ogni incontro con lui è stata un'esperienza mozzafiato;  ogni conversazione telefonica era piena di speranza, incluso l'ultimo giorno quando  aveva promesso che, nel momento in cui la sua febbre fosse sparita, ci saremmo incontrati di nuovo. C'era qualcosa d