Post

Haaretz :State of settlements,
 not of law

Immagine
        State of settlements, not of law The Israeli government may be strengthening its hold in the West Bank settlements, but it is losing its legitimacy. HAARETZ.COM | Di Haaretz Editorial     The Israeli government may be strengthening its hold in the West Bank settlements, but it is losing its legitimacy.   Israel’s government is in the midst of an international struggle to thwart a nuclear agreement with Iran, while its economy is threatened by an official and unofficial boycott imposed by European companies and states. In these circumstances, Israel has decided that the best way to fight for its position is to approve the construction of hundreds of new housing units in the West Bank settlements.

Ucciso palestinese a Beit Omar, è il secondo in due giorni

Immagine
Ucciso palestinese a Beit Omar, è il secondo in due giorni Falah Abu Mariam, di 50 anni, è stato colpito durante un raid notturno dei soldati israeliani nella sua abitazione. E’ il secondo palestinese ucciso dai militari in... nena-news.it Falah Abu Mariam, di 50 anni, è stato colpito durante un raid notturno dei soldati israeliani nella sua abitazione. E’ il secondo palestinese ucciso dai militari in due giorni in Cisgiordania Soldati israeliani a Hebron. foto Flash 90 Gerusalemme, 23 luglio 2015, Nena News – Secondo palestinese ucciso dai soldati israeliani nel giro di poche ore durante raid in città e centri abitati della Cisgiordania. La scorsa notte un 50enne, Falah Abu Mariam , è stato ucciso da colpi sparati da un militare della Brigata Kfir nel corso di una una incursione nel villaggio di Beit Omar , nei pressi di Hebron. La famiglia riferisce che l’uomo si era semplicemente opposto all’arresto del figlio da parte delle forze

Filippo Landi :Se il premier "dimentica" il dolore dei palestinesi

Immagine
      RENZI IN ISRAELE/ Se il premier 'dimentica' il dolore dei palestinesi Cronaca di un giorno ordinario, 22 luglio dell’anno in corso. Nel villaggio palestinese di Beit Ula, nel distretto di Hebron, le forze di “sicurezza” israeliane... ilsussidiario.net Cronaca di un giorno ordinario, 22 luglio dell’anno in corso. Nel villaggio palestinese di Beit Ula, nel distretto di Hebron, le forze di “sicurezza” israeliane hanno completato lo sradicamento di 400 alberi di ulivo. Quando sono i militari a compiere queste operazioni, la motivazione ovviamente è la “sicurezza” delle zone adiacenti alle basi militari, alla barriera di separazione oppure agli insediamenti civili ebraici. La conseguenza sempre è l’esplodere della rabbia tra i palestinesi, ma anche il diffondersi della rassegnazione di fronte alla tentazione di emigrare. Quando, invece, sono i coloni ebrei a tagliare o ad incendiare gli alberi d’ulivo la ragione è più

Nicola Perugini e Francesco Zucconi :Angela e Reem

Immagine
Angela e Reem - Il lavoro culturale La sequenza inizia con un lungo primo piano di Reem Sahwil, una giovane rifugiata palestinese di 14 anni, seduta lungo la struttura da circle time che caratterizza la scenografia televisiva. Guarda con occhi fieri e sognanti verso la Cancelliera, esprime il desiderio di un futuro in Germania per lei e la sua famiglia, alludendo ai problemi incontrati dal padre nella procedura di richiesta d’asilo: «Vorrei frequentare l’università veramente come tutti. È davvero un desiderio e un obiettivo che vorrei raggiungere ed è veramente molto spiacevole osservare come gli altri assaporano la vita e non poter fare altrettanto». Un controcampo inquadra Angela Merkel al centro dello studio. L’immancabile giacca verde sembra finalmente sposarsi con l’atmosfera pop, con il tono colloquiale che caratterizza un incontro con gli studenti. Ma la sua postura è impassibile. In piedi in mezzo ai ragazzi, Angela risponde a Ree

Esercito israeliano spara e uccide un palestinese vicino Jenin

Esercito israeliano spara e uccide un palestinese vicino Jenin La vittima è un giovane di 21 anni di Birqin. Scontri tra palestinesi e militari di Tel Aviv erano scoppiati stamattina nena-news.it Roma, 22 luglio 2015, Nena News - Le forze armate israeliane hanno ucciso stamattina un giovane palestinese nel villaggio di Birqin (ovest di Jenin). La vittima è il ventunenne Mohammed Ahmad Alawneh . Negli scontri scoppiati tra i residenti palestinesi e i militari di Tel Aviv, in seguito ad un raid effettuato da quest’ultimi nel villaggio, ad Alawneh è stato sparato un colpo al petto. Secondo fonti mediche locali, il ragazzo, trasportato d’urgenza in ospedale per essere operato, sarebbe morto per le ferite riportate. Alawneh è il sedicesimo palestinese ad essere ucciso da Israele dall’inizio di quest’anno. Nei disordini di stamane avvenuti a Birquin, dove le forze armate israeliane hanno sparato lacrimogeni, bombe stordenti e pallottole vere, sono stati arres

Il Consiglio di sicurezza Onu approva “all’unanimità” l’accordo sul nucleare iraniano

Immagine
ONU - IRAN Il Consiglio di sicurezza Onu approva “all’unanimità” l’accordo sul nucleare iraniano... Ora si aspetta il via libera - entro 90 giorni - da parte del Congresso americano. Il delegato iraniano ha assicurato che sarà “risoluto nell’adempiere alle proprie... asianews.it Ora si aspetta il via libera - entro 90 giorni - da parte del Congresso americano. Il delegato iraniano ha assicurato che sarà “risoluto nell’adempiere alle proprie obbligazioni”. Il ministro degli Esteri di Teheran critica Washington per non aver ritirato la minaccia della risposta militare. La forza, aggiunge, è una “tentazione poco saggia e pericolosa”. New York (AsiaNews/Agenzie) - Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato “all’unanimità" l'accordo nucleare raggiunto a Vienna, capitale dell’Austria, la scorsa settimana fra l'Iran e i 5+1 (i membri permanenti del Consiglio di sicurezza, Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna

Francesco Martone :la base militare di Ghedi

Immagine
Francesco Martone La stampa italiana riporta oggi la notizia dell'arresto di due presunti terroristi che progettavano un attacco alla base militare di Ghedi. Nel farlo trascurano un dettaglio non irrilevante. Non è una base militare qualunque Ghedi, è la base dell'Aeronautica Militare dove sono stoccate decine di bombe atomiche tattiche USA. Finora dei ferri vecchi ma in un futuro prossimo micidiali ordigni riconfigurati per attacchi tattici di grande precisione. A Ghedi ci sono ora i Tornado - alcuni dei quali proprio in questi mesi in fase di riconfigurazione del proprio software (un'operazione che richiederà un paio di anni) per trasportare le nuove bombe B61-3 e 4 a gravità ma con un sistema di orientamento nella coda che gli USA stanno rimodernando a costi elevatissimi. SI parla di almeno 1 miliardo di dollari mentre per la messa in sicurezza se ne spenderanno altri 154 milioni circa, dopo che un'indagine interna dell'US Air Force effettuat

Matteo Renzi da Netanyahu: amico di Israele ma più amico degli Usa: in difesa dell'accordo con l'Iran sul nucleare

Immagine
      Renzi da Netanyahu, amico di Israele ma più amico degli Usa in difesa dell'accordo nucleare... “Credo che abbiamo una posizione differente sull’accordo con l’Iran sul nucleare…”. In certi casi, ammettere le diversità di vedute è l’unica via d&r huffingtonpost.it “Credo che abbiamo una posizione differente sull’accordo con l’Iran sul nucleare…”. In certi casi, ammettere le diversità di vedute è l’unica via d’uscita. Matteo Renzi parla al fianco di Benjamin Netanyahu nella conferenza stampa congiunta a Tel Aviv. Cordialità e abbracci finali, affinità ma anche divergenze. Anzi, un’unica divergenza: quella prevedibile sull’accordo fortemente voluto dagli Stati Uniti e firmato qualche giorno fa a Vienna sul nucleare iraniano. Renzi lo difende: “Noi, come gli Stati Uniti, pensiamo che sul nucleare sia possibile un compromesso, ma che non è possibile un compromesso sulla sicurezza di Israele”. Netanyahu no: “Un errore storic

Iran e Usa, un’intesa sul nucleare malgrado tutto

Immagine
        Iran e Usa, un'intesa sul nucleare malgrado tutto - Limes Mesi di trattative difficili, costellate dalle pressioni di chi non voleva l'intesa. Il pragmatismo di Teheran e la dedizione di Washington hanno superato gli... limesonline.com [Carta di Laura Canali] 15/07/2015 Mesi di trattative difficili, costellate dalle pressioni di chi non voleva l’intesa. Il pragmatismo di Teheran e la dedizione di Washington hanno superato gli ostacoli. di Nicola Pedde Cina , Francia , Germania , Golfo Persico / Arabico , Iran , limes oggi , nucleare , ONU , Regno Unito , Russia , Usa , Medio Oriente Dopo un lungo susseguirsi di annunci e smentite, all’alba del 14 luglio è stata finalmente annunciata la firma dell’accordo tra Iran e paesi del 5+1 (i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza

PALESTINA. Islam Hamed digiuna da 100 giorni in un carcere dell'Anp

Immagine
PALESTINA. Islam Hamed digiuna da 100 giorni in un carcere dell'Anp - Ha scontato la sua pena ma da tre anni resta in cella. I servizi di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese dicono che viene tenuto in custodia per “proteggerlo” dall’arresto da parte di Israele. Islam Hamed con suo figlio in una foto di alcuni anni fa della redazione Gerusalemme, 22 luglio 2015, Nena News  – Anche l’ufficio dell’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani chiede la scarcerazione immediata del detenuto politico Islam Hamed, 30 anni, che attua in una prigione dell’Autorità nazionale palestinese lo sciopero della fame da 100 giorni per ottenere il rilascio immediato. Le sue condizioni di salute sono molto gravi, anche se viene parzialmente alimentato con soluzioni nutrizionali liquide. E’ affetto da una parziale paralisi muscolare e ha una limitata funzionalità epatica e renale, riferisce la sua famiglia. Hamed, un

Golia contro Davide: sì della Knesset a 20 anni di prigione per lancio di pietre

Immagine
+ - Lunedì notte il parlamento israeliano ha approvato il disegno di legge di Casa Ebraica: 69 sì e 17 no. Ora spetta al lanciatore dimostrare di non voler far male. Lancio di pietre durante la manifestazione di commemorazione della Nakba, lo scorso 15 maggio, nel villaggio di Ni’lin (Foto: Chiara Cruciati/Nena News) della redazione Gerusalemme, 22 luglio 2015, Nena News – Un blitz notturno per portare a casa una preda ambita da tempo: la Knesset, il parlamento israeliano, ha passato lunedì notte un emendamento che punisce con 20 anni di prigione il lancio di pietre, anche contro auto civili e pattuglie della polizia. Inutili le proteste dei parlamentari palestinesi: chi lancia pietre – ovvero i giovani palestinesi durante le proteste di piazza – rischia di finire dietro le sbarre per due decenni se lo Stato dimostra che il lanciatore vuole far male. La pena scende ad un massimo di 10 anni quando lo Stato – e qui la legge è

This Day in Jewish History / Irgun blows up British headquarters at King David Hotel

Immagine
        This Day in Jewish History / Irgun blows up British headquarters at King David Hotel The Irgun, headed by Menachem Begin, tried to warn the British to evacuate the King David in advance. But nobody listened, and 91 people died. HAARETZ.COM | Di David B. Green On July 22, 1946, the King David Hotel in Jerusalem was bombed, destroying the center of the British Mandatory administration. The attack by the Irgun pre-state Jewish underground killed 91 and wounded 46. Among the dead were British employees, both civilian and military, members of the hotel staff, both Jewish and Arab, and other bystanders. The act of terror shocked the British, and helped accelerate their decision to withdraw from Pa

Amira Hass. Arrestare la demolizione di Sussia sarà l'eccezione, non la regola

Immagine
HAARETZ.COM | Di Amira Hass Sintesi personale  Gli Stati Uniti e l'Europa nei giorni scorsi hanno protestato per la demolizione del villggio di "Sussia."  La tentazione di essere ottimisti è grande. La paura di delusione (e la gioia dei nemici della logica) sono ancora maggiori. . Sussia è diventato un simbolo. Questa è  la trappola. I ministri degli esteri europei conoscono il nome di questo villaggio nel sud di Hebron Hills, come se si trattasse di un sobborgo sulla strada per l'aeroporto di Bruxelles. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano  cita il nome  come se avesse bevuto il caffè in una delle sue  tende . L'invito ad Israele di non sradicare Sussia   è specificamente incluso nelle conclusioni della riunione mensile di questa settimana del Consiglio Esteri dell'Ue. Il portavoce del Dipartimento di Stato ha anche detto che la demolizione avrebbe fissato uno standard dannoso per l

Amira Hass : Halting demolition of Palestinian village will be the exception, not the rule

Immagine
        Halting demolition of Palestinian village will be the exception, not the rule HAARETZ.COM | Di Amira Hass The United States and Europe in recent days made out a check in the name of “Sussia.” Once again they have raised expectations about their ability to put the brakes on Israel’s colonizing madness. The temptation to be optimistic is great. The fear of bitter disappointment (and the joy of the enemies of logic) are even greater. Although Sussia is not a story that moves the Israelis as a whole, the bleeding hearts among us draw encouragement from the fact that at least this particular check might be cashed. That is, that the plans to destroy the village might not be carried out. Sussia has become a symbol. And that is precisely the trap.