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Marco Politi : Papa Francesco ha posto un paletto.

Marco Politi, Il Fatto Quotidiano www.ilfattoquotidiano.it › BLOG (il Fatto Quotidiano, 18 gennaio 2017) Papa Francesco ha posto un paletto. Pochi giorni prima dell'insediamento del nuovo presidente statunitense Donald Trump, il pontefice ha ricevuto il leader palestinese Abu Mazen in occasione dell'apertura dell'ambasciata di Palestina presso la Santa Sede il 14 gennaio. Un segnale chiaro di politica internazionale in vista dell'improvvida decisione annunciata da Trump di volere trasferire l'ambasciata degli Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. E' una decisione che non rappresenta un semplice trasloco, ma costituisce il placet della prima potenza dell'Occidente alla politica del governo Netanyahu di annessione di Gerusalemme Est e un'acquiescenza all'inglobamento di territori palestinesi attraverso le cosiddette "colonie". Il tutto in contrasto con la posizione di gran maggioranza della comunità internazionale, r

Kuala Lumpur, nazioni musulmane contro il Myanmar: basta violenze contro i Rohingya

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          MALAYSIA - MYANMAR Kuala Lumpur, nazioni musulmane contro il Myanmar: basta violenze contro i Rohingya Di AsiaNews.it La “sessione straordinaria” dell’Oic centrata sulle persecuzioni verso la minoranza musulmana in Myanmar. Najib Razak chiede che i colpevoli siano “consegnati alla giustizia”. Ministro del Bangladesh: risolvere la questione riguardante la cittadinanza. Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - Governi regionali, organizzazione islamiche internazionali e attivisti pro diritti umani lanciano un nuovo appello al governo del Myanmar, perché metta fine alla tragedia dei musulmani Rohingya. Il Primo ministro della Malaysia Najib Razak si è rivolto ai vertici di Naypyidaw, invocando la fine di tutte le discriminazioni e gli attacchi; ai Paesi a maggioranza musulmana, aggiunge poi il premier, il compito di agire per arginare questa “tragedia umanitaria” di

Comincia l'era di Trump: il rapporto Cina-Usa e il rischio di una guerra

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Wei Jingsheng Nell’attesa della cerimonia di inaugurazione della presidenza Trump, l’Ufficio di propaganda del Partito comunista cinese ha vietato a tutti i giornalisti “critiche non autorizzate” alle parole o ai gesti di Trump. Secondo il grande dissidente Wei Jingsheng vi sono possibilità che Trump costringa la Cina a accordi commerciali equi, influenzando anche una riforma interna della politica e della giustizia. L’opzione di una guerra commerciale. Washington (AsiaNews) - L’Ufficio di propaganda del Partito comunista cinese ha ordinato ai media della Cina di “maneggiare con cura” ogni articolo legato all’inaugurazione della presidenza di Donald Trump, che avverrà oggi. “Ogni articolo su Trump – si legge nella direttiva - deve essere maneggiato con cura e non è permessa alcuna critica non autorizzata delle sue parole o azioni”. La cautela espressa in questi ordini fa a pugni con l’ironi

Violenza: Il linguaggio dello stato ebraico

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20 GENNAIO 2017 INVICTAPALESTINA Copertina: documenti legali rilasciati dallo Stato di Israele  oggi disattesi [Foto Invictapalestina] 18 January 2017       Il parlamentare Ayman Odeh colpito alla testa durante gli sgomberi. Ecco un’altra immagine  che illustra la situazione dei palestinesi – nella fattispecie, cittadini palestinesi di Israele – in modo più completo di qualsiasi parola. L’uomo a terra è Ayman Odeh, un parlamentare israeliano, il capo del Joint List, il terzo più grande partito in parlamento e il più importante politico palestinese d’Israele. La polizia israeliana gli ha appena sparato con proiettili di gomma, non una, ma due volte, anche in volto. Odeh è uno dei politici all’interno della grande minoranza palestinese in Israele, un quinto della popolazione, che meno cerca lo scontro. Il suo messaggio è costantemente un messaggio di pace e di amicizia tra tutti i cittadini israeliani, sia ebrei  che palestinesi. Questo, però,  non semb

Politica e intrighi: il piano israeliano per “far fuori” politici britannici si rivela un boomerang

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Politica e intrighi: il piano israeliano per “far fuori” politici britannici si rivela un boomerang REDAZIONE 20 GENNAIO 2017   Shai Masot, funzionario politico dell’ambasciata israeliana a Londra, parla con una giornalista di Al Jazeera in incognito – Al… bocchescucite.org di Daniel Read – 20 gennaio 2017 Israele è nei pasticci. Non per il voto del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Anche se irritante per Netanyahu l’astensione shock degli Stati Uniti riguardo alla continua costruzione di insediamenti sembra aver accresciuto la temerarietà israeliana più di ogni altra cosa. Quelle che stanno creando problemi, tuttavia, sono le recenti rivelazioni riguardo all’interferenza israeliana nella politica britannica, qualcosa che ha visto molteplici parlamentari presi di mira per una potenziale campagna di calunnie e diffamazioni per conto di Tel Aviv. La scoperta è stata fatta da Al Jazeera. Come parte di un a

Arik Ascherman : Israele riuscirà a sfrattare un centenario israeliano perché non è ebreo?

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Arik Ascherman (*), 16 Gennaio 2017, 11:30 6 I cittadini israeliani Musa Hussein (100 anni),  Amna (98) e Ahmed (74) ricordano tutti quel giorno del 1956, quando Haim Tzuri funzionario della minoranza israeliana, consegnò alla tribù Abu Al Qian la loro nuova casa. Erano stati espulsi dalle loro terre nel deserto del Negev, e si erano spostati più volte. Tzuri promise loro, in nome dello Stato di Israele, sia oralmente che per iscritto, che qui avrebbero potuto ricostruire le loro vite. Ricevettero allora contratti di locazione a lungo termine. Musa Hussein, 100 anni. Quando ero giovane i miei genitori mi hanno insegnato che le promesse vanno mantenute. Leggiamo nei salmi: “Signore chi abiterà nella tua tenda? E chi dimorerà sulla tua santa montagna? Colui che dà la sua parola e non la ritira”. (15: 4) Tuttavia, lo Stato di Israele ha ritrattato. Ordini di sfratto/demolizione per  Musa di 100 anni e altri 30 membri della famiglia entreranno in vigore Lunedì (ndt. L

Doriana Goracci : lettera inviata ai giornali sul terremoto

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aetti e Rosanna Tartaglia hanno condiviso il post di Doriana Goracci . Doriana Goracci 23 ore fa · Prima di queste nuove scosse del 18 gennaio, sapevate che la gente era senza luce viveri medicinali aiuti da giorni, per la neve che li stava soffocando e imped endo di uscire partire chiedere aiuto. Prima di queste nuove scosse sapevate la disperazione degli allevatori fossero 20 o 200 capre o 10 o 100 mucche, sapevate che quelle povere bestie, compresi asini e galline, erano esposte alla tormenta mancavano di foraggio, senza ricoveri e stalle, poi anche gli allevatori hanno capito che era in pericolo la loro vita e non sappiamo che fine hanno fatto quei poveri animali. Sapevate che in certe regioni d' Italia l' inverno nevica, anche se il terremoto è arrivato d' estate e poi in autunno, sapevate che dovevate trovare un ricovero, presto. per Umani e per i loro Animali.  Voi sapevate e siete tornati a dire mai più, non vi lasceremo soli, avete fa

Occupazione israeliana: da Hebron il grido “rompiamo il muro del silenzio”

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l 16 gennaio a Hebron l'incontro del Coordinamento dei vescovi per la Terra Santa (Hlc) con Yehuda Shaul, co-fondatore dell’ong israeliana “Breaking the Silence”, che ha lo scopo di far conoscere ciò che accade nei Territori Occupati, la routine dell’occupazione militare, fatta di abusi, molestie, percosse, arresti arbitrari e umiliazioni ai danni dei palestinesi, anche bambini. Nell'unica città palestinese che nel suo centro ha un insediamento ebraico di poche centinaia di coloni - dunque specchio dell'occupazione israeliana - Shaul ha raccontato la sua esperienza di veterano e spiegato come "rompere il muro del silenzio" sull'occupazione può aiutare la soluzione del conflitto che è tutta nelle mani di palestinesi e israeliani Ragazzini palestinesi abbattuti, schiaffeggiati, segregati per ore, molestati e intimoriti fino al punto di farsi la pipì addosso. Piccoli ma abbastanza grandi da essere ritenuti “fiancheggiatori dei terroristi”. A