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Haaretz : La legge che mette in evidenza la vera natura colonialista di Israele

La legge che mette in evidenza la vera natura colonialista di Israele d i Oren Yiftachel – 14 dicembre 2016,  Haaret z Sia che si tratti di terra coltivata (Negev) che incolta (Cisgiordania), si troverà uno stratagemma legale per trasferirla da mani arabe a  ebraiche|Opinione Durante il periodo coloniale il concetto giuridico di terra nullius è stato utilizzato per definire terre senza diritti di sovranità o proprietà come terre di nessuno. Ciò per centinaia di anni ha fornito agli europei una giustificazione legale per strappare il controllo di territori e persone ai quattro angoli della terra. Questo concetto, reso ora nullo, affermava tra le altre cose, che le terre dei popoli nativi di America, Africa, Asia ed Australia, che non erano formalmente accatastate o gestite in modo “moderno”, erano da considerarsi “prive” di diritti legali. Questo approccio ha avuto varie versioni, a seconda di chi comandava, ma la sostanza era la stessa:

Amira Hass : La Banca Mondiale avverte: la crisi idrica di Gaza ha causato danni irreversibili

Gli Stati Uniti sono finalmente usciti allo scoperto La Banca Mondiale avverte: la crisi idrica di Gaza ha causato danni irreversibili Il consulente di Trump su Israele sostiene (di nuovo) l’annessione della Cisgiordania con calcoli sbagliati La legge che mette in evidenza la vera natura colonialista di Israele Espellere e sfruttare: la pratica israeliana di impossessarsi dei terreni agricoli palestinesi di Amira Hass, 18 dicembre 2016, Haaretz In un’intervista ad Haaretz l’esperto locale della banca avverte che, senza un maggior flusso di acqua da Israele, Gaza diventerà invivibile entro il 2020. Secondo un importante esperto di risanamento idrico della Banca Mondiale un danno irreversibile è già stato arrecato a parti dell’acquifero costiero della Striscia di Gaza, in seguito all’eccessivo pompaggio e all’infiltrazione di acqua marina. L’istituto finanziario è una tra le tante organizzazioni

Nel suo tir la disperata lotta di Lukasz: l'autista polacco ha cercato di evitare strage di Berlino

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http://www.rainews.it/…/Berlino-camion-strage-mercatino-di-… un eroe dei nostri tempi             Nel suo tir la disperata lotta di Lukasz: l'autista polacco ha cercato di evitare strage di Berlino Un gigante di 120 chili: non si è arreso all'attentatore Lukasz Urban e fino all'ultimo ha cercato di dirottare il… rainews.it 21 dicembre 2016 L'autista polacco del tir che ha seminato morte lunedi' sera in un mercato di Natale a Berlino non e' stato ucciso subito ma ha provato a evitare la strage scatenando una lotta nella cabina. Lo rivela la Bild citando fonti investigative e aggiungendo che sul suo corpo sono state riscontrate ferite da taglio. Il 37enne polacco secondo gli invesigatori e' stato colpito ripetutamente con un coltello, prima di essere ucciso con un colpo d'arma da fuoco alla testa quando il veciolo era gia' fermo. Lukasz Urban aveva 37 anni. Lunedì sera, dopo l'atte

Gideon Levy :Gli Stati Uniti sono finalmente usciti allo scoperto – Zeitun

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        Gli Stati Uniti sono finalmente usciti allo scoperto – Zeitun Gli Stati Uniti sono finalmente usciti allo scoperto TOPICS:IsraeleHaaretzcoloniecoloniapartheidLevystato unico Posted By: carlo… zeitun.info     Gideon Levy – 18 dicembre 2016,  Haaretz In seguito alla designazione di un rappresentante favorevole alle colonie, l’inganno è finito: gli Stati Uniti non saranno più in grado di sostenere di essere un mediatore imparziale nel conflitto israelo-palestinese | Opinione Il presidente eletto Donald Trump ha deciso di nominare ambasciatore in Israele un avvocato anti-israeliano e razzista. Che è, naturalmente, una sua prerogativa. Lo scorso giovedì, con la nomina di David Friedman, gli Stati Uniti sono usciti allo scoperto. D’ora in poi appoggiano ufficialmente la costituzione di uno Stato israeliano dell’apartheid tra il mare Mediterraneo e il fiume Giordano. Friedman non è il primo ambasciatore ebreo in Israele – una qu

Rodrigo Guerra López sulle cinque domande inviate a Francesco sull’«Amoris laetitia»

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            “Cari cardinali…” Meditazione del laico e teologo Rodrigo Guerra López sulle cinque domande inviate a Francesco sull’«Amoris laetitia» lastampa.it     Cari cardinali…” Meditazione del laico e teologo Rodrigo Guerra López sulle cinque domande inviate a Francesco sull’«Amoris laetitia»     La fede cristiana è uno scandalo . Dio si è fatto carne fragile e ha fatto sì che quel coinvolgimento con la vita di ogni uomo e donna rimanga dentro la storia attraverso la Chiesa. La Chiesa siamo noi: fragili, testardi, limitati. Dio si è immerso nella nostra umanità finita e maldestra, e l’umanità, quella di tutti noi, si è immersa nel tenero abbraccio di quello stesso Dio. Da quel momento, tutta la via cristiana è stata segnata dalla pedagogia del seguire una carne concreta, che mi educa e mi accompagna. Non seguiamo un’idea, non seguiamo un ideale di decenza, seguiamo una Persona viva e la maniera nella quale ques

La Comunità islamica di Venezia esprime il proprio dolore e la vicinanza alle famiglie delle vittime dei vili attentati terroristici di queste ultime ore

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La Comunità islamica di Venezia esprime il proprio dolore e la vicinanza alle famiglie delle vittime dei vili attentati terroristici di queste ultime ore. Ancora una volta il terrorismo colpisce indistintamente in zone geografiche diverse, mietendo vittime cristiane e musulmane ed evidenziando che l’abisso di violenza e terrore in cui ci vogliono costringere non ha confine. Due giorni fa a Kerak in Giordania, ieri in Turchia e a Berlino, i terroristi continuano ad uccidere vittime innocenti e uccidono anche il concetto di Dio quando osano giustificare la loro violenza in nome del Creatore. Proprio il Corano dice che chi uccide una persona è come abbia ucciso tutta l’umanità ma questi assassini sono lontanissimi ed estranei ai concetti religiosi. In merito all’attentato mortale ad Ankara in cui è morto il diplomatico russo, vogliamo ricordare che nell’Islam è vietata l’uccisione di un ambasciatore, qualsiasi sia la motivazione che spinge ad ordire un gesto così estr

Fulvio Scaglione : Attentato a Berlino: certi lupi sono meno solitari di altri. E fanno più paura

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        Attentato a Berlino: certi lupi sono meno solitari di altri. E fanno più paura Leggi e commenta su famigliacristiana.it    Come in una perversa parodia della “Fattoria degli animali”, l’attentato di Berlino ci dimostra che anche tra i lupi solitari ci sono lupi meno solitari degli altri. Quindi più pericolosi. Non facciamo ci ingannare dalle innegabili ed evidenti somiglianze somiglianze tra i fatti di Nizza (Francia), dove il 14 luglio il francese di origine tunisina Mohamed Lahouaiej Bouhlel uccise 86 persone investendole con un camion, e il colpo contro il mercatino natalizio della capitale tedesca, anch’esso realizzato lanciando un camion sulla folla (12 i morti). Certo, l’uso del camion come arma di distruzione di massa attira molto l’attenzione. Ma i mezzi di propaganda dell’Isis, per esempio il periodico Rumiyah, l’ultimo nato nella galassia terroristica, hanno dedicato molti interventi proprio a questa tecnica, che non è quindi un segreto

Sospetti su Israele, e il Mossad, dietro l’assassinio di un ingegnere tunisino legato ad Hamas

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Sospetti su Israele, e il Mossad, dietro l’assassinio di un ingegnere tunisino legato ad Hamas di Pierre Balanian Un inviato della tv israeliana ha raccontato le fasi della morte di Muhammad Al Zuari. L’ingegnere tunisino ha vissuto a lungo in Siria ed era legato al movimento estremista palestinese. Secondo l’intelligence stava perfezionando il sistema di droni di Hamas e Hezbollah, con capacità di trasportare esplosivi. Altri parlano di sottomarini pilotati a distanza. Tunisi (AsiaNews) - Un inviato del canale 10 della Tv israeliana, Moav Vardi, famoso per aver trasmesso in diretta la “primavera araba” egiziana dal Cairo nel 2011, è apparso ieri in diretta da Tunisi, capitale della Tunisia, Paese che non intrattiene rapporti diplomatici con Israele. Nella corrispondenza, il celebre inviato ha trasmesso un servizio sul luogo dell’assassinio dell’ingegnere tunisino Muhammad Al Z

Finalmente nasce il nuovo governo libanese.SIRIA. Israele attacca Hezbollah e infiamma il conflitto

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Ci sono voluti 45 giorni. Un governo “di unità nazionale” con 30 ministri dei diversi partiti. Il Kataeb (Falange) non ha voluto parteciparvi. Creato un ministero per i diritti delle donne e uno per i rifugiati. Le pressioni del patriarca Bechara Rai. Beirut (AsiaNews) – Dopo 45 giorni di consultazioni, ieri sera è nato il nuovo governo libanese, promesso il 3 novembre, in seguito alla nomina di Saad Hariri a premier da parte del presidente della repubblica Michel Aoun. Il primo governo sotto la presidenza di Aoun, eletto lo scorso 31 ottobre - dopo due anni e mezzo di vuoto della carica – comprende 30 ministri, di cui sei sono ministri di Stato, suddivisi in modo uguale fra cristiani e musulmani. Alla conferenza stampa indetta subito dopo l’annuncio della formazione, Hariri ha sottolineato che il nuovo governo può essere definito “di unità nazionale” perché raduna molti rappresentanti dei partiti politici.  Egl