Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Gideon Levy

Gideon Levy: Per Israele, 20.000 gazawi sono responsabili della loro stessa morte. Non mi sono mai vergognato tanto

Immagine
Gideon Levy   Il giornalista Ben Caspit è il simbolo del centro politico israeliano. Vive a Hod Hasharon e conduce un   talk show   radiofonico con il giornalista Yinon Magal, che è di estrema destra. Caspit, presumibilmente, non lo è. È un giornalista con buoni collegamenti, molto rispettato e di successo. Nel fine settimana, il direttore esecutivo del gruppo anti-occupazione  Breaking the Silence  ha scritto su  X : “Non guardate dall’altra parte. Un corrispondente della  CNN  è entrato nel  sud della Striscia di Gaza  e ha aperto una ‘finestra sull’inferno’ di Gaza”. Questo è ciò che Caspit, una persona moderata e che si ritiene rispettabile, ha detto in risposta: “Perché dovremmo guardare? Si sono guadagnati onestamente il loro inferno; non ho un briciolo di compassione”. Caspit, come al solito, è il portavoce dell’opinione corrente israeliana. Ottomila bambini sono responsabili della propria morte; 20.000 persone sono responsabili di essere state uccise; 2 milioni di persone hanno

Gideon Levy ISRAELE STA SPINGENDO LA PROSSIMA GENERAZIONE ALL’ODIO CONTRO SE STESSO

Immagine
  Gideon Levy   7 dicembre 2023 su Haaretz Gideon Levy Gideon Levy      ISRAELE STA SPINGENDO LA PROSSIMA GENERAZIONE ALL’ODIO CONTRO SE STESSO Un padre in lutto, il cui figlio di 8 anni è stato ucciso dai soldati, questa settimana si trovava all’ingresso della sua casa al confine del campo profughi di Jenin e ha affermato la semplice verità: “Questi bambini non perdoneranno mai i soldati. State crescendo un’altra generazione di resistenza. Ora i nostri figli vogliono che anche i bambini israeliani vengano uccisi.” Ho visitato la casa del padre, Samer al-Ghoul, dopo una visita al  campo di Jenin  dove le forze di difesa israeliane ancora una volta hanno seminato distruzione negli ultimi giorni, in misura spaventosa. Circa 80 case sono state demolite, tutte le strade del campo sono state sradicate dai loro luoghi e i liquami, le cui infrastrutture sono state distrutte, scorrono nelle strade provocando fetore. Vi sguazzano i bambini del campo di Jenin. All’ altra estremità del regno dell

Gideon Levy, : Quanti palestinesi morti a Gaza sono troppi?

Immagine
    Gideon Levy ASSOPACEPALESTINA.ORG Quanti palestinesi morti a Gaza sono troppi? di Gideon Levy, Haaretz, 30 novembre 2023.   Un ragazzo osserva i cu Di questa guerra ne abbiamo già avuto abbastanza. Deve finire ora, a qualsiasi condizione, a qualsiasi prezzo. Non ha senso continuarla. Il suo costo terribile supererà ogni possibile beneficio, ammesso che un beneficio possa mai derivare da una guerra. Inoltre, non abbiamo più alcuna legittimità per continuare a distruggere la Striscia di Gaza e a uccidere decine di migliaia di suoi abitanti. Ora, quando la nostra  rabbia giustificata  si è calmata, anche se solo un po’, e i nostri animi sono un po’ meno accesi, dobbiamo considerare la continuazione della guerra in modo spassionato. E c’è solo una conclusione possibile: finirla subito. Gli accordi per riportare a casa gli ostaggi  e liberare i prigionieri palestinesi sono andati finora meglio del previsto. Le promesse sono state mantenute, da entrambe le parti. Persino la  cagnetta Bel

Umberto De Giovannangeli .Gideon Levy. Guerra di Gaza, l'apartheid dei sentimenti: ai palestinesi è vietato anche di gioire

Immagine
  Gideon Levy Ai palestinesi è impedito anche di gioire. L’apartheid dei sentimenti. C’è anche questo nella guerra di Gaza.  A darne conto è l’icona vivente del giornalismo “liberal” israeliano: Gideon Levy. Apartheid dei sentimenti Annota Levy per Haaretz: “Questa è stata una montagna russa di un fine settimana che non ha lasciato nessuno impassibile. Le immagini degli ostaggi rilasciati, donne anziane e bambini piccoli, erano roba di mille telenovelas con un lieto fine. Vedere Emilia di sei anni piangere; vedere Ohad di nove anni e rabbrividire; vedere il rilascio di Hannah Katzir, che è stata dichiarata morta dalla Jihad islamica palestinese, e Yaffa Adar che è sopravvissuta alla prigionia a 85 anni e sente un nodulo in gola. Il fatto che tutti siano in buone condizioni mediche è motivo di sollievo e felicità. Ecco come appare la gioia nazionale, mescolata al dolore, all’ansia e alla confusione che hanno prevalso in Israele dal 7 ottobre. Basta che tornino tutti. Israele nella sua g