Post

Haggai Matar : Che cosa ci fanno i coloni alla “Marcia per l’Uguaglianza”?

Che cosa ci fanno i coloni alla “Marcia per l’Uguaglianza”? +972 – 20 giugno 2016 di Haggai Matar I coloni israeliani godono di bilanci preferenziali e sussidi, e giocano un ruolo fondamentale in un sistema di segregazione e espropriazione. Chi gli ha permesso di unirsi alla “Marcia per l’Uguaglianza” con le comunità di Israele più trascurate e svantaggiate? Questa settimana attivisti sociali israeliani e dirigenti di amministrazioni locali hanno iniziato una marcia verso Gerusalemme, la “Marcia per l’Uguaglianza”, per chiedere uguaglianza nei finanziamenti pubblici per i servizi sociali ed educativi nelle loro trascurate comunità delle aree economicamente e geograficamente periferiche di Israele. Mentre i manifestanti avanzavano lungo la strada dal deserto del Negev verso Gerusalemme, sono stati raggiunti da alcuni membri della Knesset [il Parlamento israeliano. Ndtr. ], dal capo del più importante sindacato del Paese e da altri. La lotta in merito a

Jonathan Cook : Israele teme la presenza al suo interno degli ebrei ‘del deserto’

Israele teme la presenza al suo interno degli ebrei ‘del deserto’ – Zeitun giugno 27, 2016 Countercurrents —di Jonathan Cook —23 giugno 2016 La scorsa settimana, con una mossa poco pubblicizzata, il ministro della Difesa Avigdor Lieberman ha vietato l’ingresso in Israele di un funzionario vicino al presidente palestinese Mahmoud Abbas. Mohammed Madani è accusato di “attività sovversive” e “terrorismo politico.” Vale la pena di riflettere sui suoi delitti, come li ha definiti Lieberman. Essi suggeriscono che il conflitto di Israele con i palestinesi sia radicato non tanto nei problemi di sicurezza, quanto piuttosto nel colonialismo europeo. Nel suo ruolo di presidente del comitato palestinese per l’interazione con la società israeliana, Madani ha ovviamente utilizzato le sue visite in Israele per incontrare ebrei israeliani, ma ha scelto quelli sbagliati. Ha tentato di iniziare un dialogo con quelli che in Israele sono noti come i “mizrahim”, isr

Amira Hass Palestinian city parched after Israel cuts water supply

Palestinian city parched after Israel cuts water supply Chickens and gardens in Salfit die of dehydration, and factories are shut down in an effort to conserve water; 'We woke up one morning to an empty reservoir.' haaretz.com    I can fast. My chickens and plants can’t. I can go without drinking water for 18 hours during Ramadan. I understand. But my plants and chickens, what do they know? What can I tell them – to make do, because Mekorot [the Israeli water company] is reducing the amount of water, and specifically now during the summer and Ramadan?” says Nizar Rayan, a resident of Qarawat Bani Hassan in the Salfit District. Rayan has an impressive plant nursery in front of his house and a large chicken coop down the road. At the beginning of June, when it became clear that the cuts in the water supply to the towns and villages in the central West Bank district were not temporary, he rushed out and sold almost all of his 700 chickens. He thought he w

Abraham Yehoshua: "Europa aiutaci 
a fare la pace con i palestinesi"

Israele, Abraham Yehoshua: "Europa aiutaci 
a fare la pace con i palestinesi" di Wlodek Goldkorn    02 maggio 2016 Abraham Yehoshua Voi europei siete vili e anche poco dignitosi. Siete oltre mezzo miliardo di persone; benestanti; da decenni non avete conosciuto la guerra; avete creato una struttura unitaria che nonostante le apparenze è forte. Ma poi vi lamentate, vi presentate come deboli, pensate alle vie di fuga separatiste: tutto questo per evitare di misurarvi con i problemi del mondo; eppure la vostra ministra degli Esteri Federica Mogherini è brava e competente. L’Europa nel Medio Oriente può fare moltissimo; e per quanto riguarda il conflitto tra noi israeliani e i palestinesi, può e deve essere decisiva, visto che tutto quello che fanno gli States è nocivo e distruttivo e che Washington è ormai ostaggio della destra israeliana. Dovete spingere il nostro gov

CISGIORDANIA. La rabbia dei campi profughi

CISGIORDANIA . La rabbia dei campi profughi + - Abu Mazen e le leadership dell’Anp e di Fatah devono fare i conti con la frustrazione e la disperazione tra i profughi palestinesi e nelle periferie urbane. Una rabbia che sempre di più sfida le forze di sicurezza agli ordini del presidente Palestinesi armati nel campo profughi di Qalandiya. Foto Flash 90 di Michele Giorgio Ramallah, 23 giugno 2016, Nena News – Era diretto a Gerusalemme il ministro palestinese per l’assistenza sociale Ibrahim al Shaer bloccato a inizio settimana da uomini armati, non lontano dal campo profughi di Qalandiya. Armi in pugno il “commando” ha costretto al Shaer ad allontarsi e gli ha portato via l’auto. Un caso di crimininalità si potrebbe pensare. Ma è rimasto coinvolto un ministro e due giorni dopo l’aggressione unità scelte delle forze di sicurezza dell’Anp hanno effettuato raid e perquisizioni in tutta la zona, da Kufr Aqab fino a Qalandiya. Quando hanno recuperato

Un’isola-porto davanti a Gaza per superare il blocco

Immagine
Un’isola-porto davanti a Gaza per superare il blocco La proposta del ministro dei trasporti israeliano: i controlli di sicurezza rimarrebbero a Israele lastampa.it La proposta del ministro dei trasporti israeliano: i controlli di sicurezza rimarrebbero a Israele 26/06/2016 giordano stabile inviato a beirut Un’isola di 8 chilometri quadrati, con un porto per le navi mercantili, un porticciolo per gli yacht, hotel, case vista mare e un aeroporto. È il progetto israeliano, rilanciato nei giorni scorsi dal ministro dell’Intelligence e dei Trasporti Yisrael Katz, per togliere il blocco a Gaza e mantenere i controlli di sicurezza in mano israeliana. Il colpo di mano di Hamas La Striscia è sottoposta al blocco dal 2007, quando con un colpo di mano prese il potere il partito oltranzista palestinese Hamas. Da allora ci sono state due grandi operazioni militari, “Piombo Fuso” e “Protective E

Haaretz: Nel Regno Unito e in Israele lo spostamento verso l' ultranazionalista isolamento

Immagine
Haaretz : In the U.K. and in Israel, a Shift Toward Ultranationalist Isolationism Sintesi personale Lo shock causato dalla decisione della Gran Bretagna di lasciare l'Unione europea è ancora ben presente . La caduta dei mercati azionari di tutto il mondo e le dimissioni del primo ministro David Cameron sono solo l'inizio di una separazione lunga e tortuosa, le cui conseguenze non possono ancora essere valutate . È l'intera Unione europea sull'orlo della disintegrazione? La  Gran Bretagna  continuerà ad essere il Regno Unito? Quali sono le implicazioni del voto per le  coalizioni internazionali  : quelli legati ad accordi di libero scambio o quelle che si formano nella guerra al terrore? A questo punto   tutto ciò che si può fare  è esaminare i motivi di questa decisione.   La causa iniziale è stata la promessa frettolosa di Cameron di tenere un referendum  nel tentativo di placare i rivali all'interno del suo

Haaretz : In the U.K. and in Israel, a Shift Toward Ultranationalist Isolationism

Immagine
            In the U.K. and in Israel, a shift toward ultranationalist isolationism Unlike the British, Israel doesn’t need a referendum to declare its disengagement from Europe and the West. It's well on its way. haaretz.com    The shock caused by the British public’s decision to leave the European Union is still fresh. The fall of the world’s stock markets and the resignation of Prime Minister David Cameron are just the beginning of a long and tortuous separation whose consequences cannot yet be assessed. Is the entire EU on the brink of disintegration? Will Britain itself continue to be the United Kingdom? What are the vote’s implications for international coalitions — those bound by free trade agreements and those formed in order to wage war on terror? At this point, all that can be done in the face of these portentous musings is to examine the reasons for the decision to leave. The direct cause was Cameron’s hasty promise to hold a r