Umberto De Giovannangeli Lettera dall’inferno chiamato Gaza dove mancano libertà, dignità e speranza
GLOBALIST.IT Lettera dall’inferno chiamato Gaza dove mancano libertà, dignità e speranza Lettera dall’inferno chiamato Gaza. A scriverla è Mohammed Azaiza: vive a Gaza ed è coordinatore sul campo del Gisha-Legal Center for Freedom of Movement. La sua è un lungo, possente j’accuse ad un mondo che ha chiuso gli occhi di fronte alla tragedia di Gaza. Una tragedia che sta arrivando al suo epilogo. Lettera dall’inferno di nome Gaza “Lunedì 24 agosto le autorità di Gaza – scrive Azaiza in questa lettera-testimonianza pubblicata da H aaretz e ripresa da Globalist - - hanno annunciato i primi casi di coronavirus causati dalla diffusione della comunità. Da allora, anche i cittadini di Gaza vivono in isolamento interno. La maggior parte delle imprese e delle istituzioni sono chiuse, non ci sono spostamenti tra i distretti e alcuni quartieri sono messi in quarantena - il tutto nel tentativo di monitorare la diffusione. Ciò che era stato avvertito è avvenuto. La diffusione del viru