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Ben Lynfield : L'estrema destra di Israele cerca di paralizzare i gruppi per i diritti umani che controllano gli abusi del governo e dell'esercito nei Territori Occupati

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http://www.independent.co.uk/…/israels-far-right-seeks-to-c…  Sintesi personale Pressioni sul  primo ministro Benjamin Netanyahu si sono intensificate  per paralizzare ,tramite leggi,  i gruppi israeliani per i diritti umani che  denunciano quanto avviene   nei territori occupati da parte dell'IDF e  del Governo.  Il disegno di legge, presentato da Y inon Magal, un membro della Knesset del partito di estrema destra    " Casa Ebraica" ,minerebbe il finanziamento  estero delle organizzazioni per i diritti umani, In base alla legge  se un'organizzazione riceve più di 50.000 dollari (32.000 £) in un anno da governi stranieri, dovrebbe pagare una tassa del 37 per cento su tali donazioni. Il disegno di legge prevede inoltre che i ministeri del governo e i membri dell'esercito  dovrebbero astenersi dal cooperare con tali  organizzazioni non governative "I governi stranieri  donano  decine di milioni di dollari alle organizzazioni c

Anna Foa Luce

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…luce La notizia che migliaia di persone siano scese in piazza a Sousse per manifestare contro il terrorismo è di quelle che ti sembrano come se una luce apparisse in mezzo all’oscurità più fitta. E pensi che allora non tutto è perduto. Quei tunisini, uomini e donne, che sono scesi in piazza nel luogo dove poco prima si era realizzato il massacro, cantando l’inno nazionale, hanno compiuto un gesto di coraggio che noi, dai nostri paesi democratici dove le manifestazioni sono senza rischi, non ci immaginiamo neppure. Queste persone ci dicono che la rivoluzione in Tunisia ha messo davvero in moto un processo di democratizzazione. Che il cammino verso la democrazia è possibile ovunque, anche in paesi musulmani. E che noi non dobbiamo abbandonarli, perchè la loro sorte è la nostra sorte. Anna Foa (29 giugno 2015)

Leonardo Coen : Crisi Grecia, la doppia faccia di Pechino e Mosca che tendono la mano a Tsipras

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Crisi Grecia, la doppia faccia di Pechino e Mosca che tendono la mano a Tsipras - Il Fatto... Mentre per Atene si avvicina la ferale scadenza del 30 giugno, si profila all’orizzonte geopolitico di questa crisi epocale l’ingombrante presenza della Ci ilfattoquotidiano.it Mentre per Atene si avvicina la ferale scadenza del 30 giugno , si profila all’orizzonte geopolitico di questa crisi epocale l’ingombrante presenza della Cina , tanto per non farci mancare nulla. In verità, è da qualche anno che Pechino si è ritagliata un ruolo importante quale partner della Grecia. Di recente, nella primavera del 2013, ha stretto vantaggiosi accordi commerciali ed industriali focalizzati attorno all’uso del terminal dei container del Pireo , il porto della capitale greca, che diventerà una sorta di hub per lo smistamento e il transito delle merci cinesi. L’obiettivo è chiaro: sfruttare la debolezza economica (e politica) di Atene per trasformare il Pire

Dr. Basel Ghattas : The Flotilla Question

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        The Flotilla Question Many questions concerning the Israeli-Palestinian conflict are being asked in Israel these days. One of the most popular of the questions is related to a decision made by me, an elected Arab member of the Israeli Knesset, to... huffingtonpost.com Many questions concerning the Israeli-Palestinian conflict are being asked in Israel these days. One of the most popular of the questions is related to a decision made by me, an elected Arab member of the Israeli Knesset, to participate in a "controversial" flotilla to Gaza. The question why I am going is not a real question, but rather a new excuse for many Israelis, and especially their politicians, to criticize the Arab citizens of the country. Too often we are deemed "a fifth column" as was clear when Prime Minister Netanyahu recently warned the bigots among his constituents that we were voting in "droves." These dead-enders,

Avnery, Gush Shalom a Nethanyahu :Lasciate passare la flottiglia, aprite il porto di Gaza sotto la supervisione internazionale

Avnery:  Lasciate passare la flottiglia,  aprite il porto di Gaza sotto la supervisione internazionale Comunicato stampa del 28 Giugno 2015 L’ex membro della Knesset Uri Avnery, di Gush Shalom (il gruppo israeliano per la Pace), lancia al Primo Ministro Netanyahu ed al Ministro della Difesa Ya’alon un appello ad una pacata riflessione dell’ultimo momento, per consentire a quella che è stata definita “la flottiglia svedese” di raggiungere il porto di Gaza. “Quattro piccole imbarcazioni cariche di attrezzature mediche e pannelli solari per la generazione di corrente elettrica non costituiscono la benché minima minaccia alla sicurezza di Israele. L’arrivo a Gaza delle barche con il loro carico umanitario sarebbe un piccolo gesto di buona volontà da parte dello Stato di Israele. Al contrario, l’invio di commando armati per impadronirsi delle imbarcazioni in mare rappresenterebbe solo un mero ulteriore atto di forza bruta che rafforzerebbe ancora di più l’immagine di Israel

Al Azhar e il Vaticano sul terrorismo. Le ambiguità della comunità internazionale

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http://www.asianews.it/.../Al-Azhar-e-il-Vaticano-sul...       ISLAM – M.ORIENTE Al Azhar e il Vaticano sul terrorismo. Le ambiguità... asianews.it  Bernardo Cervellera L’autorevole università sunnita denuncia le violenze “odiose” dello Stato islamico e domanda al mondo di sconfiggere questo gruppo “attraverso ogni modo possibile”. Vaticano: il terrorismo è una minaccia per l’umanità intera. La Francia dice di combattere il terrorismo, ma poi vende armi, aerei, elicotteri da guerra all’Arabia saudita, che sostiene il fondamentalismo islamico. Il Kuwait lascia vivere i salafiti che appoggiano al Nusra e lo Stato islamico. La Turchia contro i kurdi; gli Stati Uniti contro Iran, Russia e Cina. Roma (AsiaNews) – Di fronte al sangue versato in Tunisia, Kuwait, Francia, Somalia (e potremmo aggiungere Siria e Iraq), vi è una chiara visione comune fra al-Azhar, la più autorevole università del mondo sunnita, e quanto il Vaticano va dicen

Gli Usa condannano il trattamento di Israele verso i prigionieri palestinesi

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US slams Israel’s treatment of Palestinian prisoners Annual human rights report decries ‘killings and abuse of Palestinian detainees'; criticizes PA restrictions, Hamas killings and terrorism By Tamar Pileggi    Sintesi personale Il rapporto annuale del Dipartimento di Stato sulle violazioni dei diritti umani in tutto il mondo contiene dure critiche per presunta discriminazione istituzionale di Israele contro i palestinesi, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei prigionieri palestinesi. Nel rapporto pubblicato Giovedi, dal titolo " Country Reports on the Human Rights Practices for 2014: Israel and the Occupied Territories," Israele è accusato di "uso eccessivo della forza c

Video : Freedom Flotilla verso Gaza

شاهد | #أسطول_الحرية يواصل رحلته إلى #غزة وتوقعات بوصوله صباح الاثنين VIdeo : cliccare sul link Posted by ‎ Al Jazeera Channel - قناة الجزيرة الفضائية ‎ on Sabato 27 giugno 2015 2 Freedom Flotilla III è in viaggio per aprire il porto di Gaza Più di 3 imbarcazioni, con oltre 50 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio, da oltre 20 paesi sono pronti a raggiungere il porto di Gaza e chiedere alla comunità internazionale che sia aperto. La missione di quest’anno, organizzata dalla Coalizione internazionale della Freedom Flotilla contro il blocco e l’assedio di Gaza, sta per partire per evidenziare la violazione dei diritti di un milione e ottocentomila Palestinesi che vivono nella più grande prigione a cielo aperto del mondo. Il governo israeliano dichiara che sono imbarcazioni non autorizzate che cercano di entrare illegalmente in acque territoriali israeliane. Non ci sono “imbarcazioni non autorizzate”, c’è un blocco illegale e disumano. Le Nazioni Unite di recente hanno

Terrorismo, Foad Aodi (Co-mai) : condanniamo gli attentati in Tunisia ed In Kuwait dopo quello in Francia ,chiediamo una conferenza internazionale contro il terrorismo urgentemente.

Terrorismo, Foad Aodi (Co-mai) : condanniamo gli attentati in Tunisia ed In Kuwait dopo quello in Francia ,chiediamo una conferenza internazionale contro il terrorismo urgentemente.   scritto da Ettore Bertolini Categoria principale: Politica Categoria: Politica Estera Pubblicato Venerdì, 26 Giugno 2015 15:30

Gli interssi di Netanyahu e di Sheldon Adelson nello sfruttamento del gas naturale israeliano

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Jonathan Lis |: Lawmakers to AG: Adelson ties preclude Netanyahu from deciding on gas deal Sintesi personale Il capo del partito Meretz e un veterano membro del Parlamento israeliano hanno  chiesto al  procuratore generale Yehuda Weinstein di esonerare il primo ministro Benjamin Netanyahu dall'  emergente accordo di compromesso del governo con due società commerciali che operano nel settore del gas naturale . MK Zehava Galon (Meretz), e MK Dov Khenin (Lista Araba congiunto) hanno  presentato la richiesta dopo la  rivelazioni di Haaretz   che il miliardario uomo d'affari Sheldon Adelson ha scritto a Netanyahu lo scorso luglio, invitandolo   a semplificare le  normative nel settore del gas di Israele. Galon ha specificato che "gli stretti legami tra il primo ministro e Adelson, il fatto che Adelson sostiene apertamente il primo ministro, finanzia la pubblicazione di un giornale che si identifica con lui, fanno pensare che che il

Jonathan Lis |: Lawmakers to AG: Adelson ties preclude Netanyahu from deciding on gas deal

Lawmakers to AG: Adelson ties preclude Netanyahu from deciding on gas deal Billionaire Sheldon Adelson had advised Netanyahu to to streamline regulations in Israel’s gas industry, a Haaretz expose revealed. HAARETZ.COM | Di Jonathan Lis The head of the Meretz party and a veteran Knesset member on Friday asked Attorney General Yehuda Weinstein to disqualify Prime Minister Benjamin Netanyahu from being part of the decision-making process in the government's emerging compromise agreement with two commercial companies operating the countries’ offshore natural gas fields. MK Zehava Galon (Meretz) and MK Dov Khenin (Joint Arab List) made the request following revelations by Haaretz earlier Friday that billionaire businessman Sheldon Adelson wrote to Netanyahu last July, calling on the prime minister to streamline regulations in Israel’s gas industry. Galon said “the close ties between the prime minister and Adelson

Calo del 50% degli investimenti esteri in Israele nel 2014 a causa degli attacchi su Gaza e il BDS

Calo del 50% degli investimenti esteri in Israele nel 2014 a causa degli attacchi su Gaza e il... Gli investimenti diretti esteri in Israele sono scesi del 50% nel 2014 secondo il Rapporto sugli investimenti... bdsitalia.org Foreign direct investment in Israel dropped by 50% in 2014 and expert says it's due to Gaza & BDS mondoweiss.net Gli investimenti diretti esteri in Israele sono scesi del 50% nel 2014 secondo il Rapporto sugli investimenti mondiali 2015 pubblicato ieri dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD). La settimanale Newsweek riporta: Investimenti esteri in Israele scendono del 50% Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite ha rivelato che gli investimenti diretti esteri in Israele sono scesi di quasi il 50% nel 2014, rispetto all'anno precedente, mentre il paese continua a subire gli effetti del conflitto di Gaza della scorsa estate. Il rapporto, pubblicato dalla

Giuseppe Acconcia : La comandante curda Rangin: «Coalizione internazionale contro l’Isis solo a parole»

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      «La coalizione internazionale è contro l’Isis solo a parole» «È il momento che fini­sca l’isolamento», ha denun­ciato la coman­dante delle Unità di pro­te­zione popo­lare delle donne (Ypj), Nasrin Abdalla in una... ilmanifesto.info «È il momento che fini­sca l’isolamento», ha denun­ciato la coman­dante delle Unità di pro­te­zione popo­lare delle donne (Ypj), Nasrin Abdalla in una con­fe­renza stampa alla Camera a Roma subito dopo il nuovo attacco dell’Is a Kobane. Per discu­tere della nuova crisi che atta­na­glia la città abbiamo rag­giunto al tele­fono nel quar­tier gene­rale Ypj della città di Kobane la coman­dante Rangin. Che suc­cede adesso a Kobane? I com­bat­ti­menti con­ti­nuano. Ci sono un cen­ti­naio di mili­ziani di Daesh asser­ra­gliati in città e che pro­ce­dono con attac­chi som­mari con­tro la popolazione. Come giu­dica l’operato della coa­li­zione internazionale? Non fanno del loro meglio. Ci sono spesso civil

Ebrei osservanti in contrasto con Israele e a favore del BDS

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  A Conflict of Faith: Devoted to Jewish Observance, but at Odds With Israel  Sintesi personale Non c'è dubbio che Charles H. Manekin è una rarità. Non perché è un Ebreo ortodosso osservante ,maMperchè questo professore di filosofia presso l'Università del Maryland crede che la sua fede ortodossa lo chiami  a prendere posizioni  critiche verso Israele. Il professor Manekin  è diventato un cittadino israeliano nel 1980. Eppure, in un'intervista di questa settimana, ha denunciato :il "ricorso eccessivo" della forza militare israeliane , l'atteggiamento verso i cittadini arabi ,l'occupazione  della Cisgiordania. Egli appoggia  il " boicottaggio accademico .  " Come  Ebreo religioso", ha detto, "Sono particolarmente turbato dalle ingiustizie quotidiane perpetrate contro i palestinesi." Foto     Da sinistra, Daniel Boyarin di Berkeley, Corey Robin di Brooklyn College