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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Video : 2016 50 anni di occupazione

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Uno Stato democratico? intervista a Michel Warshawski

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  Alessandra Mecozzi – da Comune-info.net A rsità La Sapienza di Roma ha negato la sera prima l’aula designata per ospitare l’incontro , Warshawski, co-fondatore dell’ Alternative Information Center   (Gerusalemme ovest – Beit Sahour), ne era uno dei relatori più autorevoli. Abbiamo approfittato del suo viaggio a Roma per porgli alcune domande sulla nuova profonda svolta antidemocratica che sta investendo il suo paese. Come sei arriva bbiamo incontrato Michel Warshawski, giornalista, scrittore e attivista israeliano , nato a Strasburgo nel 1949 da madre francese e padre polacco immigrato e residente a Gerusalemme, in occasione del seminario “ E’ tempo di giustizia in Palestina. Le responsabilità dell’Europa ”. L’Unive to a impegnarti nella lotta contro l’occupazione israeliana? E’ stato il frutto dell’educazione familiare? Mio padre, rabbino, è diventato una personalità, ma ha dovuto lottare per farsi accettare socialmente. Io non capivo granché, ma da piccolo a scuola mi c

Un nuovo insediamento a Shiloh, nei Territori occupati: è la prima volta in 20 anni

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31/03/2017 - TURCHIA 31/03/2017 - ISRAELE - PALESTINA Un nuovo insediamento a Shiloh, nei Territori occupati: è la prima volta in 20 Finora Israele si era limitata all’espansione degli insediamenti precedenti. Netanyahu promette agli Usa una politica restrittiva. Le critiche di Hanan Ashrawi. Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Il gabinetto di sicurezza della Knesset ha approvato la scorsa sera, per la prima volta dopo 20 anni, un nuovo insediamento ufficiale. Le nuove abitazioni sorgeranno vicino alla colonia di Shiloh e saranno occupate dai coloni sfollati in febbraio dall’avamposto illegale di Amona, nel centro della Cisgiordania. Durante la riunione, Netanyahu ha inoltre annunciato la registrazione di 222 acri, intorno alla colonia di Eli, come terre dello Stato ebraico e il via libera

Ong francese denuncia la “relazione pericolosa” fra le banche francesi e le colonie israeliane

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  Ong francese denuncia la “relazione pericolosa” fra le banche francesi e le colonie israeliane Quattro banche francesi e la compagnia assicurativa Axa finanziano aziende e banche israeliane attive nelle colonie. L’accusa delle Ong francesi che richiedono un disimpegno. Quattro banche francesi e la compagnia assicurativa Axa finanziano aziende e banche israeliane attive nelle colonie. L’accusa delle Ong francesi che richiedono un disimpegno. Parigi (AsiaNews/Agenzie) – Le quattro principali banche francesi, Bnp Paribas, Crédit agricole, Société générale e Bpce, insieme alla compagnia assicurativa Axa, finanziano in maniera indiretta le colonie. Questo si legge in un rapporto intitolato “La relazione pericolosa fra le banche francesi e la colonizzazione israeliana”, pubblicato quest’oggi dalla Fédération internationale des droits de l'Homme (Fidh). Il rapporto è stato redat

Giorgio Gomel Nazione di rifugiati e diritto di asilo

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      Israele hakeillah.com   Nazione di rifugiati e diritto di asilo di Giorgio Gomel   Il mondo politico e la società civile in Europa e altrove, in buona parte, ha condannato Trump per i divieti e limiti imposti all’ingresso di immigrati e rifugiati negli Stati Uniti, da paesi a popolazione in prevalenza musulmana, e per la decisione di rafforzare ed estendere il muro fra gli Stati Uniti e il Messico. Netanyahu no, e nel linguaggio primitivo di Twitter ha fatto un impudente e trionfalistico paragone con quanto costruito sul confine fra Egitto e Israele che avrebbe “fermato l’immigrazione clandestina”. Un proclama inutile, insensato, irritante per gli ebrei americani e messicani e che ha costretto il Presidente di Israele Rivlin ad esprimere le scuse al suo omologo messicano per un’ingerenza negli affari interni del paese. Ironia amara e tragica, per una nazione come Israele c

Giorgio Berruto : Convergenze parallele Trump, l’estremismo ebraico e le reversibili fortune di Bibi il marinaio

Racconta Erodoto nel primo libro delle Storie che il ricco re di Lidia Creso, indeciso se muovere guerra all’impero persiano unificato da Ciro il Grande, avrebbe inviato emissari a Delfi e ad Anfiarao, sede di due tra i più importanti e riconosciuti oracoli del mondo greco. “Se farai guerra ai persiani abbatterai un grande impero”, fu la risposta degli oracoli. Creso allora dichiarò guerra a Ciro e provocò la distruzione di un grande impero. Il proprio. Creso è un personaggio piuttosto comune. Anche ai nostri tempi, di Creso ce ne sono moltissimi. Sono quelli che pensano che aver vinto oggi renda superflua la domanda sul domani o almeno inevitabile la risposta. Il perché è ovvio: domani sarà come oggi. Gli dei accecano coloro che vogliono perdere e la vittoria obnubila la mente: non sempre, ma spesso rende più difficile l’emergere di certo genere di domande, quelle brutte, difficili, quelle che sgorgano invece

Fulvio Scaglione La lotta all’Isis I ritardi da colmare

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        La lotta all’Isis I ritardi da colmare Definire «attacco al Parlamento» l’incursione che ieri, a Londra, ha seminato il panico nella zona di Westminster è senz’altro esagerato. Ma i morti e i feriti sono una questione fin troppo seria, e non solo per la capitale che nel 2005 pagò il… tinyurl.com/myyyw8e     A dispetto di tante indagini, e delle rivendicazioni dell’Isis che arrivano puntuali dopo ognuno di questi episodi, le forze di polizia e di intelligence non sono ancora riuscite a stabilire se questi lupi siano davvero solitari, o non siano invece una versione particolare di arma manovrata da un jihadismo ben organizzato e strutturato. Nell’estate del 2016, Europol ha pubblicato un rapporto in cui sostiene che il 35% dei lupi solitari che hanno colpito in Occidente tra il 2000 e il 2015 soffrivano di disturbi mentali. Nello stesso rapporto, gli specialisti della polizia europea sostenevano che «sebbene lo Stato islamico abbia rivendi

Fulvio Scaglione : Non c'è alcun attacco contro l'Occidente, la guerra di civiltà non si fa con quattro squilibrati

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            Non c'è alcun attacco contro l'Occidente, la guerra di civiltà non si fa con quattro squilibrati Ci sono molti attacchi in Occidente ma non c’è una guerra all’Occidente, anche perché i finanziatori dei miliziani dell’Isis sono nostri fedeli alleati e partner d’affari tinyurl.com/mycjtn5 Dopo attentati come quello nel cuore di Londra, in cui l’inglese Khalid Masood, noto alla polizia per piccoli reati ma non per inclinazioni terroristiche, ha ucciso tre persone e ne ha ferite 40 a pochi metri dal parlamento, una certa dose di retorica è non solo inevitabile, considerata la concitazione del momento, ma anche auspicabile: solleva gli animi, compensa il dolore, compatta le reazioni. Tutto bene, a patto di non crederci troppo. Masood non ha dato l’assalto al parlamento, perché un parlamento non si assalta con un paio di coltelli. E allo stesso modo non è in corso alcun attacco all’Europa (per non dire all’Occidente),

Fulvio Scaglione : SANZIONI CONTRO LA SIRIA, UNA FARSA

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          SANZIONI CONTRO LA SIRIA, UNA FARSA - Fulvio Scaglione La politica delle sanzioni non ha funzionato con Cuba, con la Corea del Nord, con l'Iran e con l'Iran. Perché dovrebbero ora funzjonare con la Siria? tinyurl.com/mfw2rnm Sta completando il percorso alla Camera dei rappresentanti, negli Usa, il Caesar Syrian Civil Protection Act , ovvero il nuovo progetto di legge per imporre ulteriori sanzioni economiche contro la Siria di Bashar al-Assad . Il progetto di legge prende il nome da Caesar, pseudonimo di un fotografo dell’esercito siriano che, fuggito in Occidente, avrebbe portato con sé migliaia di fotografie che documentano le esecuzioni sommarie nelle carceri del regime, mostra di cui ha dato notizia anche Terrasanta.net . Le nuove sanzioni, se passeranno intatte l’esame in seconda lettura del Senato, andranno a colpire “beni” essenziali come petrolio, pezzi di ricambio, parti di armamenti e transazioni finanziar

Uri Avnery : L’esercito più morale?

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Redazione 20 marzo 2017 1 Share: 0 L’esercito più morale? Di Uri  Avnery 17 marzo 2017 L’esercito più morale? Pochi giorni fa mi è capitato di vedere un eccellente film inglese: “Testament of Youth (Testamento di gioventù) * basato sulle memorie di Vera Brittain. Vera racconta la sua storia, la storia di una ragazza inglese cresciuta in una famiglia borghese senza preoccupazioni e dolori, quando la I Guerra Mondiale mise fine a quel paradiso. Suo fratello, i suoi amici e il suo fidanzato, furono uccisi uno a uno nei terribili scenari fangosi della Francia. Si arruolò come infermiera e si occupò di centinaia di feriti e di  morti. La tenera ragazza di campagna si trasformò in ua donna temprata. La scena che mi ha colpito di più è quella in cui Vera viene destinata a una baracca piena di tedeschi feriti. Un ufficiale tedesco, non tanto giovane, sta morendo. Nel suo delirio