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L’articolo di Ban Ki-moon contro il governo israeliano, pubblicato sul New York Times

L’articolo di Ban Ki-moon contro il governo israeliano, pubblicato sul New York Times Il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon ha criticato nuovamente il governo israeliano in un articolo pubblicato sul New York Times  il 31 gennaio. In sintesi Ban Ki-moon ha spiegato che Israele non si sta impegnando a sufficienza per la realizzazione della cosiddetta “soluzione a due stati”, che prevede la formazione di uno stato palestinese in Cisgiordania, da decenni parzialmente occupata da Israele. Ban Ki-moon, nell’articolo, ha spiegato per esempio che «è impensabile che da sole le misure di sicurezza fermeranno gli atti di violenza», riferendosi alle nuove misure imposte dal governo israeliano in seguito al nuovo ciclo di violenze di civili palestinesi contro soldati o civili israeliani.  Ban Ki-moon ha anche detto di essere contrariato del fatto che secondo alcuni membri del governo di Benjamin Netanyahu l’idea di una soluzione del conflitto israelo-pales

TERRITORI OCCUPATI. Due palestinesi uccisi in 24 ore

TERRITORI OCCUPATI. Due palestinesi uccisi in 24 ore della redazione Roma, 01 febbraio 2016, Nena News – Due morti palestinesi in poche ore: le violenze nei Territori Occupati non cessano. Stamattina un giovane di 17 anni è stato ucciso dall’esercito israeliano vicino la colonia di Salit, a sud della città di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania. Si tratta di Ahmad Hassan Tuba. Secondo i militari israeliani avrebbe tentato di entrare nella colonia con un coltello. Secondo fonti palestinesi, citate anche dal quotidiano israeliano Haaretz, stava scavalcando la rete per cercare un lavoro a giornata. Ieri a morire era stato un palestinese di anni: è stato colpito dal fuoco israeliano vicino Ramallah, al checkpoint di Beit El, dopo aver sparato contro alcuni soldati, ferendone tre. Secondo alcuni testimoni l’uomo, il 34enne Amjad Jaser Sukkar, dipendente dell’Autorità Nazionale Palestinese, stava guidando quando è

Sale la tensione in Israele, chiusi gli accessi a Ramallah

S ale la tensione in Israele , chiusi gli accessi a Ramallah La Stampa - 10 ore fa L'esercito israeliano ha chiuso la notte scorsa ogni accesso a Ramallah, capitale amministrativa della Cisgiordania: è la prima volta che ... Mo, Israele chiude accesso a Ramallah Rai News - 9 ore fa Sale la tensione tra Israele e Palestina: chiusi gli accessi a Ramallah Polisblog.it (Blog) - 7 ore fa Esercito Israele chiude accessi a Ramallah ANSAmed - 4 ore fa L'esercito d' Israele blocca l'ingresso a Ramallah a non residenti Editoriali - askanews - 3 ore fa L’esercito israeliano ha chiuso la notte scorsa ogni accesso a Ramallah, capitale amministrativa della Cisgiordania: è la prima volta che avviene dall’inizio della recente ondata di tensione . L’ingresso è permesso al momento solo per i residenti, per gli ufficiali dell’Autorità nazionale palestinese e per motivi umanitari. La mossa, secondo un portavoce militare, si basa su «ragioni operative». Q

Fulvio Scaglione : Siria, farsa e tragedia: a Damasco si muore, a Ginevra si discute...

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            A Ginevra: parlare di pace, aiutare la guerra Pur con il massimo rispetto per gli sforzi del diplomatico italo-svedese Staffan de Mistura, inviato speciale dell'Onu per la Siria, ci vuole un... famigliacristiana.it/blogpost/a-gin… Pur con il massimo rispetto per gli sforzi del diplomatico italo-svedese Staffan de Mistura, inviato speciale dell'Onu per la Siria, ci vuole un bel coraggio a chiamare "colloqui di pace" quelli che cominceranno mercoledì (anche se le delegazioni sono già all'opera da venerdì) a Ginevra. Da un lato   ci sono il regime di Assad, la Russia e l'Iran (più l'Hezbollah libanese)   che sanno perfettamente ciò che vogliono: nessun discorso, ora, su una cacciata di Assad; ora stop alle ostilità, poi avvio di un processo politico di dialogo tra le parti che porti a libere elezioni. Lì sarà il voto dei siriani a determinare il futuro del Paese. Ciò in cui spera l

Patrizia Cecconi :Report dalla Striscia di Gaza: un venerdì tra campi profughi e villaggi di confine

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Gaza 30 gennaio 2016  Notizia del: 01/02/201 di Patrizia Cecconi, Gaza, 30 gennaio 2016 Il venerdì è giorno di festa in Palestina ma nella Striscia di Gaza i suq al mattino sono aperti, così accetto l’invito di Fatima e vado a fare un giro al suq di Jabalia.  Qui le verdure e la frutta provengono esclusivamente dal nord della Striscia e i contadini arrivano ogni giorno con i carretti tirati da muli e asinelli a vendere quel che riescono a raccogliere dai loro campi nonostante i frequenti impedimenti degli assedianti. Contiguo alla cittadina di Jabalia, che conta circa 83.000 abitanti c’ è l’omonimo refugee camp, quello da cui provenivano i 4 contadini investiti e uccisi nel dicembre del 1987 da un camion di soldati occupanti. Il fatto rappresentò la scintilla che fece esplodere la rabbia per gli abusi conseguenti all’occupazione e diede il via alla prima “intifada”. Il campo di

di Christian Elia : A proposito della Palestina

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          A proposito della Palestina | Q CODE Magazine Q CODE Magazine > IDEE > A proposito della Palestina A proposito della Palestina 01/02/2016 / 9 views di Christian Elia “Se questo fosse un conflitto, un faccia a faccia tra due contendenti, oggi celebreremmo un meeting… qcodemag.it Un convegno a Milano, una due giorni per ritrovare l’essenza di una questione sempre più cruciale e sempre meno centrale di Christian Elia “Se questo fosse un conflitto, un faccia a faccia tra due contendenti, oggi celebreremmo un meeting post-mortem. Sarebbe come parlare di nativi americani, o degli ebrei dell’Olocausto. E invece no. Non è un confronto alla pari, non lo è mai stato. Non è solo un confronto tra israeliani e palestinesi, che sarebbe come uno scontro tra un camion e una bici. E’ molto di più”. Michel Warschawski è uno degli ospiti della due giorni organizzata a Milano, dal titolo L’ultimo giorno di Occupazione sarà il p

Amos Harel : Lo scenario da incubo che preoccupa Israele da mesi

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Sintesi personale Amjad Sakri, l'aggressore che ha sparato e ferito tre soldati  in un attacco al  checkpoint di Ramallah Domenica mattina, è il secondo membro dei servizi di sicurezza dell'Autorità Palestinese che  commette un attentato da quando l'attuale ondata di violenza è iniziata nel mese di ottobre . Egli è stato preceduto da un membro dell' Intelligence del PA  che ha aperto il fuoco contro i soldati che presidiavano un posto di blocco a sud di Ramallah circa due mesi fa. In entrambi i casi i soldati hanno ucciso  gli uomini. . Ci sono stati altri  arresti negli ultimi mesi da parte di Israele  di dipendenti della PA con l'accusa di aiutare a pianificare gli attacchi. Non è ancora certa l'emergere di una nuova tendenza , anche se l'identità del aggressore favorisce   la diplomazia pubblica israeliana nei suoi attacchi contro la PA e contro il  Presidente Mahmoud Abbas    sebbene tutte le a

«Mostriamo i nudi persiani» La rivolta iraniana sui social

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«Mostriamo i nudi persiani»La rivolta iraniana sui social Giovani, blogger, attivisti pubblicano le immagini di mosaici e sculture «senza veli» per protestare contro la censura ai Musei Capitolini durante... www.corriere.it «Sono sicuro che anche Rouhani è arrabbiato. Dopo tanto tempo, era finalmente arrivato a Roma, pronto a vederne le bellezze, e questi italiani gliel’hanno impedito», commenta divertito da Teheran Said Sadegh su Twitter. «Con gli affari che ci sono in ballo non mi sarei stupito se gli italiani avessero addirittura distrutto le statue», scrive in farsi un altro utente che si identifica solo come H. Anche i social media iraniani sono esplosi tra battute, parole critiche per la «censura» delle statue nei Musei Capitolini, vignette (una delle quali mostra la Monna Lisa con il velo di suora). Ma soprattutto, come ci spiega uno studente, da un paio di giorni «il Facebook persiano è nudo». Molti ci

The nightmare scenario that has worried Israel for months

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The nightmare scenario that has worried Israel for months HAARETZ.COM Amjad Sakri, the assailant who shot and wounded three Israel Defense Forces soldiers in an attack on a checkpoint north of Ramallah on Sunday morning, is the second member of the Palestinian Authority security services to commit an attack since the current wave of violence began in October. He was preceded by a member of the PA’s General Intelligence Service – a relative of senior PA official Saeb Erekat – who opened fire on soldiers manning a checkpoint south of Ramallah about two months ago. In both cases, soldiers killed the men. Both assailants served in jobs that required them to be vetted by the PA intelligence services (Sakri was the driver and bodyguard of the PA’s chief prosecutor). There have also been other cases in recent months in which Israel arrested PA employees on suspicion of helping to plan attacks. It’s still not certain that a new trend is

Amira Hass: I due israeliani considerati traditori dal loro paese

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opinioni I due israeliani considerati traditori dal loro paese     Amira Hass , giornalista Al Muskobiyyeh (in arabo) è un famigerato centro di detenzione di Gerusalemme, che le famiglie palestinesi conoscono bene. Nella seconda metà dell’ottocento lo zar russo costruì in questa zona una chiesa, un monastero e alloggi per i pellegrini, ma ai tempi del mandato britannico gli edifici furono adibiti a prigione, tribunale e strutture di polizia. Dieci giorni fa un gruppo di israeliani di sinistra si è riunito per protestare contro la detenzione prolungata di tre attivisti: gli ebrei israeliani Ezra Nawi e Guy Butavia, del gruppo anti-occupazione Taayush, e il palestinese Nasr Nawwajaa, originario di Susiya, un villaggio che Israele sta cercando di distruggere per la terza volta. Tutti e tre sono stati arrestati a causa di un servizio in tv, del tutto inattendibile, che

Torino, comunità ebraica: "Stragi del Mediterraneo come Auschwitz"

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          Torino, comunità ebraica: "Stragi del Mediterraneo come Auschwitz" L'allarme del presidente Disegni: "Il tema dell'accoglienza va affrontato con forza, l'Europa non può girarsi dall'altra parte torino.repubblica.it L'allarme del presidente Disegni: "Il tema dell'accoglienza va affrontato con forza, l'Europa non può girarsi dall'altra parte davanti a chi fugge perché ha la propria vita a rischio" 27 gennaio 2016  "Auschwitz è stato il cimitero dell'Europa di ieri, il Mediterraneo sta diventando il cimitero dell'Europa di oggi. Il tema dell'accoglienza va affrontato con forza, l'Europa non può girarsi dall'altra parte davanti a chi fugge perché ha la propria vita a rischio". Così Dario Disegni, presidente della comunità ebraica torinese, nel giorno della mem

Steven Erlander :Se l'ultradestra israeliana attacca gli scrittori talpe",

REPUBBLICA DI OGGI, pp 1-15 Se l'ultradestra israeliana attacca gli scrittori talpe", l'artcolo di Steven Erlander, corrispondente da Gerusalemme del New York Times. Battaglie per libri, musica, commedie, finanziamenti e onorificenze accademiche: quando avvengono in Israele, queste lotte diventano di natura esplosiva perché generano accanite e feroci discussioni su democrazia, fascismo e fanatismo, identità, destino degli ebrei. Qui, quasi ogni settimana si apre un nuovo fronte nei conflitti culturali e la società intera ne è profondamente scossa. L'ultima battaglia èdi mercoledì scorso, con un attacco sferrato da un gruppo di estrema destra alle amate icone letterarie della sinistra. Tra questi Amos Oz, Abraham Yehoshua e David Grossman, scrittori considerati da anni la voce e la coscienza dello Stato israeliano. Il gruppo "Im Tirtzu" ha dato il via a una campagna a colpi di cartelloni nei quali definisce gli scrittori .talpe nella cultura»