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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

Palestina: richiesta al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di discutere degli insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est

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Palestinian Authority to turn to UN Security Council over Israeli settlement (sintesi personale) L'Autorità palestinese ha dichiarato  che avrebbe chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di  discutere sull'espansione  degli insediamenti israeliani  in  Cisgiordania e a Gerusalemme est . "Alla luce dell'escalation degli insediamenti , la leadership palestinese ha deciso di chiedere al Consiglio di Sicurezza  di dibattere  sulla costruzione delle colonie in quanto  minacciano  di distruggere il processo di pace e la soluzione di  due stati", si legge nel  comunicato. Un tentativo analogo da parte dell'Autorità palestinese è fallito nel mese di febbraio, dopo gli Stati Uniti avevano  posto il veto  alla   condanna  di tale politica israeliana . Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato più volte che avrebbe ripreso   i colloqui di pace  solo se  Israele avesse bloccato   tutte le attività d'insediamento.  Il pri

Auguri 2012

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AUGURI A TUTTI

Abuna Mario :Una giornata di lanci….

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   Posted on   30 dicembre 2011   E’ stata quella vissuta ieri in questo pezzetto di mondo dove ancora litugicamente celebriamo il Natale di Gesu’ ma fisicamente facciamo ancora fatica a viverlo ed allora, dato che mi avete scritto in tanti, preoccupati per la rissa, dopo aver letto di pestaggi vari e morti e feriti…mi dispiace deludervi ma non e’ successo nulla di speciale. Il lancio delle scope si svolge sempre quando si fa le pulizie….anzi mi dicevano che quest’anno e’ stato tutto sommato meno problematico di altri anni…infatti dalle immagini mi sembra anche che il mio amico Commissario (quello con la camicia celeste) e i suoi ragazzi abbiano fatto un buon lavoro riportando presto l’ordine (non troppo gentilmente ma decisamente). La notizia come al solito non e’ stata data tutta e forse e’ mancata la parte interessante perche’ dopo il lancio delle scope, i frati francescani hanno invitato tutti a colazione, armeni e ortodossi che si sono riappacificati nell’attesa del prossimo anno

Egitto :I copti temono la “protezione” dell’esercito e i Fratelli Musulmani si schierano a loro difesa

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   Cairo (AsiaNews) – La Primavera araba è sempre di più tradita dalle autorità. A circa 10 mesi dalla caduta del regime di Mubarak, fonti di AsiaNews affermano che nel Paese si respira un clima di instabilità e paura. In vista delle festività di fine anno e del Natale ortodosso (6 gennaio), la comunità copta teme nuovi attentati contro le chiese, dopo quelli avvenuti nel   capodanno 2011  ad Alessandria e  nel 2010   a Nag Hammadi (Luxor). A fomentare la tensione vi sono le continue dichiarazioni dell’esercito sulla presenza di non specificate forze esterne interessate a scatenare il caos nel Paese prima del 25 gennaio, anniversario della rivoluzione dei Gelsomini.   Nei giorni scorsi, Kiryllos, vescovo copto ortodosso di Nag Hammadi ha lanciato un appello al generale Tantawi, capo del Consiglio supremo dei militari (Scaf), per chiedere sicurezza durante le celebrazioni. “Ho ricevuto diverse minacce di attentati contro la mia diocesi – afferma – e ho chiesto alla polizia di protegge

Israele: nuove reclute religiose vogliono cambiare la polizia "dall'interno"

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Un nuovo programma cerca di combinare la preparazione delle forze di polizia con gli studi religiosi, e incoraggia i giovani sionisti religiosi ad aspirare a occupare  posizioni chiave nel corpo. di Yaniv Kubovich Il fondatore di un programma volto a incoraggiare i diplomati dei programmi di formazione pre-militare e gli hesder yeshivas  ( che abbinano il servizio militare agli studi religiosi) a entrare nelle forze di polizia, sostiene che il suo approccio è il miglior modo per sistemare membri della comunità religiosa sionista nelle posizioni chiave della polizia. Il programma, denominato “Mehina Lechaim”, (“Preparazione alla vita”) è stato introdotto da Nahi Eyal (e non dovrebbe essere confuso con un programma avente lo stesso nome, ma per giovani con disabilità).                  Il programma Eyal ha circa 18 studenti nella classe attuale che per più di un anno e mezzo coniugherà studi religiosi e addestramento per diventare poliziotto. Eyal ha affermato che gl

Robert Fisk: “Non ci sarà mai uno stato di Palestina e Obama non attaccherà l’Iran”

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Il giornalista del quotidiano inglese Indipendent offre una visione a 360 gradi su quanto accade in Medio Oriente. "La Primavera Araba? Ma quale tunisino in fiamme: è cominciata nelle fabbriche, con i sindacati" Il giornalista Robert Fisk “Uno Stato di  Palestina  non ci sarà mai, neppure nel 2012: nonostante gli sforzi di  Abu Mazen  è evidente la volontà contraria di Israele”. Robert Fisk , 65 anni, firma del quotidiano britannico  Independent , una vita passata a consumare suole e taccuini in Medio Oriente, per l’anno nuovo ha maturato già due convinzioni: i palestinesi rimarranno ancora sotto l’occupazione israeliana e  Obama  non muoverà guerra all’Iran: “Sarebbe una catastrofe”. E fa un bilancio dell’anno che se ne va tra una rivoluzione e l’altra in  Nord Africa . Il 2011 sarà ricordato per il terremoto geopolitico del mondo arabo. Tunisia, Egitto, Libia, Yemen: dittature decennali sono cadute sotto i colpi più o meno violenti della Primavera araba e, nel caso dell

Giorgio Bernardelli : il quartiere di Gilo (2009)

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  Siamo alle solite: uno dei problemi più grossi per la pace in Medio Oriente è la scarsa conoscenza della geografia di Gerusalemme. Basterebbe prendere in mano una cartina per capire come mai si stia discutendo tanto in queste ore del progetto di costruire 900 nuove case a Gilo. Proviamo allora a buttare lì qualche coordinata.Intanto dov'è Gilo? Chiunque sia stato in pellegrinaggio in Terra Santa ci è passato, perché Gilo è la zona dove si trova il check-point  tra Gerusalemme e Betlemme. È uno dei posti più fotografati della Terra Santa di oggi, dal momento che qui, in pullman, si passa proprio dentro al famoso muro di separazione tra Israele e i Territori. Arrivando al  check-point  da Gerusalemme, Gilo è la collina con tante case che si vede sulla destra. Non è dunque un posto qualsiasi quello dove si vorrebbero costruire 900 nuove abitazioni, ma uno dei luoghi simbolo oggi del conflitto. Ho cercato su Internet una cartina per spiegare meglio e la migliore che ho trovato è