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Praga, il Vecchio Cimitero Ebraico e la leggenda del Golem

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di Manuel Santoro   Ho visitato Praga in due diverse occasioni ma sempre in semplici weekend. Trascorrerei giorni vagando per vie del centro. In questo post vorrei parlarvi di uno dei luoghi che mi ha maggiormente colpito durante le mie vacanze. Nel cuore di Josefov, quello che in passato era il prospero quartiere ebraico di Praga, si trova uno dei luoghi più surreali della capitale boema. Il Vecchio Cimitero Ebraico, il più antico d'Europa, fu fondato nel lontano 1439 ed utilizzato per oltre trecento anni. Durante la Seconda Guerra Mondiale Praga fu pesantemente bombardata ma il luogo venne risparmiato dalle autorità tedesche che decisero di preservarlo a testimonianza di un popolo estinto. Oggi, ammassate, si contano ben 12.000 lapidi in arenaria o marmo ma si stima che qui siano sepolti oltre 100.000 ebrei le cui tombe furono disposte a strato per la mancanza di spazio e non potendo espandersi oltre il perimetro stabilito. Nessun ritratto è pr

Nonostante le obiezioni degli Stati Uniti, Netanyahu pensa di trasferire i coloni nelle terre palestinesi abbandonate

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Barak Ravid, 20 novembre 2016 Haaretz Il primo ministro dice di star lavorando ad una soluzione per bloccare la demolizione dell’avamposto illegale di Amona rilanciando una vecchia idea. Domenica il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto che sta ancora cercando una soluzione per impedire l’evacuazione dell’avamposto illegale di Amona, costruito su terreno privato palestinese. Ha detto ai ministri del suo partito Likud che sta considerando l’idea di spostare le case dei coloni su una terra che si crede sia appartenuta ai palestinesi fuggiti durante e dopo la Guerra del 1967 – terra rivendicata da Israele come “abbandonata e non reclamata.” Il ministro degli esteri ha già messo in guardia contro tale trasferimento, nel timore che violi il diritto internazionale e rechi un danno diplomatico ad Israele. Anche l’amministrazione americana ha sollevato obiezioni a questa soluzione, benché la vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali potrebbe a

Colonialismo italiano 2.0: Il caso dell’Etiopia.

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          Colonialismo italiano 2.0: Il caso dell'Etiopia. Mattarella saluta i partigiani etiopi, dopo aver deposto una corona sul monumento  alla Vittoria contro il fascismo, in piazza Arat Kilo ad Addis Abeba (Foto Quirinale) [All’incrocio tra Colonialismo e Grandi Opere – due temi ai quali abbiamo dedicato libri, serate e approfondimenti – l’associazione ReCommon pubblica oggi un lungo reportage di 50 pagine: Cosa c’è da nascondere nella Valle dell’Omo? Le mille ombre del Sistema Italia in Etiopia . Lo hanno scritto, dopo varie peripezie , Giulia Franchi e Luca Manes e lo si può scaricare gratuitamente cliccando sul titolo qui sopra. L’articolo che segue è stato scritto per Giap come presentazione dell’intero lavoro di indagine e ricerca. Buona lettura.] *** Addis Abeba è una città affetta dal male apparentemente inguaribile della bulimia edilizia. Non esiste un vero e proprio centro, il filo rosso che lega tutte l

Gideon Levy : Di colpo si può essere filoisraeliani ed antisemiti

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TOPICS: Israele Haaretz antisemitismo Levy Steve Bannon novembre 21, 2016 di Gideon Levy , 21 novembre 2016 Haaretz Quando l’amicizia verso Israele viene giudicata solamente in base al sostegno all’occupazione, Israele non ha altri amici se non i razzisti e i nazionalisti. All’improvviso non è così terribile essere antisemiti. Tutto ad un tratto diventa scusabile, nella misura in cui odiate i musulmani e gli arabi e “amate Israele”. Il diritto ebraico ed israeliano ha concesso una radicale amnistia agli amanti antisemiti di Israele – sì, succede questo e loro stanno per prendere il potere negli Stati Uniti. Adesso lo sappiamo: non solo la pornografia, ma anche l’antisemitismo è una questione di geografia e di prezzo. Gli antisemiti americani di destra non sono più considerati antisemiti. La definizione è stata aggiornata: d’ora in poi gli antisemiti si trovano solo nei ranghi della sinistra. Roger Waters ( ex-leader dei Pink Floyd e sostenito

Per Trump, gli Usa fuori dal Tpp. Spazio alla Cina, difensore del libero scambio

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  Per Trump, gli Usa fuori dal Tpp. Spazio alla Cina, difensore del libero scambio Il neo-presidente eletto ribadisce la sua difesa per l’economia americana. I timori delle economie asiatiche, accresciutesi proprio con l’export verso gli Usa. Al raduno dell’Apec la Cina si offre come nuovo centro dell’economia del continente. Ma vi sono Paesi che temono la sua supremazia. Hong Kong (AsiaNews) - Il neo eletto presidente Donald Trump ha dichiarato ancora una volta che gli Stati Uniti abbandoneranno l’accordo del Ttp  (Trans Pacific Partnership) dal suo primo giorno alla Casa Bianca. In un video messaggio Trump ha anche ribadito che vuole ridurre le “restrizioni che uccidono posti di lavoro” riaprendo la produzione di carbone e bloccando gli abusi nei visti dei migranti. Non ha detto nulla sulla cancellazione dell’Obamacare (il programma di sanità per tutti volu

Eric Salerno : La destra israeliana guarda a Trump per realizzare il suo grande sogno

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          La destra israeliana guarda a Trump per realizzare il suo grande sogno Il grande muro - cemento, filo spinato e altro - che separa Israele dai territori palestinesi occupati sta per essere abbattuto? Non so se ci sono altri posti al… huffingtonpost.it/eric-salerno/l… Il grande muro - cemento, filo spinato e altro - che separa Israele dai territori palestinesi occupati sta per essere abbattuto? Non so se ci sono altri posti al mondo in cui le elezioni americane siano state seguite con tanta trepidazione come in Medio Oriente e sopratutto in Israele dove molti hanno la doppia cittadinanza e hanno potuto votare per Trump o Clinton. Netanyahu, il premier che ha appena superato il record di giorni consecutivi a capo del governo (prima era di Ben Gurion), guarda a Trump come grande alleato. Con tanti finanziatori, odi e visioni in comune compresa quella di vedere in Putin e la Grande Russia un importante riferimento geo-politico. S

Fulvio Scaglione : Hezbollah sfida le monarchie del Golfo

Hezbollah sfida le monarchie del Golfo Fulvio Scaglione Lunedì, 21 Novembre 2016 Ragazze musulmane sciite partecipano ad una processione per la giornata di Ashura indossando la fascia gi. Alle loro spalle un membro di Hezbollah cavalca una moto. Saksakieh, nel sud del Libano, il 9 ottobre 2016. REUTERS / Ali Hashisho Nel catalogo sempre più ricco e mutevole delle rivalità etnico-politico-religiose che dilaniano il Medio Oriente, cresce da anni (pur essendo seguita con relativa disattenzione) quella che contrappone Hezbollah , il movimento sciita libanese che ha come segretario generale Sayed Hassan Nasrallah, e i Paesi sunniti del Golfo Persico, in particolare l’ Arabia Saudita . LEGGI ANCHE : Hezbollah, la doppia faccia del Partito di Dio In ottobre un tribunale degli Emirati Arabi Uniti ha condannato a lunghe pene detentive sette persone accusate di essere emissari dell’ala armata del movimento libanese. In giugno, le autorità dell’Arabia Saudita ha