Barak Ravid, 20 novembre 2016 Haaretz
Il
primo ministro dice di star lavorando ad una soluzione per bloccare la
demolizione dell’avamposto illegale di Amona rilanciando una vecchia
idea.
Domenica il primo
ministro Benjamin Netanyahu ha detto che sta ancora cercando una
soluzione per impedire l’evacuazione dell’avamposto illegale di Amona,
costruito su terreno privato palestinese.
Ha detto ai ministri
del suo partito Likud che sta considerando l’idea di spostare le case
dei coloni su una terra che si crede sia appartenuta ai palestinesi
fuggiti durante e dopo la Guerra del 1967 – terra rivendicata da Israele
come “abbandonata e non reclamata.”
Il ministro degli
esteri ha già messo in guardia contro tale trasferimento, nel timore che
violi il diritto internazionale e rechi un danno diplomatico ad
Israele.
Anche
l’amministrazione americana ha sollevato obiezioni a questa soluzione,
benché la vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali potrebbe
aver incoraggiato Netanyahu ad ignorare l’ammonimento.
Gli americani
considerano questo piano come un allontanamento dall’impegno, preso da
Netanyahu verso il presidente Barak Obama, che Israele non si sarebbe
appropriato della terra palestinese in Cisgiordania per costruire nuovi
insediamenti o espandere quelli già esistenti.
La demolizione di
Amona – che l’Alta Corte di Giustizia ha ordinato che avvenga entro il
25 dicembre – ha scatenato tensioni all’interno del governo Natanyahu.
‘Tribunale della terra’
Domenica Netanyahu ha
anche detto che sta promuovendo la costituzione di un “tribunale della
terra” in vista di altri casi di strutture costruite illegalmente e su
terreni privati palestinesi come insediamenti e avamposti che potrebbero
rischiare la demolizione.
Nelle ultime
settimane la proposta di tribunale della terra è stata criticata dalla
ministra della giustizia Ayelet Shaked, dal ministro della difesa
Avigdor Lieberman e dal procuratore generale Avichai Mendelblit.
La proposta è un
tentativo di adottare il modello arbitrale utilizzato per risolvere le
dispute territoriali tra Cipro e la parte settentrionale del paese ,
sotto il controllo militare della Turchia. Il sistema consente ai
residenti di ricevere compensi in denaro per i terreni di loro proprietà
su cui sono state fatte delle costruzioni.
In una riunione di
pochi giorni fa Netanyahu e i ministri competenti hanno discusso la
questione con il professor Joseph Weiler, esperto di diritto
internazionale presso il dipartimento di giurisprudenza dell’università
di New York.
Secondo Netanyahu,
verrà costituito un gruppo di esperti legali guidato da Roy Schondorf,
vice procuratore generale per le leggi internazionali e da Ahaz Ben-Ari,
consulente legale alla difesa. Il gruppo dovrebbe suggerire al governo
un modo per istituire un tribunale sulla base del modello cipriota.
(Traduzione di Cristiana Cavagna)
di Barak Ravid, 20 novembre 2016 Haaretz Il primo ministro dice
di star lavorando ad una soluzione per bloccare la demolizione
dell’avamposto illegale di Amona rilanciando una vecchia idea.
di Jonathan Lis e Chaim Levinson, 16 novembre 2016 Haaretz Il
ministro delle finanze Moshe Kahlon, capo di Kulanu (partito israeliano
di centro, ndtr.), ha cambiato voto in favore del disegno di legge dopo
aver…
Commenti
Posta un commento