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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Come i governi manipolano Facebook: il primo report del social network sulla disinformazione

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            Come i governi manipolano Facebook: il primo report del social network sulla disinformazione Il social network pubblica uno studio su come governi e altri attori usino profili finti e attività coordinate per condizionare l’opinione pubblica. Ecco cosa emerge lastampa.it         carola frediani Dopo mesi di polemiche su fake news, propaganda, attacchi informatici condotti da Stati e relative diffusioni di dati, Facebook esce allo scoperto e prende posizione sul tema. Il social network ha infatti pubblicato il suo primo rapporto sulle “operazioni di informazione”, guerre informative tra Stati condotte in modo sotterraneo anche attraverso la piattaforma. Le information operations e Facebook Cosa siano le “information operations” lo spiega lo stesso report. Si tratterebbe di “azioni intraprese da attori organizzati (governi o soggetti non-statali) per distorcere il sentimento politi

“3.500 palestinesi senz’acqua, Israele distrugge le condutture idriche

Mutaz Bisharat, un funzionario palestinese che controlla l’attività di insediamento nella valle del Giordano, ha detto a Ma’an che quattro bulldozer israeliani, scortati da jeep militari israeliane e funzionari dell’amministrazione civile d’Israele, hanno distrutto tutte le linee principali che forniscono acqua a Bardala, lasciando i circa 3.500 abitanti del villaggio senza alcun accesso all’acqua. Bisharat ha aggiunto che le forze israeliane hanno affermato che gli abitanti del villaggio rubavano l’acqua attraverso le tubature per usarla per l’agricoltura e i lavori in campagna. Ma Bisharat ha respinto l’accusa. Israele non fornisce ai palestinesi abbastanza acqua, ha detto Bisharat, e il governo israeliano mira a espellere i palestinesi dalle loro case. All’inizio di quest’anno le forze israeliane hanno distrutto un gasdotto che corre tra le comunità beduine di Al-Hadidiya e Al-Ras Al-Ahmar nella valle del Giordano settentrionale, a est del distretto di Tubas. A

Massimo Borghesi : Dopo il viaggio in Egitto. Le critiche al Papa tra malafede e mistica

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          Dopo il viaggio in Egitto. Le critiche al Papa tra malafede e mistica Un commento di Massimo Borghesi lastampa.it Dio di pace, Dio salam. Perciò solo la pace è santa e nessuna violenza può essere perpetrata in nome di Dio, perché profanerebbe il suo Nome. Insieme, da questa terra d’incontro tra Cielo e terra, di alleanze tra le genti e tra i credenti, ripetiamo un “no” forte e chiaro ad ogni forma di violenza, vendetta e odio commessi in nome della religione o in nome di Dio. Insieme affermiamo l’incompatibilità tra violenza e fede, tra credere e odiare. Insieme dichiariamo la sacralità di ogni vita umana contro qualsiasi forma di violenza fisica, sociale, educativa o psicologica».   Collocate in terra d’Egitto queste parole, dette da un Papa che ha sempre distinto tra l’Islam e le sue patologie, sono risuonate come un sostegno a tutti coloro che, nel mondo musulmano, non si riconos

Migliaia prigionieri palestinesi sono in sciopero della fame. Questa donna sta combattendo per i propri diritti.

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By Ruth Eglash  –   27 Aprile 2017 RAMALLAH – La bellezza  di Khalida Jarrar e l’aria intelligente lasciano solo piccoli segni della  sentenza di 15 mesi scontata in una cella israeliana. Foto di copertina:  Khalida Jarrar, parlamentare palestinese,  con le dita in segno di vittoria mentre viene accolta nel 2016 da attivisti palestinesi dopo il suo rilascio al checkpoint israeliano di Jbara vicino a Tulkarm  nella West Bank.  (Abed Omar Qusini / Reuters) È una parlamentare  palestinese, un avvocato, una moglie e una madre. Per Israele è anche un’agitatrice e un pericolo per la sua sicurezza. I suoi spostamenti sono stati  limitati da anni da Israele e dal 1998 non è potuta uscire dalla  Cisgiordania occupata. Nell’aprile 2015 una corte militare israeliana l’ha condannata per  incitamento e, tra le altre cose, per la sua adesione ad un’organizzazione terroristica illegale –  accuse che ancora nega. Rilasciata la scorsa estate, Jarrar è occupata in queste settimane a d

Egitto :discorso di papa Francesco alla conferenza internazionale di pace in Egitto.

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    «Incontro, non scontro di civiltà» Vi riproponiamo il discorso di papa Francesco alla conferenza internazionale di pace in Egitto. famigliacristiana.it    Al Salamò Alaikum! / La pace sia con voi! È un grande dono essere qui e iniziare in questo luogo la mia visita in Egitto, rivolgendomi a voi nell’ambito di questa Conferenza Internazionale per la Pace. Ringrazio il Grande Imam per averla ideata e organizzata e per avermi cortesemente invitato. Vorrei offrirvi alcuni pensieri, traendoli dalla gloriosa storia di questa terra, che nei secoli è apparsa al mondo come terra di civiltà e terra di alleanze. Terra di civiltà. Fin dall’antichità, la civiltà sorta sulle rive del Nilo è stata sinonimo di civilizzazione: in Egitto si è levata alta la luce della conoscenza, facendo germogliare un patrimonio culturale inestimabile, fatto di saggezza e ingegno, di acquisizioni matematiche e astronomiche, di forme mirabili di architettura e di arte figurativa

Quando vi dicono che non esiste…

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        Quando vi dicono che non esiste… – Invictapalestina 29 Aprile 2017, Yara Hmoud Quando vi dicono che non esiste alcuna cultura palestinese, parlate del ricamo a mano palestinese: parlate delle donne che lo eseguono con tanta dedizione e maestria, regalando alle loro figlie quegli abiti da sogno. Vestiti personali di Yara Qu ando vi dicono che non esiste alcuna cultura palestinese, parlate del legame fra un contadino palestinese e il suo ulivo o aranceto: parlate del suo amore nel coltivarlo, nel dargli da bere, nel potarlo, nell’abbracciarlo e nel parlargli, nell’alzarsi al fajr per ringraziare Dio dei frutti che gli concede. Quando vi dicono che non esiste alcuna cultura palestinese, parlate del dabke , la danza popolare palestinese che, in un turbinio di musica con tamburi, fisarmoniche, mani, accompagna i momenti più gioiosi di tutti i Palestinesi. Quando vi dicono che non esiste alcuna cultura palestine

btselem : settler attaccano scuola palestinese (video)

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La scuola di fisica in Palestina, con l'appoggio di Hawking

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La scuola di fisica in Palestina, con l'appoggio di Hawking Se gli studenti dei Territori e della Striscia (in maggioranza ragazze) non possono andare alle conferenze, un'associazione si occupa di organizzare per loro seminari con i massimi esperti della disciplina. In favore di Scientists for Palestine anche… repubblica.it S e gli studenti dei Territori e della Striscia (in maggioranza ragazze) non possono andare alle conferenze, un'associazione si occupa di organizzare per loro seminari con i massimi esperti della disciplina. In favore di Scientists for Palestine anche un appello dell'astrofisico inglese: "La scienza non ha confini" di ELENA DUSI 25 marzo 2017 Lui è confinato su una sedia a rotelle. Loro sono impossibilitati a muoversi per via dei check point . Tra lo scienziato Stephen Hawking e i giovani fisici della prima Palestinian Advanced Physics School è cos

Israele: a 225 Palestinesi proibita l'entrata in Israele per il Memorial Day

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 Sintesi personale   Oltre 200 palestinesi non hanno ricevuto i  permessi di accesso israeliani per partecipare a una cerimonia annuale commemorativa con le famiglie israeliane che hanno subito  un attacco terroristico perpetrato da un palestinese   Negli ultimi 12 anni  ParentsCircleFamiliesForum,un'organizzazione israeliana-palestinese  insieme ai Combattenti per la Pace, ha organizzato una cerimonia alternativa  al  Memorial Day La cerimonia prevede  testimonianze sia  israeliane che palestinesi ed è finalizzata "a commemorare il ricordo delle vittime del conflitto e  il comune dolore " L'evento si terrà lunedì sera, l'inizio del Memorial Day   a  Tel Aviv. . Sembra  che i 225 partecipanti palestinesi non potranno parteciparvi  IIl  generale Yoav Mordechai  ha deciso di annullare i permessi di ingresso richiesti dagli organizzatori dell'evento ,dopo l'attacco di un residente di Nablus di 18 anni  che  ha pugn

Papa in Egitto: l’avvenire dipende dall’incontro di religioni e culture

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”. 28/04/2017 - EGITTO – VATICANO Papa in Egitto: l’avvenire dipende dall’incontro di religioni e culture   Il Cairo (AsiaNews) – Con l’affermazione che “l’avvenire di tutti dipende anche dall’incontro tra le religioni e le culture” papa Francesco ha portato il suo messaggio ai partecipanti alla Conferenza Internazionale per la Pace, promossa al Cairo da Al-Azhar, la più alta istituzione teologica e di istruzione religiosa dell’Islam sunnita nel mondo e la più antica Università islamica. Francesco, più volte interrotto dall’applauso dei presenti, ha affermato il valore del dialogo e dell’educazione, il rifiuto della violenza, e il rischio che le religioni siano ridotte a fatto privato, senza rilevanza pubblica o siano “assorbite” dagli affari o strumentalizzate. Arrivato al Cairo poco dopo le 14, il Papa si è trasferito al palazzo presidenziale in Heliopolis per la cerimonia di benvenuto, accolto dal presidente della R