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David Grossman. : Il mio Israele riscopre la vulnerabilità"

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Grossman 75 Una delle caratteristiche del popolo di Israele fin dai suoi inizi è stata la propensione allo slancio. Già il primo comando divino ad Abramo: «Vattene dal tuo paese» racchiude l’idea di rinnovamento, di pulsione, di imprenditorialità, di invenzione, di creatività. Lo Stato di Israele ha conosciuto periodi difficili e rischiosi per la sua sopravvivenza ma lo spirito che lo ha quasi sempre pervaso era quello di un paese dinamico, pieno di vita, che irradiava originalità. Un Paese imprevedibile che avrebbe potuto raggiungere nuovi traguardi in ogni campo. Poi è arrivato il tentativo di cambiamento di regime dell’attuale governo e Israele ha cominciato a perdere il movimento libero e armonioso tipico di un corpo sano. Ciò che era naturale, fluido e ovvio alla maggior parte dei suoi cittadini (l’identificazione con lo Stato e, pur fra costanti critiche, un senso di appartenenza quasi famigliare a esso) ora vacilla ed è avvolto da timori e incertezze. In verità questo processo

Grossman :Israele, la terra e l'anima

Quello che segue è il testo del discorso pronunciato dallo scrittore israeliano dal palco della manifestazione di sabato a Tel Aviv (alla quale hanno partecipato più di 100 mila persone) contro la riforma della Giustizia annunciata dal premier Netanyahu. Grossman Articolo qui Incontro sempre più persone, soprattutto giovani, che non vogliono continuare a vivere qui. Che si sentono alienati da quanto accade e ciò li rende, a malincuore, degli estranei in patria. Israele come lo conosciamo oggi ha smesso di essere la loro casa e, per non soffrire a causa di questo senso di estraneità, si sono rifugiati in una sorta di “esilio interiore”. È una sensazione che comprendo, ma fa male. Perché lo Stato di Israele è stato fondato per essere il luogo nel mondo in cui ogni ebreo, e il popolo ebraico, si sentano a casa. E se così tanti israeliani si sentono “esuli nel proprio Paese”, è chiaro che qualcosa sta andando storto. Mi sembra che molti condividano questo sentire, gente di destra, di centr

Il documentario su David Grossman, firmato dal regista Adi Arbel,

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  JOIMAG.IT David Grossman visto da Adi Arbel - JoiMag Il biopic ad alta densità poetica dello scrittore israeliano Grossman Il  documentario su   David Grossman , firmato dal regista   Adi Arbel , è il terzo ritratto di autore che mi appresto a comporre durante questa estate, dopo quelli dedicati a  Amos Oz   e   Avraham Yehoshua , diretti da   Yair Qedar . Non poteva mancare nella triade di scrittori israeliani più famosi in tutto il mondo, una specie di inossidabile trinità mainstream. I film su Oz e “Buli” hanno sconvolto la mia percezione: avevo sempre pensato che Oz fosse lo scrittore semplice e più riservato, il sabre lontano dai riflettori nella sua casa nel deserto di Arad, e Yehoshua la star. E’ esattamente il contrario. Il primo è il re, il secondo è più indipendente, una voce più critica e caustica. Perfino il linguaggio è molto più ricercato in Oz che in Yehoshua. Non lo avrei mai detto, è incredibile come una traduzione influisca sul risultato di un romanzo. Forse è per q

David Grossman: "Un profondo senso di vergogna" per il trattamento riservato da Israele ai rifugiati ucraini

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 Traduzione sintesi Grossman “È molto difficile e provo una sorta di profondo senso di vergogna, perché siamo un Paese che è nato per mano dei rifugiati e l'esperienza dei rifugiati era così radicata in noi, e ora lo stiamo assistendo di nuovo su un su vasta scala", ha detto Grossman in un'intervista al notiziario di Channel 13 sabato. Interrogato sulla necessità di mantenere il carattere ebraico dello stato sulla scia di un afflusso di profughi, ha  specificato : “In questi momenti, non si fanno calcoli come questo.  Non è legittimo fare questi calcoli.  E Israele deve fare tutto il possibile per fare del bene”. La guerra iniziata il 24 febbraio quando la Russia ha invaso l'Ucraina ha ucciso migliaia di persone e sfollato milioni di persone. “Mi passano per la testa le immagini di ciò che vediamo ora nei telegiornali, ogni sera, dei profughi in Ucraina e dei bambini piccoli.  E penso che, contrariamente alle parole del poeta, anche Dio non ha pietà per i bambini dell

GIDEON LEVY - ISRAELE HA UCCISO 319 PALESTINESI NEL 2021. IN CHE MODO MAHMOUD ABBAS È UN TERRORISTA?

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Gideon Levy Beniamino Benjio Rocchetto  : traduzione  https://archive.is/G8iFI S iamo nel 2022 e c'è chi nella destra israeliana si oppone ancora a parlare con il Presidente palestinese Mahmoud Abbas: è un terrorista, dicono. Siamo nel 2022 e ci sono ancora persone che esprimono questa affermazione infondata e ridicola con assoluta serietà. Cercare di redimerli è inutile. In ogni caso, l'incontro della scorsa settimana tra il Presidente palestinese Abbas e il Ministro della Difesa Benny Gantz aveva il solo scopo di facilitare il mantenimento dell'occupazione. Eppure non si può ignorare l'incredibile sfacciataggine dei critici nelle loro ragioni dichiarate per condannare ogni incontro con Abbas. Le mani degli israeliani con cui Abbas ha discusso sono ricoperte di sangue infinitamente più di quelle di questo anziano politico di Ramallah. Non si parla con terroristi e assassini? In tal caso, non si dovrebbe parlare con Gantz. Qualsiasi leader palestinese che incontra Gantz

David Grossman (2010) a Sheikh Jarrah: "Abbiamo coltivato una specie di pianta carnivora che ci sta lentamente divorando"

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  - Grossman Venerdì (9 aprile 2010) l'autore israeliano David Grossman ha tenuto un discorso improvvisato  alla manifestazione contro i continui sgomberi di famiglie palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est e la loro sostituzione con coloni fondamentalisti. "Penso che stiamo tutti iniziando a capire - anche quelli che forse non lo vogliono - come 43 anni fa, chiudendo un occhio, cooperando attivamente o passivamente, abbiamo effettivamente coltivato una specie di pianta carnivora che sta lentamente divorando noi, consumando ogni parte buona dentro di noi, rendendo il paese in cui viviamo un posto  dove  non è bello vivere. Non va bene non solo se sei un cittadino arabo di Israele, e certamente se sei un residente palestinese dei Territori - non va bene anche per ogni ebreo israeliano c he vuole vivere qui, che nutre qualche speranza di essere in un luogo   dove gli esseri umani sono rispettati come esseri umani, dove i tuoi diritti sono  un dato di f

Gideon Levy Opinion | What Are You Proud of When You Think of the State of Israel?

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  A group of Palestinian laborers leaned on the felled trees that were dragged like corpses by a tractor, and sawed down the trunks into small logs. The first light was rising over the fields north of Tel Aviv. Only a few hundred meters from there, a luxury neighborhood was still asleep; the noise from the saws and the smoke had not penetrated the double windows of the elegant villas. The workers in their worn and tattered clothing were working without any kind of protective equipment. They had left their homes in the West Bank in the middle of the night and gone through the humiliating checkpoints to cut down the trees along   the Ayalon Highway , where a new lane is being built for the jammed road. Those traveling on the highway didn’t even spare a glance for the workers who will be making their journey easier in the future. That’s the natural order of things – Palestinians as the woodcutters for the Jews. 15 דלגו 15 שניות קדימה לחצו כדי לנגן 15 דלגו 15 שניות אחורה 1x לחצו כדי לשנות