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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Amira Hass : La tracotanza militare rappresenta un disastro

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          La tracotanza militare rappresenta un disastro Amira Hass, 21 febbraio 2017 Haaretz L’idea che Israele possa essere cambiato o sconfitto con gli strumenti in cui eccelle – guerra e uccisioni – è la definitiva identificazione con la mentalità israeliana. Il leader di Hezbollah, Hassan… Zeitun   Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, afferma che i missili di Hezbollah possono raggiungere l’impianto nucleare israeliano nella città di Dimona, nel Negev. E’ difficile sospettare che intenda causare la morte di decine o centinaia di migliaia di palestinesi nella vicina Gaza e nel Negev, o provocare loro malattie letali. Hezbollah è riuscita a cacciare dal proprio Paese l’occupazione israeliana. Per questo Hezbollah ed il popolo libanese meritano apprezzamento. Però oggi le sue affermazioni possono essere interpretate come millanteria, cosa che più di ogni altra rivela paura e debolezza. Nella Striscia di Gaza è stato eletto alla

Non lasciar perdere la Linea Verde: questo è il tallone d'Achille di Israele

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      Non lasciar perdere la Linea Verde: questo è il tallone d'Achille di Israele Al Shabaka di Nadia Hijab - 15 febbraio 2017 Il poeta Dylan Thomas invitava suo padre - e tutti quelli che si avvicinano alla morte: "Non entrate… Zeitun     aio 2017 Il poeta Dylan Thomas invitava suo padre – e tutti quelli che si avvicinano alla morte: “Non entrate tranquillamente in quella dolce notte” ma “rabbia, rabbia contro il morire della luce”. La morte della soluzione dei due Stati è stata preannunciata per circa 20 anni, dopo che è risultato chiaro che Israele ha firmato il processo di pace di Oslo nel 1993 senza l’intenzione di permettere che si costituisse uno Stato palestinese sovrano. Eppure la luce si è rifiutata di morire. E’ stato interesse di ogni Paese, compresi Israele e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina/Palestina (OLP/Palestina), mantenere qualche scintilla di vita nella possibilità dei due Stati nonostante l’ince

ISRAELE - PALESTINA Parroco di Gaza: un popolo dimenticato spera nella guerra per ricevere aiuti

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P. Mario da Silva, sacerdote di origini brasiliane, è responsabile della parrocchia latina della Sacra Famiglia, l’unica della Striscia. I giovani non hanno lavoro, gli anziani non ricevono la pensione, il desiderio comune è di fuggire. Le iniziative della Chiesa per rispondere ai bisogni. Il pericolo di infiltrazioni jihadiste. I cristiani di Gaza sono “eroi della fede”. ISRAELE - PALESTINA Parroco di Gaza: un popolo dimenticato spera nella guerra per ricevere aiuti P. Mario da Silva, sacerdote di origini brasiliane, è responsabile della parrocchia latina della Sacra Famiglia, l’unica della Striscia. I giovani non hanno lavoro, gli anziani non… asianews.it Gaza (AsiaNews) - La popolazione di Gaza “vive alla giornata”, nel contesto di una situazione che “si fa sempre più disperata”; le persone, anche fra i cristiani, in molti casi sono costretti “a indebitarsi” per acquistare “un po’ cibo o di elett

Un 23enne palestinese cristiano è il nuovo Arab Idol 2017

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          PALESTINA Un 23enne palestinese cristiano è il nuovo Arab Idol 2017 È la competizione musicale più importante e seguita del Medio oriente e Nord Africa. Centinaia di palestinesi in piazza hanno celebrato la vittoria. Nel corso della… asianews.it È la competizione musicale più importante e seguita del Medio oriente e Nord Africa. Centinaia di palestinesi in piazza hanno celebrato la vittoria. Nel corso della trasmissione egli ha più volte testimoniato la sua appartenenza etnica e religiosa. Diacono della Chiesa Siriaca, è anche uno scout degli aramei di Betlemme. Betlemme (AsiaNews) - Yacoub Shaheen, 23enne cristiano palestinese, è il vincitore della quarta edizione di “Arab Idol”, la più importante e seguita competizione musicale del mondo arabo. La serata conclusiva si è svolta lo scorso 25 febbraio e ha tenuti incollati davanti

Amira Hass : Gli eroi palestinesi di Hebron

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      Gli eroi palestinesi di Hebron Haaretz, Amira Hass, 20 febbraio 2017 L’esercito israeliano non ammette che gli agricoltori palestinesi hanno bisogno di una scorta militare per coltivare le loro terre, in modo da impedire ai coloni di creare scompiglio. Quando si parla di estrema violenza perpetrata dai coloni con l’incoraggiam... Zeitun     L’esercito israeliano non ammette che gli agricoltori palestinesi hanno bisogno di una scorta militare per coltivare le loro terre, in modo da impedire ai coloni di creare scompiglio. Quando si parla di estrema violenza perpetrata dai coloni con l’incoraggiamento ufficiale, si pensa a Hebron (scusandoci per escludere dalla discussione tutte le altre colonie che beneficiano di provvedimenti di totale trasferimento – adducendo come motivo la violenza. E le colonie “moderate” di Efrat, Ariel, Givat Ze’ev e altre della stessa risma, la cui ingordigia di terra è appoggiata dalla violenza ufficiale e

Juan Cole Netanyahu ha rifiutato l’offerta da parte di Kerry e dei leader arabi di colloqui per la pace globale

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        Netanyahu ha rifiutato l’offerta da parte di Kerry e dei leader arabi di colloqui per la pace globale Netanyahu ha rifiutato l’offerta da parte di  Kerry e dei leader arabi di colloqui per la  pace globale Di Juan Cole 20 febbraio  2017 Nel febbraio dell’an znetitaly.altervista.org 20 febbraio  2017 Nel febbraio dell’anno scorso, il Segretario di Stato John Kerry stava cercando di mettere insieme un grandioso accordo di pace tra Israele e il mondo arabo, secondo Aron Heller e Matthew Lee dell’Associated Press. La proposta, era costruita sul piano di pace arabo del 2002, che offriva a Israele il pieno riconoscimento da parte dei suoi vicini arabi, per il commercio e altri legami, a condizione che rinunciasse ai territori palestinesi che aveva occupato nel 1967 e che sta colonizzando in maniera illegale. Quella iniziativa della Lega Araba del 2002, era stata violentemente rifiutata dall’allora primo ministro Ariel Sharon che er

Bernardo Valli :Se Gerusalemme non piace ai sionisti

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Se Gerusalemme non piace ai sionisti Per i fondatori di Israele, laici e anticlericali, rappresentava la superstizione. Oggi continua a scatenare passioni inconciliabili   Bernardo Valli II sorriso appena accennato non era un segnale di dolcezza. Il carattere forte, inflessibile, non tardava ad affiorare. La cortesia elegante era a tratti ispida. Non era formale. Pareva adeguata ai meriti che ti aggiudicava. E gliene eri grato. Amos Elon incarnava la dignità. Era nato a Vienna, era emigrato a sette anni, nel 1933, in quello che sarebbe diventato Israele, e alla cui creazione avrebbe poi contribuito come combattente e come intellettuale. Di cultura tedesca, scriveva articoli e libri (su Herzl, capostipite del sionismo, sui Rothschild, sugli ebrei in Germania, su Gerusalemme, sui fondatori e i figli di Israele) in ebraico o in inglese. La sua ultima patria adottiva è stata la Toscana, dove è andato a morire. Amava il paesaggio di quella provinc

"L'altra Israele contro Netanyahu"di Umberto De Giovannangeli.

- Moked  . L'altra Israele contro Netanyahu. De Giovannangeli Umberto 149. 26/02/2017 www.moked.it/unione_informa/pdfrassegna/indicegeneralerassegna.pdf Il Papa richiama i parroci: aiutate i giovani conviventi - L'invito di · Francesco ai .... L'altra Israele contro Netanyahu . De Giovannangeli Umberto 149. 26/02/2017 ... Non si arrendono all'odio. Si battono per una pace giusta, duratura, tra pari. Per difendere Israele, la sua democrazia. Per dire "no" al regime dell'apartheid nei Territori, e rilanciare, nonostante Donald Trump e i falchi della destra israeliana, la soluzione a due Stati. Tra poco più di tre mesi, il 5 giugno, cade il cinquantenario della Guerra dei Sei giorni: una svolta storica per Israele e per l'intero Medio Oriente. Un'occasione per rilanciare la sfida del dialogo. Quella in cui è impegnato il movimento Siso (Save Israel Stop Occupation ). Pochi giorni fa, Siso ha rilanciato, le

Yitzhar colonia in guerra con tutti. di Foschi Luca.

Yitzhar : il cuore dell'estremismo ebraico contro lo stato [PDF] Scarica qui l'indice completo della rassegna di oggi - Moked Quella linea azzurra è il mare. Salendo in cima poi si vedono anche Haifa e Tel Aviv. È un luogo meraviglioso, e sereno. Ecco perché siamo qui», dice Ido Elba arrestando per un attimo il passo. Il vecchio rabbino è in visita da Barakha, una manciata di costruzioni bianche allineate sulla sommità della collina prospiciente, tersa nel vuoto della vallata che separa le due colonie. Yitzhar si trova a pochi chilometri dall'asse che unisce Nablus e Ramallah. Una pattuglia dell'esercito israeliano sorveglia l'incrocio dove l'asfalto si solleva per serpeggiare fra macchie di ulivi e vigne, sparsi sul pendio fra la vegetazione bassa e la roccia nuda. «Io lavoro sui testi sacri, non sono molto aggiornato. Ma sicuramente Donald Trump è un amico degli ebrei, non come quell'altro», spiega Elba. Non è stato facile trovare una