GIDEON LEVY - ISRAELE HA UCCISO 319 PALESTINESI NEL 2021. IN CHE MODO MAHMOUD ABBAS È UN TERRORISTA?


Siamo nel 2022 e c'è chi nella destra israeliana si oppone ancora a parlare con il Presidente palestinese Mahmoud Abbas: è un terrorista, dicono. Siamo nel 2022 e ci sono ancora persone che esprimono questa affermazione infondata e ridicola con assoluta serietà. Cercare di redimerli è inutile.
In ogni caso, l'incontro della scorsa settimana tra il Presidente palestinese Abbas e il Ministro della Difesa Benny Gantz aveva il solo scopo di facilitare il mantenimento dell'occupazione. Eppure non si può ignorare l'incredibile sfacciataggine dei critici nelle loro ragioni dichiarate per condannare ogni incontro con Abbas.
Le mani degli israeliani con cui Abbas ha discusso sono ricoperte di sangue infinitamente più di quelle di questo anziano politico di Ramallah. Non si parla con terroristi e assassini? In tal caso, non si dovrebbe parlare con Gantz. Qualsiasi leader palestinese che incontra Gantz o quelli come lui mette da parte il proprio orgoglio molto più del loro interlocutore israeliano. Gantz è molto più "terrorista" di quanto lo sia Abbas.
Non solo Gantz non cerca di nasconderlo. Ne è orgoglioso. E Yitzhak Rabin era anche più "terrorista" di quanto lo fosse Yasser Arafat. Aveva più sangue sulle mani fin dal 1948. E chi si è angosciato per aver stretto la mano a loro due, occupandosi di dargli rilievo pubblico? Il Rabin insofferente. Le sue mani pure erano ripugnanti al pensiero di stringere la mano alla persona con cui era impegnato nei colloqui.
Il mondo perdona alcuni atti di omicidio ma non altri, anche se la loro mancanza di legittimità è uguale sotto ogni aspetto. Il mondo del principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman gli è quasi crollato addosso dopo l'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. Quell'omicidio è stato davvero brutale, come se ci fossero omicidi che non lo sono, e includeva lo smembramento del suo corpo al consolato saudita di Istanbul e un comprovato legame con il principe ereditario Mohammed. Il principe ereditario saudita ha inviato gli assassini del giornalista, e lui e il suo Paese sono stati puniti con sanzioni.
E chi ha inviato gli assassini di un altro giornalista? L'8 luglio 1972, l'auto del giornalista, scrittore e intellettuale di Acri Ghassan Kanafani è stata fatta esplodere. Kanafani e sua nipote di 17 anni sono stati uccisi. Ammesso che il suo corpo non è stato smembrato, e invece di essere ucciso in un consolato, è stato fatto vicino a casa sua. Il suo omicidio era più legittimo di quello di Khashoggi? Perché? Entrambi erano oppositori di un regime. Per Khashoggi era il suo Paese e, nel caso di Kanafani, il Paese che aveva perso. Uno sosteneva i Fratelli Musulmani e l'altro era un attivista politico nel Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
L'uccisione di Kanafani è stata uno dei più criminali omicidi commessi dallo Stato di Israele, uno dei tanti. Qualcuno ha dato l'ordine e qualcun altro l'ha eseguito. L'uccisione ha richiesto approvazione, un'intesa o complicità.
Qualcuno nel mondo ha pensato di imporre sanzioni a Israele dopo la morte di Kanafani? È ridicolo anche solo chiederlo. Kanafani è stato eliminato ed è lecito, Khashoggi è stato assassinato e non lo è.
Nell'ultimo anno, Israele ha ucciso 319 palestinesi. È stato un anno piuttosto tranquillo, senza una vera guerra e con relativamente pochi attacchi terroristici. Circa 319 palestinesi sono stati uccisi, quasi tutti senza motivo, quasi tutti senza giustificazione, e quasi tutti disarmati. Pochi di loro hanno messo in pericolo qualcuno. Erano per la maggior parte manifestanti e contadini, e pochi di loro hanno effettivamente tentato di perpetrare attacchi terroristici. Eppure, nonostante ciò, Abbas ha accettato di incontrare la persona che ha supervisionato gli omicidi, la persona che ha dato l'ordine, l'ha giustificato e persino lodato.
Nel corso dello stesso anno sono stati uccisi anche 11 israeliani, 29 volte meno. Un rapporto di 319 a 11. Il piccolo numero di vittime israeliane fa sicuramente piacere a molti israeliani, ma oltre alla gioia, non c'è segno di quella che dovrebbe essere una domanda inquietante.
Che razza di proporzione è questa? Attesta semplicemente l'equilibrio di potere tra le due parti? Gli assassini dei 319 sono i buoni, che proteggono davvero le loro vite, mentre gli assassini degli 11 sono terroristi e criminali i cui leader non devono essere incontrati?
E soprattutto, quanto altro sangue palestinese deve essere versato prima che il popolo israeliano osi rispondere con coraggio e onestà, per la prima volta nella storia di questo paese, alla domanda su chi è un terrorista e chi sta combattendo per i suoi diritti, prima di pronunciare dichiarazioni provocarorie che l'incontro con Abbas non è ammissibile perché, dopo tutto, è un terrorista.
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