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Paola Caridi : Offensive diplomatiche

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http://www.invisiblearabs.com/…/…/25/offensive-diplomatiche/             Offensive diplomatiche Gli eventi si possono leggere attraverso occhi diversi. E cosi è anche per il tour europeo del grand Imam di Al Azhar, Ahmed al Tayyeb. C’è una lettura religiosa, profonda, nell’incontro con Papa Francesco e nella ricomposizione di una distanza tra il Vaticano e al Azhar iniziata con il pontificato… invisiblearabs.com maggio 25, 2016 - Paola Gli eventi si possono leggere attraverso occhi diversi. E cosi è anche per il tour europeo del grand Imam di Al Azhar, Ahmed al Tayyeb. C’è una lettura religiosa, profonda, nell’incontro con Papa Francesco e nella ricomposizione di una distanza tra il Vaticano e al Azhar iniziata con il pontificato di Benedetto XVI. Aveva ragione, allora, all’indomani dell’infelice discorso di Ratisbona, un  prelato arabo che a Gerusalemme commentò a caldo le paro

Patriarcato latino di Gerusalemme : Le scuole cristiane sono “in pericolo”, il governo israeliano non ha mantenuto le promesse

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            Le scuole cristiane sono “in pericolo”, il governo israeliano non ha mantenuto le promesse ISRAELE – Mancano poche settimane alla fine di un anno scolastico cominciato con uno sciopero clamoroso. Le scuole cristiane in Israele sono in grave pericolo di… it.lpj.org ISRAELE – Mancano poche settimane alla fine di un anno scolastico cominciato con uno sciopero clamoroso. Le scuole cristiane in Israele sono in grave pericolo di “crisi finanziaria” per il  fatto che il Governo israeliano e  il Ministero dell’Educazione non hanno mantenuto le promesse. Il 23 maggio 2016, l’Ufficio delle Scuole Cristiane in Israele ha pubblicato un comunicato per esprimere il suo malcontento, la sua preoccupazione e lanciare, ancora una volta, un appello. Download (PDF, 653KB)

Non c'è il Pci alle origine di questa revisione del bicameralismo

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              Non c'è il Pci alle origine di questa revisione del bicameralismo Dicono i difensori del sì che il Senato verrà eliminato e finalmente si istituirà il monocameralismo, come voleva la sinistra. Ma ciò è falso o non vero. www.huffingtonpost.it Nadia Urbinati   Politologa e giornalista, Columbia University di New Yor Discutiamo nel merito - parliamo della proposta Renzi-Boschi e cerchiamo, per fare opera esplicativa e non propagandistica, di spiegare quel che i sostenitori del sì non dicono o dicono male. La più sonora manipolazione riguarda il Senato, ovvero la sua presunta abolizione e poi la ricerca delle radici di questa proposta nel PCI e in particolare nei suoi massimi dirigenti, Enrico Berlinguer e Pietro Ingrao . Dicono i difensori del sì che il Senato verrà eliminato e finalmente si istitui

Jeff Halper :“Così il sionismo ha assassinato l’ebraismo”

 Halper, statunitense di origini ebraiche e residente a Gerusalemme, è un antropologo, scrittore, oratore, attivista politico e co-fondatore e Coordinatore del Comitato israeliano contro la demolizione delle case ( ICAHD ). Halper è stato candidato per il Premio Nobel per la pace per il suo lavoro “per liberare sia i palestinesi che il popolo israeliano dal giogo della violenza strutturale” e “per costruire l’uguaglianza tra le persone riconoscendo e valorizzando la loro comune umanità”.   Da ragazzo ho studiato all’Hebrew Union College per diventare un rabbino riformato, un anno a Cincinnati (era il 1968) e un altro, quello successivo, a Gerusalemme. Sono stato il classico militante sessantottino, attivo nei movimenti per i diritti civili e contro la guerra in Vietnam. Negli anni ’60 si sono plasmate però anche delle identità politiche particolari, che io mi trovo oggi a definire problematiche e che molti tendono a dimenticare. In quel periodo Alex Haley ha scritto

SIRIA. 121 morti che lasciano indifferente l’Occidente

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SIRIA. 121 morti che lasciano indifferente l’Occidente an-Nusra , Assad , Isis , Jableh by Redazione + - Ieri l’Isis ha colpito per ben sette volte nelle città di Jableh e Tartus, sulla costa mediterranea. E’ stato un massacro. Ma le morti dei civili nelle cosiddette “roccaforti di Bashar Assad” non provocano sdegno in Europa e Usa. Invece Mosca condanna e ribadisce alleanza con Damasco Auto bruciata a Jableh ieri dopo attacco Isis di Michele Giorgio   il Manifesto Roma, 24 maggio 2016, Nena News – Ieri l’Isis ha colpito per ben sette volte nelle città di Jableh e Tartus, sulla costa mediterranea. E’ stato un massacro. Ma le morti dei civili nelle cosiddette “roccaforti di Bashar Assad” non provocano sdegno in Europa e Usa. Invece Mosca condanna e ribadisce alleanza con Damasco.  Per loro non esprimerà sdegno la Francia di Hollande. Per loro l’Amministrazione Obama non invocherà indagini internazionali. Per loro non scenderà in campo a pro

Video : "Spiderboy", il 12enne contorsionista di Gaza che punta al record ma l'assedio lo blocca

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  "Spiderboy", il 12enne contorsionista di Gaza che punta al record "Spiderboy", il 12enne contorsionista di Gaza che punta al record Roma, (askanews) - Cammina completamente inarcato all'indietro come la bambina del film horror "L'Esorcista", fa acrobazie e assume pose plastiche come se fosse di gomma. Mohammed al-Sheikh, 12 anni, è stato già ribattezzato lo "spiderboy" di Gaza. Un metro e 37 di altezza per 29 chili di peso, un fuscello capace di contorcersi in modo incredibile senza alcuno sforzo, almeno apparente. Si è fatto conoscere pochi giorni dopo la fine dell'ultimo conflitto del 2014

Il referendum costituzionale in cinque punti

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              Il referendum costituzionale in cinque punti A ottobre gli italiani saranno chiamati a votare un referendum costituzionale per approvare o respingere la riforma della costituzione che porta il nome dell’attuale ministra Maria Elena Boschi, che ne è stata la promotrice. La riforma è stata… internazionale.it A ottobre gli italiani saranno chiamati a votare un referendum costituzionale per approvare o respingere la riforma della costituzione che porta il nome dell’attuale ministra Maria Elena Boschi , che ne è stata la promotrice insieme al governo di Matteo Renzi. La riforma è stata approvata in doppia lettura da camera e senato e ora dovrà passare al vaglio dei cittadini. Boschi e Renzi hanno detto che si dimetteranno se la riforma sarà bocciata dagli elettori. Il referendum costituzionale è previsto dall’articolo 138 della costituzione italiana e deve essere indetto entro tre mesi dall’approvazione da parte del

ISRAELE E PALESTINA/ Da Netanyahu a Lieberman, ecco chi lavora contro la pace

In un precedente articolo identificavo nell’involuzione in atto sia all’interno del movimento palestinese che nel governo e in una parte almeno della società israeliana la ragione principale della crescente difficoltà nell’attuare quella soluzione dei “due Stati” ritenuta da decenni l’unica possibile per la questione palestinese. Questa involuzione, comune a molti Paesi mediorientali, si caratterizza per l’abbandono di posizioni laiche e spesso di sinistra, quantomeno così considerate in Occidente, in favore di una fisionomia della società e delle istituzioni di tipo più confessionale. E’ uno degli elementi emergenti nella società e nella politica israeliane, come dimostrano i ripetuti atti di vandalismo compiuti da estremisti ebrei anche contro luoghi di culto cristiani. In Israele si aggiunge poi la contrapposizione tra una sinistra ancora legata al movimento sionista degli inizi e una destra, attualmente al governo, apparentemente in via di progressiva radic

Il saccheggio di Jaffa durante la Nakba palestinese, narrato dai tre Omar.

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Il saccheggio di Jaffa durante la Nakba palestinese, narrato dai tre Omar. Allison Deger  on May 15, 2016      Jaffa cadde nel mese di aprile 1948 durante una rapida operazione militare delle milizie sioniste che bombardarono da tre lati l'allora più grande città della Palestina del Mandato. Solo la via del mare offriva una sicura via di fuga, ed è per questo che i palestinesi, quest'anno, per commemorare il giorno in cui sono stati espulsi, organizzano un giro in barca al largo delle tiepide coste della città mediterranea. A bordo, tre uomini di nome Omar- uno indicato come Umar- che  ricordano  il passato di Giaffa prima della creazione dello Stato di Israele e durante il suo saccheggio. "Date un’occhiata indietro alla costa “ ha detto Umar al-Ghubari appena  la barca del pescatore si è diretta verso l'orizzonte. Dietro di lui edifici in pietra di color ambra si alzavano  su una ripida banchina. Le

Come Israele aiuta gruppi di coloni a rubare terra Palestinese

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Come Israele aiuta gruppi di coloni a rubare terra Palestinese Charlotte Silver   12 May 2016 Lo scorso novembre, Muhammad Abu Ta'ah è arrivato nella sua proprietà a Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est occupata solo per scoprire che era stata recintata da appaltatori. Su un terreno di tre dunum di terra, era iniziata la costruzione di un fabbricato di quattro piani, un edificio di 70 uffici che compongono la nuova sede per il gruppo privato di coloni Amana. La proprietà , una volta aveva fatto parte di un  4.000 dunum (circa 1.000 acri) di terra che Israele aveva espropriato nel 1968, un anno dopo che il suo esercito aveva occupato Gerusalemme Est. Su quella terra, lo stato aveva costruito gli insediamenti di French Hill e di Ramat Eshkol, oltre ad un complesso appartenente al  governo. Gran parte di questa terra è di proprietà della famiglia di Abu Ta'ah. Fino ad adesso, avevano mantenuto questa ultima parte di

Delhi, Teheran e Kabul firmano lo “storico accordo” sul porto di Chabahar

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L’India ha stanziato 500 milioni di dollari per la costruzione e il mantenimento. Da lì le merci indiane arriveranno in Asia centrale ed Europa. Tempi e costi del commercio sono dimezzati. Il porto avrà un collegamento diretto con l’Afghanistan. Obiettivo del progetto è aumentare la collaborazione e sfruttare i vantaggi offerti dalla fine delle sanzioni in Iran.             IRAN – INDIA – AFGHANISTAN Delhi, Teheran e Kabul firmano lo “storico accordo” sul porto di Chabahar L’India ha stanziato 500 milioni di dollari per la costruzione e il mantenimento. Da lì le merci indiane arriveranno in Asia centrale ed Europa. Tempi e costi del… Di AsiaNews.it Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Iran, India e Afghanistan si sono accordati per lo sviluppo di un corridoio commerciale tra i tre Paesi. Delhi ha deciso di concedere 500 milioni di dollari per costruire e mantenere il

Nota storica e femminista britannica rifiuta prestigioso premio israeliano

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Catherine Hall rifiuta un premio di 300.000 euro a causa della complicità dell'Università di Tel Aviv nell'occupazione. di Haggai Matar La nota storica e femminista britannica Catherine Hall ha annunciato di non voler accettare, per motivi politici, un prestigioso premio conferitole dall'Università di Tel Aviv. La studiosa e docente universitaria aveva ricevuto un premio di 300.000 euro dalla Fondazione Dan David, che avrebbe dovuto ricevere durante una cerimonia tenutasi sabato all'università. Il movimento BDS ha chiesto a lei e ad altri studiosi premiati di rifiutare il premio a causa della complicità dell'Università di Tel Aviv nell'occupazione. Tre mesi fa era stato annunciato che la prof. Hall avrebbe ricevuto il premio per le sue innovative ricerche storiche su genere, razza e schiavismo. Hall è un'attivista politica femminista molto nota. Secondo un comunicato rilasciato lo scorso venerdì dal Comitato Britannico per le Unive

Israele Borderlife:

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  QUANDO NEL 2014 LA SCRITTRICE ISRAELIANA DORIT RABINYAN HA PUBBLICATO  GADER HAYA, IL SUO TERZO ROMANZO, NON POTEVA IMMAGINARE CIÒ CHE SAREBBE SUCCESSO UN ANNO E MEZZO DOPO. Di Gabriella Grasso Il libro, che in Italia è da poco uscito per Longanesi con il titolo Borderlife (euro 16,90), racconta la storia d’amore tra un’israeliana e un palestinese che si incontrano a New York. A fine 2015 È STATO CENSURATO NEI LICEI ISRAELIANI , facendo scattare la solidarietà di intellettuali e comuni cittadini nei confronti dell’autrice. Dorit Rabinyan è stata ospite al Salone del Libro di Torino, dove l’abbiamo incontrata. Iniziamo dalle polemiche che ha suscitato il suo libro: davvero non se le aspettava? «No, anche se ero consapevole dei tempi bui che stiamo vivendo in Israele, con un clima politico sempre più nazionalista. Il romanzo è uscito due mesi dopo l’inizio della guerra a Gaza nel 2014. Per i primi 18 mesi sono stata sommersa da messaggi e telefonate di lettori che