"Dobbiamo prevenire false conversioni", dice PM quando gli viene chiesto della sentenza del tribunale che riconosce anche le conversioni reform e conservative
Israele e identità ebraica laica e religiosa
lI primo ministro Benjamin Netanyahu martedì ha chiesto di prevenire "false conversioni" al giudaismo, suggerendo che richiedenti asilo e lavoratori migranti dall'Africa potrebbero ottenere conversioni non ortodosse per ottenere la cittadinanza.
A Netanyahu è stato chiesto un parere sulla sentenza dell'Alta Corte di giustizia : le persone che si convertono al giudaismo in Israele attraverso i movimenti riformisti e conservativi devono essere riconosciute come ebrei e, quindi ,hanno diritto alla cittadinanza israeliana. La sentenza si applica solo alle conversioni in Israele. Netanyahu non ha commentato direttamente la recente sentenza, ma ha affermato di essere “molto liberale” sulle conversioni.
"Penso che dobbiamo stare molto attenti ... a non manomettere la Legge del Ritorno", ha detto, riferendosi alla legislazione che consente a chiunque sia ebreo o ha genitori o nonni ebrei di immigrare in Israele.
La recente sentenza è stata respinta dai partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism, alleati politici di lunga data di Netanyahu. Hanno affermato che si uniranno in una coalizione per ribaltare la sentenza attraverso la legislazione.
Shas e United Torah Judaism in precedenza avevano respinto un piano di compromesso che avrebbe accettato le conversioni di alcuni rabbini ortodossi relativamente liberali, il che in seguito ha spinto l'Alta Corte a intervenire dopo 15 anni di sforzi bloccati. I leader ultraortodossi non vedono il movimento riformista come una forma autentica di giudaismo e non riconoscono i rabbini riformati. Israele terrà la sua quarta elezione in due anni il 23 marzo. Netanyahu avrà bisogno del sostegno di entrambi i partiti ultraortodossi per avere la possibilità di formare una coalizione.
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