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Incarcerazioni e torture nelle carceri palestinesi diTalal Alyan

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Un gruppo palestinese per i  diritti umani dipinge un quadro fosco di prigionia e di torture sia sotto l'Autorità palestinese sia sotto Hamas . Una guest blogger sostiene che, nonostante l'occupazione israeliana, questi gruppi politici non possono più agire impunemente sotto l'apparenza di liberatori. Di Talal Alyan Circa 200 manifestanti protestano contro l'  ondata di arresti politici  dell'Autorità palestinese, Ramallah, 2 ottobre 2012. (Foto: Activestills) Sintesi personale L' Authorità  (PA) di  sicurezza palestinese ha  recentemente arrestato Zaher Ash-Shashteery, un rappresentante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP). Il suo presunto crimine: criticare il  PA. Certo sarà una sorpresa per la maggior parte palestinesi  questo arresto. Siamo tutti a conoscenza delle continue violazioni dei diritti umani di Hamas e dell' Autorità Palestinese. Tutti abbiamo sentito storie  di civili arbitrariamente arres

Moni Ovadia : Don Gallo : il profeta di strada

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Il profeta di strada http://www.repubblica.it/images/2013...d4d4b6dec9.jpg Moni Ovadia Don Andrea Gallo, mio fratello, ci ha lasciato. Io che non credo ma che conoscevo la sua forte fibra e resistenza, pure fino all'ultimo ho sperato che il suo sorriso potesse fare il miracolo. Prete da marciapiede come si è sempre definito, è stato uno dei sacerdoti più noti e più amati del nostro sempre più disastrato Paese. Non solo per me, siamo in centinaia di migliaia di persone che da sempre lo abbiamo sentito come un fratello, una guida, un maestro, un compagno. Ma il «Gallo» è stato prima di tutto e soprattutto un essere umano autentico. Che in yiddish si dice «a mentsch». La nostra nascita nel mondo come donne e uomini, è un evento deciso da altri anche se la costruzione in noi del capolavoro che è un essere umano autentico, dipende in gran parte dalle nostre scelte. Il tratto saliente di questo percorso, è l'apertura all'altro laddove si manifesta nel

VIDEO / Il documentario di National Geographic sulla questione israelo-palestinese

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    Falafel cafè VIDEO / Il documentario di National Geographic sulla questione israelo-palestinese 5 ore fa Pubblico, anche se con un po’ di ritardo, quattro filmati prodotti da National Geographic all’interno della serie “Conflict zone”. Le telecamere seguono Aziz Abu Sarah, un “educatore culturale” nato a Gerusalemme e un “emerging explorer” dell’emittente tv. Di seguito la sua introduzione e i filmati. Belle riprese, immagini ritmate, montaggio serrato. Ma, forse, troppo poco per inquadrare tutta la situazione oggi, nel 2013. Comunque da vedere. Buona visione!  ( l.b. ) Just over a year ago I started filming for a web series produced by National Geographic. My goal was to highlight the conflicting narratives and the different points of view while inspiring hope. As Obama is visiting the region, I no longer believe that he or other leaders will bring an end to this conflict. It must be people who lead the leaders. However, I have fou

Intervista al regista Yotam Feldman : la guerra di Gaza è parte del sistema di governo di Israele

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  Vimeo .    Sintesi personale         Wars on Gaza have become part of Israel's system of governance': An interview with filmmaker Yotam Feldman t Con Ofri Ilani, tradotto dall'ebraico da Ofer Neiman Forse dovremmo iniziare con la questione della posizione internazionale di Israele. Negli ultimi anni si è spesso  parlato di crescente isolamento globale." Questo isolamento può diminuire a volte, ma è reale che Israele diventa  meno popolare   dopo una guerra e un' operazione militare. Lei dice che in realtà è vero il contrario. Nel suo film si possono  vedere  ufficiali degli eserciti di tutto il mondo  che vengono  in Israele per l'acquisto di armi - Penso che una visione di Israele  collocata  in una zona  brutale e quindi  costretta ad  esercitare un' eccessiva   forza , abbia  preso piede. Io  credo che il marketing della  sicurezza di Israele riesca  dove l' Hasbara israeliana  è meno feconda. Molte persone non r

Il caso degli Shamasneh e la vita a Sheikh Jarrah

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di Emma Mancini Il caso degli Shamasneh e la vita a Sheikh Jarrah Gerusalemme, 23 maggio 2013, Nena News - Il caso della famiglia Shamasneh di Sheikh Jarrah, quartiere palestinese di Gerusalemme Est, da anni oggetto di una colonizzazione selvaggia, si è parzialmente concluso. Lunedì scorso la Corte Suprema israeliana ha emesso la sentenza dopo l'appello presentato dalla famiglia a rischio di sfratto. Un accordo di compromesso che ha fatto infuriare i coloni e i proprietari: gli Sharasneh possono restare nella casa in cui vivono da oltre 50 anni, ma l'affitto sarà aumentato e lo sfratto rimandato alla morte del padre Ayoub. Una botta al cerchio e una alla botte, secondo la Corte : potranno restare fino a quando il capofamiglia resterà in vita, ma dovranno sborsare di più. Il caso della famiglia di Sheikh Jarrah era salito all'attenzione della cronaca a dicembre dello scorso anno quando la Corte Distrettuale di Gerusalemme aveva ordinato loro d

Israele -Palestina : una settimana in foto dal 16 al 22 Maggio

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From a hole in the Wall to home demolitions in the Negev: A week in photos May 16-22 1 Capre appartenenti a residenti del villaggio beduino non riconosciuto  di Atir . Sullo sfondo i resti di una casa demolita . Centinaia di poliziotti israeliani hanno circondato il villaggio   e demolito  15 strutture il 16 maggio.   I residenti del villaggio hanno costruito tende provvisorie per sostituire le loro case . (Foto di: Oren Ziv / Activestills.org) 2   Ultra-ortodossi ebrei si scontrano con la polizia davanti al principale ufficio di reclutamento dell'esercito a Gerusalemme il 16 maggio 2013, durante una manifestazione contro qualsiasi politica di governo che li obblighi a sottoporsi servizio militare. Durante gli scontri   la polizia ha arrestato 10 manifestanti. (Foto di: Oren Ziv / Activestills.or g 3Ruspe demoliscono una casa residenziale nel quartiere di Jabal Mukabbir a Gerusalemme Est. La casa è stata demolita perchè  costruit

Israele: fermare il terrorismo ebraico

Sintesi personale  Una stella di David è stata   verniciata con lo  spray su una moschea nel villaggio di Umm al-Qutuf nel Wadi Ara, sulle pareti sono state scarabocchiate le parole "per l'elevazione dell'anima di Eviatar" - ( Eviatar Borovsky , assassinato in un attacco terroristico  circa tre settimane fa.) Gli assalitori non si sono  accontentati  di dissacrare la moschea,ma hanno  dato fuoco  a tre automobili degli abitanti del villaggio e a  un autobus. Quella stessa settimana  ignoti vandali hanno dato fuoco a due veicoli nel villaggio di Nein, vicino a Afula. Hate Crime Razzismo a Tel Aviv: 'Morte agli arabi' su appartamento porta / Gilad Morag Ignoti irrompono in appartamento abitato da ragazzi arabi, vernice spray 'morte arabi' e 'andare via'. Polizia di avviare un'indagine Articolo completo Il ministro della Giustizia Tzipi Livni ,il  ministro della sicurezza interna Yitzhak Ah

Brasile: perchè Porto Alegre ha abbracciato l’industria bellica israeliana?

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Tarso Genro (a destra), governatore di Rio Grande do Sul incontra alti dirigenti della Elbit Systems ad Haifa Brasile: perchè Porto Alegre ha abbracciato l’industria bellica israeliana? di Jamal Juma – 20 maggio 2013 Tarso Genro, governatore di Rio Grande do Sul in Brasile, ha concluso nelle scorse settimane un accordo per sviluppare un grande centro di tecnologia militare israeliana a Porto Alegre. Un giorno prima di firmare il contratto con l’impresa di armamenti Elbit , Genro era nella West Bank occupata, dove ha costatato con i suoi occhi l’oppressione su cui prospera l’industria israeliana degli armamenti. Forse ancor più dolorosi della firma dell’accordo stesso sono gli argomenti che in seguito ha offerto per ‘difendere’ il suo atto. E’ stato molto triste vedere Genro affermare – in un’intervista alla pubblicazione brasiliana Opera Mundi – che la legge internazionale e i diritti umani non sono criteri che si applicano alle relazioni comm

Comunità islamica britannica: Non in nostro nome , non in nome di Allah

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   I musulmani britannici condannano  questo attacco barbaro  del male." Uno degli indagati ha detto: "dobbiamo combattere chi ci combatte . Occhio  per occhio, dente per dente"... Ricordiamo la celebre frase di  Mahatma Gandhi: "occhio per occhio  rende tutto il mondo  cieco". siamo  fortemente contro il terrore, la violenza  il  fanatismo! Comunità musulmana di استنادًا إلى صورة من الرسالة مع Bpeard UK: "ليس باسم الله. ليس باسمنا. مسلمون بريطانيون يستنكرون HASSAN التهجم الشرير والهمجي". نحن أيضًا مصدومون من حادث الإرهاب الوحشيّ في وولفيتش، لندن. أحد المشتبهين بهم قال: "علينا أن نحاربهم كما يحاربوننا. DORNO بالعين، والسن بالسن"... الإجابة لهذه المقولة هي حتمًا الاقتباس المشهور لمهاتما غاندي: "DORNO بالعين سيجعل كل العالم أعمى". قفوا بإصرار ضد الإرهاب، العنف والتعصب!

FOTO: Attivisti contro la nuova colonia di Ush Ghrab

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Gli attivisti del Comitato Popolare di Betlemme contro il Muro e le Colonie hanno marciato nell’area di Ush Ghrab a Beit Sahour la scorsa domenica per protestare contro la nuova colonia israeliana Shdema. Gli attivisti hanno attaccato note all’ingresso dell’area, mettendo i coloni sull’avviso: “La gente di Beit Sahour rigetta ogni presenza israeliana dietro la scusa della cosiddetta ‘educazione’. La presenza dei coloni è considerate un crimine per il diritto internazionale. Beit Sahour, nota per la sua resistenza popolare, prenderà misure se e quando i coloni proveranno ad entrare a Ush Ghrab”. Secondo quanto riportato da Electronic Intifada, Ush Ghrab (‘il nido del corvo’) è stato teatro di numerosi passaggi di mano nel controllo militare nell’ultimo secolo. A causa della sua posizione, tra Betlemme a Gerusalemme e con un vista a 360 gradi di diversi villaggi palestinesi, l’area è stata una postazione militare prima durante l’impero ottomano, poi durante il mand

Gad Lerner : caro Don Gallo

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    http://www.gadlerner.it/2013/05/22/don-gallo Caro don Gallo, vero pastore di anime derelitte, uomo buono, la tua Comunità mi resterà sempre nel cuore. Una preghiera e un sigaro toscano!

Israele : il sionismo sognava uno stato per gli ebrei, non uno stato ebraico

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Sintesi personale La speranza  di un diverso  tipo di politica apparentemente aleggiava    dopo le  recenti elezioni alla Knesset. Due  giovani politici, Yair Lapid e Naftali Bennet , dirigono partiti che insieme rappresentano circa un quarto di tutti i membri della Knesset ed  hanno affascinato  l'elettorato in quanto si  presentavano   come il volto di una nuova generazione,ma  questi sentimenti  si sono rivelati falsi e illusori ad un ritmo vertiginoso. Lapid   è in realtà molto vicino al partito guidato da Benjamin Netanyahu e Avigdor Lieberman  e non porta   nessuna nuova speranza per quanto riguarda il conflitto tra Israeliani e Palestinesi.  Bennett  sta  dimostrando una tendenza verso il conservatorismo che rasenta il reazionario. Martedì scorso, Y air Ettinger ha riferito su Haaretz che Bennett, il ministro dell'Economia che è anche il ministro delle funzioni religiose, sta creando una nuova agenzia il cui compito sarà quello di inculcare "valori ebra

Una Nakba senza fine - La continua evacuazione forzata del popolo palestinese

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  Una Nakba senza fine - La continua evacuazione forzata del popolo palestinese Una Nakba senza fine – La continua evacuazione forzata del popolo palestinese. Prassi e politiche israeliane sono una combinazione di apartheid, di occupazione militare e di colonizzazione quali mezzi per la pulizia etnica del territorio della Palestina storica dalla presenza della popolazione autoctona palestinese.   di Amjad Alqasis Questo regime israeliano non si limita ai palestinesi che vivono nei Territori Palestinesi Occupati (OPT), ma prende di mira anche quelli che risiedono sul versante israeliano della “Linea armistiziale del 1948”, come pure coloro che vivono in esilio forzato. Riflettere se la soluzione a uno o a due Stati sarebbe il mezzo più appropriato per porre fine all’ingiustizia e alla sofferenza nella Palestina storica trascura il fatto che all’interno di tale specifico territorio si è già costituita un’entità giuridica: infatti il trattamento israelian