Gideon Levy: Oscurità di morte a Gaza
G aza non è mai stata in una condizione peggiore. Dal rapimento di Gilad Shalit e ancor più dallo scoppio della guerra in Libano, l'esercito israeliano si è scatenato -non c'è un verbo più giusto- uccidendo e demolendo, bombardando e distruggendo, indiscriminatamente. Nessuno ha minimamente ipotizzato una commissione d'inchiesta. La questione semplicemente non è in agenda. Nessuno si è chiesto perchè è stato fatto tutto ciò e chi lo ha deciso. Ma, coperto dalla guerra in Libano, l'esercito è ritornato alle sue vecchie abitudini di Gaza, come se non ci fosse stato nessun ritiro. Dobbiamo dirlo con schiettezza: il 'ritiro da Gaza' è morto e sepolto. A parte gli insediamenti di cui rimangono solo mucchi di macerie, non è rimasto nulla del “disimpegno” e delle sue promesse. Allo stesso modo appare ora deprecabile tutto il parlare altisonante e falso di 'fine dell'occupazione' e 'spartizione dei territori'. Gaza è occupata. E con una brutalità più