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L'ultima invenzione : gli abitanti di Gaza festeggiano le bombe di Boston

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  Sintesi personale The Right's latest invention: 'Gazans celebrated Boston bombings ' Se  cliccate su Google "gli abitanti di Gaza, festeggiano le bombe  di Boston " o variazioni di tale voce, avrete una   lettura mirata   per voi. Tale scenario  è stato riferito da Pamela Gellar   sul suo sito web Atlas . Il racconto è stato intitolato "ballare per le strade di Gaza dopo BOSTON BOMBARDAMENTI"  con l'aggiunta , "End  degli aiuti americani a questi selvaggi.. " Notizia menzionata anche in una colonna di Ruthie Blum nel sito in lingua inglese di Sheldon Adelson Israele Hayom , il giornale più diffuso in questo paese: L' 'enclave terrorista di hamas   ha celebrato gli attentati della scorsa settimana a Boston con  applausi,ballando  per le  strade e distribuendo dolci e caramelle ai passanti.Esattamente come per gli attentati dell'11 Settembre Un altro degli islamofobi più importanti d'America, David Horowit

CISGIORDANIA, RAID DEI COLONI ISRAELIANI IN VILLAGGIO PALESTINESE

Nena NewsAgency   CISGIORDANIA, RAID DEI COLONI ISRAELIANI IN VILLAGGIO PALESTINESE E' avvenuto a Deir Jarir, nei pressi di Ramallah. Gli abitanti del villaggio hanno riferito che i coloni, giunti probailmente dal vicino insediamento israeliano di Ofra, hann o dato alle fiamme 10 automobili. Secondo i palestinesi i coloni avrebbero effettuato un "raid punitivo" in rappresaglia per le proteste del villaggio contro la confisca delle sue terre. (la foto e' dal sito maannews.com)

Egitto. Violenze a sfondo confessionale: parlano i copti

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Cosa accade realmente durante uno scontro fra copti e musulmani? Qual è il ruolo della polizia? E dell'esercito? In questo documento video ed audio, a parlare sono i copti del Cairo, quelli che agli inizi di aprile hanno preso parte agli scontri dinanzi alla cattedrale di San Marco.     di Marco Di Donato   A parlare sono amici e parenti di Mahrous Hanna, trentenne egiziano copto cui è stato fatale un solo colpo di pistola sparato all'altezza del collo.   Secondo la ricostruzione di alcuni amici che erano con lui, Hanna e altri copti si erano posti dinanzi la chiesa in sua difesa, per proteggerla dagli assalti che rischiavano di mettere in pericolo il loro luogo di culto.    Poi, d'improvviso, il colpo mortale. "Nessuno si aspettava accadesse qualcosa di simile", racconta uno degli intervistati. "Perché tutta questa rabbia?".   Le immagini del resto r

Israele. L'araba "cattiva" che siede alla Knesset

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Haneen Zoabi è la prima donna palestinese eletta al Parlamento israeliano in un partito – il Balad – che rappresenta la minoranza araba in Israele. In una lunga intervista racconta le ragioni del suo impegno politico all’interno di un sistema che la discrimina. In prima linea, per "smascherare le ipocrisie del potere". Israele. L'araba "cattiva" che siede alla Knesset  di Cecilia Dalla Negra e Stefano Nanni  La sua presenza nel Parlamento israeliano non è mai stata particolarmente gradita. Leggi, misure discriminatorie, attacchi diretti e minacce hanno caratterizzato la quotidianità del suo impegno politico all’interno di quella che lei chiama ‘la presunta macchina democratica dello Stato di Israele”. Un sasso nella scarpa del sistema: lei, che come prima donna palestinese con cittadinanza israeliana eletta alla Knesset mette in discussione dall’interno una struttura "solo all’apparenza democratica", perché il contenuto che

Paola Caridi : articoli di Marzo -Aprile

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#Arabidol #Assaf #Gaza April 23rd, 2013 - 6:10 pm ShareSi potrebbe dire che tutto il mondo è paese, e che X Factor sta ad Arab Idol come le mamme iperprotettive accomunano tutto il Mediterraneo, e non solo. Arab Idol, la versione regionale di X Factor, è la vera notizia di prima pagina (o meglio, dei social network e delle chiacchiere nel caffè e dal barbiere) che arriva dal mondo arabo in queste ultime settimane. Ahimè, come ben si evince dalla vignetta che gira su Twitter, perché gli episodi di Arab Idol fanno più audience della tragedia siriana, della guerra civile, delle centinaia di morti che ricevono meno attenzioni – anche da noi – dell’attentato di Boston. Meglio consolarsi con le canzonette, dovrebbe essere la deprimente lezione da trarre dal successo di una gara canora che, nel mondo arabo, viene seguita con un tifo di tipo calcistico… D’altro canto, non è il primo format televisivo che ottiene tutto que

Issa Amro, un nonviolento vittima di violenza

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di Silvana Parlagreco Issa Amro, un nonviolento vittima di violenza Roma, 22 aprile 2013, Nena News - Destano molta preoccupazione le minacce rivolte ad Issa Amro in questi giorni. Attivista palestinese sostenitore della lotta non violenta e organizzatore di varie manifestazioni contro l'occupazione, recentemente Issa Amro è stato oggetto di una lettera inviata all'esercito dai coloni israeliani di Hebron, che lo accusano di "terrorismo" e "incitamento" alla violenza e chiedono alle autorità militari di incarcerarlo, minacciando in caso contrario "spargimento di sangue" . Il sindaco del Consiglio Comunale (israeliano) di Hebron e il direttore generale della "Comunità ebraica di Hebron" insistono sul fatto che i comandanti dell'Esercito dovrebbero "usare la detenzione amministrativa contro Amro fino a quando non si troverà una soluzione a lungo termine per porre fine completamente a questa ostile e pericolosa a

FONTI, LIBERI I VESCOVI ORTODOSSI RAPITI A NORD DI ALEPPO

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Altro Primo Piano Sarebbero stati liberati i due vescovi ortodossi di Aleppo sequestrati ieri alla periferia della città: lo indicano testimonianze rilanciate da diverse fonti di stampa, secondo le quali non è ancora chiaro chi li abbia rapiti né quali siano state le dinamiche che hanno portato al loro rilascio. “Tutti e due – ha detto il vescovo greco-ortodosso Tony Yazigi – sono arrivati ad Aleppo”. I religiosi sono l’arcivescovo greco-ortodosso Paulos Yazigi e l’arcivescovo siriaco-ortodosso John Ibrahim. In serata, alla MISNA altre fonti della Chiesa greco-ortodossa in Siria non hanno confermato la notizia del rilascio. I religiosi erano stati rapiti ieri mentre stavano portando aiuti umanitari nella zona di Kfar Dael, a nord di Aleppo. L’automobile a bordo della quale viaggiavano era stata fermata da alcuni uomini armati che avevano poi ucciso sul posto un diacono che faceva da autista. Un appello per la liberazione de

Boston : Leggetegli i suoi diritti

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di Scott Lemieux – 23 aprile 2013 Leggetegli i suoi diritti La cattura di Dzhokhar Tsarnaev costituisce un test importante per le autorità statali e federali: possono gli Stati Uniti resistere alla tentazione di violare le libertà civili delle persone sospettate di essere coinvolte in atti di terrorismo? Per molti aspetti importanti, sembriamo aver ignorato le sistematiche violazioni delle libertà civili dell’amministrazione Bush. Ma quando si tratta di informare Tsarnaev dei suoi diritti in base al Quinto Emendamento, Obama accetta il mito che le normali procedure di polizia sono inadeguate quando si tratta di terrorismo nazionale. Non è chiaro cosa farà l’amministrazione Obama di Tsarnaev, al quale non sono stati letti di suoi diritti Miranda e che intrattiene solo una comunicazione scritta dal suo letto d’ospedale. Ma l’avvocato statunitense Carmen Ortiz ha citato “un’eccezione a fin

Israele: L'appello di un refusenik: "Non servite l'esercito israeliano"

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The Electronic Intifada.net 19.04.2013 http://electronicintifada.net/content/dont-serve-israels-military-refusenik-urges-compatriots/12384   L’appello di un refusenik: “Non servite l’esercito israeliano” Natan Blanc, 19enne di Haifa, ha passato più di 120 giorni in prigione per aver rifiutato di servire nell’esercito israeliano. Ha cominciato a pensare al modo di resistere alla leva durante l’Operazione Piombo Fuso, tre settimane di offensiva militare israeliana contro Gaza tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. di Sawsan Khalife La legge israeliana sul Servizio alla Difesa – introdotta nel 1949 – ha dato all’esercito israeliano l’autorità di reclutare ogni cittadino israeliano che compia 18 anni. Dopo il servizio obbligatorio di tre anni, gli israeliani restano riservisti all’interno dell’esercito. Ciò significa che ogni cittadino passa un mese l’anno nell’esercito fino all’età di 40 anni.                     Natan Blanc, il 2 aprile scorso, all’i

Quando la negazione dell'esistenza dei palestinesi diventa genocidio di Ilan Pappe

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The Electronic Intifada.net 20.04.2013 http://electronicintifada.net/content/when-israeli-denial-palestinian-existence-becomes-genocidal/12388 Quando la negazione dell'esistenza dei palestinesi diventa genocidio Quando la negazione dell’esistenza dei palestinesi diventa genocidio. Dopo sessantacinque anni, il Presidente israeliano Shimon Peres nega ancora l’esistenza della popolazione indigena della Palestina.   di Ilan Pappe   In una regale intervista concessa alla stampa israeliana in occasione del Giorno dell’Indipendenza dello stato, l’attuale Presidente Shimon Peres ha dichiarato quanto segue:     “Mi ricordo come tutto è cominciato. L’intero stato di Israele è un millimetro di tutto il Medio Oriente. Un errore statistico, terra sterile e insoddisfacente , paludi a nord, deserto a sud, due laghi, un fiume morto e sopravvalutato. Nessuna risorsa naturale a parte la malaria. Non c’era nulla qui. E ora abbiamo la migliore agricoltura d

Moni Ovadia : Il nostro canto libero

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Il nostro canto libero Le disastrose condizioni in cui il nostro paese versa oggi, indicano a chi voglia alzare lo sguardo oltre l’angusto limite congiunturale, oltre il polverone sollevato dall’ipertrofico circolo mediatico, oltre la miserabile rappresentazione del teatrucolo politico, che la crisi vera è una crisi eminentemente culturale. La classe dirigente italiana caratterizzata dalla progressiva mediocrità, piccineria e miopia, si è dedicata alla spoliazione delle risorse più preziose del tessuto socio-economico della nazione, ma soprattuto alla distruzione progressiva delle sue culture. I governanti, animati sconciamente dall’interesse personale, imbevuti dall’ideologia economicista spacciata per modernità, imbracciando la micidiale arma di distruzione di massa della televisione spazzatura, hanno progressivamente tolto ossigeno a ciò che c’è di pi

Michael Ben-Yai ex procuratore israeliano : Insediamenti peggiori del Darfur

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 Sintesi personale L'ex procuratore generale Michael Ben-Yair ha severamente criticato la condotta di Israele nella West Bank in un dibattito sulla sua pagina di Facebook . Gli insediamenti sono gli atti più malvagi e sciocchi dalla  seconda guerra mondiale     La sua dichiarazione è stata richiesta dopo la pubblicazione  di una relazione per i diritti umani di Yesh Din . Il rapporto, che ha studiato l'espulsione dei contadini palestinesi dalle loro terre, ha stabilito che "si tratta di un processo complesso  che dura da  anni  e i   coloni e l' IDF sono coordinati. "L' insediamento citato nella relazione è Adei Ad , situato nel Binyamin Mateh   : il microcosmo di quanto avviene negli insediamenti   israeliani    dei  territori occupati, " Uno degli amici di Ben-Yair Facebook, giornalista Yaoz Sever ha chiesto: "Lei sostiene che gli insediamenti sono peggiori del  regime di Pol Pot in Cambogia  e dei  crimini di Stalin contro il

Yitzhak Laor : Il glorioso Stato di Israele e la sua discriminazione anti-araba

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15.04.2013 http://www.haaretz.com/opinion/the-glorious-state-of-israel-and-its-anti-arab-discrimination.premium-1.515462 Il glorioso Stato di Israele e la sua discriminazione anti-araba Che si tratti della copertura dei media di un terribile incidente stradale della settimana scorsa a Nesher [6 morti, molti feriti] o del piano ferroviario del Ministero dei Trasporti per la Galilea, il razzismo verso gli arabi in questo paese non può essere nascosto.   di Yitzhak Laor       Come tutti abbiamo scoperto lo scorso Mercoledì pomeriggio riguardo al terribile incidente stradale nel nord di Israele, nella città di Nesher, le stazioni radio hanno cominciato ad andare avanti e indietro in una serie di breaking news piene di  emozione, insistendo sul fatto che quello che era successo era stato un attacco terroristico. Sull’onda dell’emozione, era chiaro che il conducente del camion che aveva provocato l'incidente era un arabo, solo più tardi, quella sera,