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Bradley Burston Quando Israele minaccia i palestinesi con una nuova Nakba, minaccia di estinzione se stesso

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      Quando Israele minaccia i palestinesi di una nuova Nakba, minaccia sé stesso di estinzione – Zeitun Quando Israele minaccia i palestinesi di una… zeitun.info C’è una vera e propria operazione di istigazione che le autorità israeliane non hanno affrontato o neanche riconosciuto per decenni. E’ il violento discorso di odio che inizia dall’interno. Che cosa ci dice riguardo ad Israele il fatto che un importante ministro del governo, che è anche una pappamolla, ritiene necessario, in un momento di tensioni al limite della guerra con i palestinesi, andare alla televisione israeliana e su Facebook a diffondere un messaggio di puro incitamento all’uso delle armi? Il ministro della Cooperazione Regionale Tzachi Hanegbi, un alleato chiave di Netanyahu che spesso proclama e difende le politiche del primo ministro, è stato per lungo tempo considerato un elemento relativamente moderato nel governo più ferocemente oltranz

Bradley Burston When Israel threatens Palestinians with a new Nakba, it threatens itself with extinction

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When Israel threatens Palestinians with a new Nakba, it threatens itself with extinctio *** haaretz.com What does it say about Israel that a senior cabinet minister, who is also bland as mush, feels it necessary at a time of edge-of-war tensions with the Palestinians to take to Israeli television and to Facebook to deliver a message of pure, weapons-grade incitement? Minister of Regional Cooperation Tzachi Hanegbi, a key Netanyahu ally who often enunciates and defends the policies of the prime minister, has long been seen as a force of relative moderation in the most fiercely hard-line government in the nation's history.  Nonetheless, this week, as Israel faced eruptions of violence at home and with its neighbors, Hanegbi used one of the most incendiary terms possible to warn Palestinians of the possible consequences of the brutal Friday night murders  of three Israelis, a 70-year-old man and two of his adult children: "This is how

Richard Silverstein :Senza precedenti e incendiario: perché il boicottaggio di Al-Aqsa è importante

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  Senza precedenti e incendiario: perché il boicottaggio di Al-Aqsa è importante – Zeitun Senza precedenti e incendiario: perché il boicottaggio di Al-Aqsa è importante TOPICS:Al AqsaCisgiordaniaGazaGerusalemmeIsraelemetal detectorMiddle… Le nuove misure di sicurezza sull’Haram al-Sharif violano gli accordi tra Giordania ed Israele, non evitano la ripetizione dell’ultimo attacco di venerdì e alimentano ulteriormente l’odio. Lo scorso venerdì tre palestinesi con cittadinanza israeliana della città settentrionale di Umm al Fahm hanno attaccato poliziotti fuori dall’Haram al-Sharif [la Spianata delle Moschee, ndt.], il terzo luogo più sacro per l’Islam (noto agli ebrei israeliani come il “Monte del Tempio”). Negli ultimi anni Israele ha imposto una serie di misure che restringono l’accesso dei musulmani al luogo, mentre periodicamente ha anche incrementato aggressioni armate da parte di poliziotti contro la moschea di Al-Aqsa e i fedeli c

Amira Hass :Gerusalemme unifica i musulmani attraverso la lotta

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      Gerusalemme unifica i musulmani attraverso la lotta – Zeitun Gerusalemme unifica i musulmani attraverso la lotta TOPICS:Al AqsaAutorità Nazionale PalestineseGazaGerusalemmeHaaretzHassOLP Posted By: carlo… zeitun.info Amira Hass – 23 luglio 2017, Haaretz Benché alla maggioranza dei palestinesi non sia consentito visitare Al-Aqsa, questo luogo sacro sta facendo quello che l’assedio di Gaza e l’espansione delle colonie non riescono a fare: unirli. Un giovane laico della zona di Ramallah ha espresso il suo stupore per come Gerusalemme ha unificato l’intero popolo palestinese ed ha paragonato l’assalitore di venerdì notte ad Halamish [colonia israeliana in cui un palestinese ha ucciso a coltellate tre coloni, ndt.], Omar al Abed, al Saladino. Un paragone stupido, siamo tutti d’accordo. Eppure il bisogno di tirare in ballo il Saladino racchiude tutta la difficoltà tra i palestinesi in merito a quelli che percepiscono come i nuovi

Zvi Bar'el : Ecco perché gli Stati arabi sono palesemente silenziosi sulla crisi del Monte del Tempio

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    Ecco perché gli Stati arabi sono palesemente silenziosi sulla crisi del Monte del Tempio – Zeitun Ecco perché gli Stati arabi sono palesemente silenziosi sulla crisi del Monte del Tempio… zeitun.info     Zvi Bar’el – 23 luglio 2017, Haaretz Le tensioni sul luogo sacro potrebbero spingere gli Stati arabi in rotta di collisione con i movimenti islamici, ma la calma dipende dalla rimozione dei metal detector israeliani dal Monte. Quando il primo ministro Benjamin Netanyahu si è impegnato in discorsi vanagloriosi in merito agli incontri con leader arabi – compresa la recente indiscrezione su un incontro segreto di cinque anni fa con il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti – sembrava ignorasse le forze islamiche che stavano attente a queste iniziative diplomatiche. Le recenti tensioni sul Monte del Tempio [denominazione israeliana della Spianata delle Moschee, ndt.] di Gerusalemme ha messo in chiaro che ogni mossa diplomatica

La crisi del Monte del Tempio: il suo timore dei rivali politici ha portato Netanyahu a commettere un grave errore

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    La crisi del Monte del Tempio: il suo timore dei rivali politici ha portato Netanyahu a commettere un grave errore – Zeitun La crisi del Monte del Tempio: il suo timore dei… zeitun.info       Barak Ravid – 23 luglio 2017, Haaretz Netanyahu sa di cosa c’è bisogno per affrontare le attuali tensioni, ma ha votato nel modo opposto; senza una controparte di sinistra da incolpare, è bloccato tra l’incudine e il martello. Subito dopo l’attacco al complesso del Monte del Tempio [compiuto da tre palestinesi con cittadinanza israeliana armati che hanno ucciso due poliziotti prima di essere a loro volta uccisi, ndt.] una settimana fa, il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva capito che questo incidente conteneva i semi di un’esplosione più grande. Dopotutto ha alle sue spalle la saggezza dell’esperienza. Netanyahu ricorda bene quello che è avvenuto durante il suo primo mandato in seguito all’apertura dei tunnel del muro occidentale nel 1996,