Post

Richard Silverstein :Senza precedenti e incendiario: perché il boicottaggio di Al-Aqsa è importante

Immagine
  Senza precedenti e incendiario: perché il boicottaggio di Al-Aqsa è importante – Zeitun Senza precedenti e incendiario: perché il boicottaggio di Al-Aqsa è importante TOPICS:Al AqsaCisgiordaniaGazaGerusalemmeIsraelemetal detectorMiddle… Le nuove misure di sicurezza sull’Haram al-Sharif violano gli accordi tra Giordania ed Israele, non evitano la ripetizione dell’ultimo attacco di venerdì e alimentano ulteriormente l’odio. Lo scorso venerdì tre palestinesi con cittadinanza israeliana della città settentrionale di Umm al Fahm hanno attaccato poliziotti fuori dall’Haram al-Sharif [la Spianata delle Moschee, ndt.], il terzo luogo più sacro per l’Islam (noto agli ebrei israeliani come il “Monte del Tempio”). Negli ultimi anni Israele ha imposto una serie di misure che restringono l’accesso dei musulmani al luogo, mentre periodicamente ha anche incrementato aggressioni armate da parte di poliziotti contro la moschea di Al-Aqsa e i fedeli c

Amira Hass :Gerusalemme unifica i musulmani attraverso la lotta

Immagine
      Gerusalemme unifica i musulmani attraverso la lotta – Zeitun Gerusalemme unifica i musulmani attraverso la lotta TOPICS:Al AqsaAutorità Nazionale PalestineseGazaGerusalemmeHaaretzHassOLP Posted By: carlo… zeitun.info Amira Hass – 23 luglio 2017, Haaretz Benché alla maggioranza dei palestinesi non sia consentito visitare Al-Aqsa, questo luogo sacro sta facendo quello che l’assedio di Gaza e l’espansione delle colonie non riescono a fare: unirli. Un giovane laico della zona di Ramallah ha espresso il suo stupore per come Gerusalemme ha unificato l’intero popolo palestinese ed ha paragonato l’assalitore di venerdì notte ad Halamish [colonia israeliana in cui un palestinese ha ucciso a coltellate tre coloni, ndt.], Omar al Abed, al Saladino. Un paragone stupido, siamo tutti d’accordo. Eppure il bisogno di tirare in ballo il Saladino racchiude tutta la difficoltà tra i palestinesi in merito a quelli che percepiscono come i nuovi

Zvi Bar'el : Ecco perché gli Stati arabi sono palesemente silenziosi sulla crisi del Monte del Tempio

Immagine
    Ecco perché gli Stati arabi sono palesemente silenziosi sulla crisi del Monte del Tempio – Zeitun Ecco perché gli Stati arabi sono palesemente silenziosi sulla crisi del Monte del Tempio… zeitun.info     Zvi Bar’el – 23 luglio 2017, Haaretz Le tensioni sul luogo sacro potrebbero spingere gli Stati arabi in rotta di collisione con i movimenti islamici, ma la calma dipende dalla rimozione dei metal detector israeliani dal Monte. Quando il primo ministro Benjamin Netanyahu si è impegnato in discorsi vanagloriosi in merito agli incontri con leader arabi – compresa la recente indiscrezione su un incontro segreto di cinque anni fa con il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti – sembrava ignorasse le forze islamiche che stavano attente a queste iniziative diplomatiche. Le recenti tensioni sul Monte del Tempio [denominazione israeliana della Spianata delle Moschee, ndt.] di Gerusalemme ha messo in chiaro che ogni mossa diplomatica

La crisi del Monte del Tempio: il suo timore dei rivali politici ha portato Netanyahu a commettere un grave errore

Immagine
    La crisi del Monte del Tempio: il suo timore dei rivali politici ha portato Netanyahu a commettere un grave errore – Zeitun La crisi del Monte del Tempio: il suo timore dei… zeitun.info       Barak Ravid – 23 luglio 2017, Haaretz Netanyahu sa di cosa c’è bisogno per affrontare le attuali tensioni, ma ha votato nel modo opposto; senza una controparte di sinistra da incolpare, è bloccato tra l’incudine e il martello. Subito dopo l’attacco al complesso del Monte del Tempio [compiuto da tre palestinesi con cittadinanza israeliana armati che hanno ucciso due poliziotti prima di essere a loro volta uccisi, ndt.] una settimana fa, il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva capito che questo incidente conteneva i semi di un’esplosione più grande. Dopotutto ha alle sue spalle la saggezza dell’esperienza. Netanyahu ricorda bene quello che è avvenuto durante il suo primo mandato in seguito all’apertura dei tunnel del muro occidentale nel 1996,

Autorità palestinesi religiose e politiche continuano il boicottaggio della Spianata

Immagine
Autorità palestinesi religiose e politiche continuano il boicottaggio della Spianata Israele ha rimosso i metal detector, ma ha annunciato nuove misure di controllo. Per Mahmoud Abbas si deve tornare a prima del 14 luglio per “tornare alla normalità” e riaprire il dialogo. La Corte suprema israeliana accorda la richiesta di un’Ong per i diritti umani alla restituzione dei corpi degli assalitori del 14 luglio. Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità nazionale palestinese, ha annunciato che non riaprirà al dialogo con Israele fino a che non spariranno tutte le misure imposte da Israele sulla Spianata delle Moschee a partire del 14 luglio, dopo l’attacco in cui erano morti due poliziotti israeliani . “Dopo, le cose torneranno alla normalità a Gerusalemme e riprenderemo l’impegno per le relazioni bilaterali”. Anche i fedeli e leader musulmani ha

Cristiani e musulmani insieme in memoria del martirio di p. Jacques Hamel

Immagine
Cristiani e musulmani insieme in memoria del martirio di p. Jacques Hamel Una messa nella chiesa dove è avvenuto l’assassinio del sacerdote è stata presieduta dall’arcivescovo di Rouen. Emmanuel Macron ringrazia la Chiesa di Francia che ha testimoniato “la forza del perdono”. Saint-Etienne-du Rouvray è divenuta un luogo di pellegrinaggio per cristiani e musulmani. Parigi (AsiaNews/Agenzie) - Migliaia di persone, cristiani e musulmani, si sono radunati oggi a Saint-Etienne-du Rouvray per ricordare il martirio di p. Jacques Hamel , il sacerdote 85enne ucciso da due giovani jihadisti lo scorso anno (v. foto 1). L’omaggio verso il sacerdote ucciso è iniziato alle 9 di questa mattina con una messa celebrata da mons. Dominique Lebrun, arcivescovo di Rouen nella chiesa dove è avvenuto il martirio. Alla messa ha partecipato anche il presidente della repubblica Emma

LA PARTITA DEL GAS NEL MEDITERRANEO ORIENTALE

Immagine
 2. PERCHÉ IL GAS NEL MEDITERRANEO ORIENTALE CI RIGUARDA I nuovi giacimenti offshore nel Levante aprono scenari inediti. L’Europa è il naturale mercato di sbocco. Per Israele e Cipro si aprono tre opzioni, tra cui… limesonline.com Dettaglio di una carta di Laura Canali 30/06/2017 I nuovi giacimenti offshore nel Levante aprono scenari inediti. L’Europa è il naturale mercato di sbocco. Per Israele e Cipro si aprono tre opzioni, tra cui l’esportazione diretta in Italia via gasdotto. L’importanza di Zohr. di Giampaolo Cantini e Michelangelo Celozzi ARTICOLI , Mari , gas , Ue , Israele , Cipro , Mediterraneo , Europa , Italia , Medio Oriente 1. L e recenti scoperte di importanti  giacimenti offshore nel Mediterraneo orientale (Levante) si inseriscono in un quadro di grandi cambiamenti in atto nel mercato mondiale dell’energia: cresce il