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Scritto da Antony Loewenstein, Jeff Halper il problema ebraico in Israele

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Il trambusto nella comunità ebraica organizzata per l'eventualità che io parlassi in Australia, per me, israeliano, è veramente inconcepibile. Sono certo molto critico delle politiche israeliane di occupazione e, data l'estensione delle colonie, dubito che una soluzione a due stati sia ancora possibile, ma è difficile che questo giustifichi il tipo di demonizzazione a cui sono stato soggetto nelle pagine di The AJN. Opinioni simili alle mie sono comunemente espresse nei media israeliani più diffusi. Anzi, io stesso scrivo frequentemente per la stampa israeliana e compaio regolarmente alla TV e alla radio. Pe rché, allora, l'isteria ? Perché sono stato bandito dal Tempio Emmanuel di Sidney, una sinagoga che si definisce progressista ? Perché ho dovuto – io, israeliano - rivolgermi alla comunità ebraica da una chiesa? Perché sono stato invitato a parlare in ogni università dell'Australia orientale, ma alla Monash University sono stato costretto a tenere un incontro se

Israele: esercitazioni militari a Gibilterra per attacco all'iran

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Le Forze aeree Israele hanno recentemente organizzato esercitazioni militari a Gibilterra come riferisce il quotidiano francese Express in vista di un attacco all'Iran Israël: exercices de haut vol ' IDF staged drills over Gibraltar, in preparation for Iran strike' ù Israeli Air Force sharpening Arrows for Iran 2 « The Sunday Times » « Israele ha elaborato i programmi segreti per distruggere le attrezzature di arricchimento dell’uranio dell’Iran con armi nucleari tattiche. Due squadroni israeliani dell’aeronautica si stanno addestrando per fare scoppiare un’ attrezzatura iraniana, usando bombe nucleari a basso potenziale (Bunker-busters), secondo parecchie fonti militari israeliane. L’attacco sarebbe il primo con le armi nucleari dal 1945, dalle bombe atomiche lanciate dagli Stati Uniti su Hiroshima e Nagasaki. Le armi israeliane avrebbero ciascuna una potenza equivalente ad un quindicesimo della bomba di H

Gideon Levy : è il momento di affidarci ad un suono più limpido e sostituire le sirene

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“Il pilota americano Claude Eatherly partecipò al lancio della bomba atomica su Hiroshima durante la Seconda Guerra Mondiale. Qualche anno dopo, cominciò ad avere problemi con la legge, passò due anni in progione e fu internato in un reparto psichiatrico nel Texas con la diagnosi di schizofrenia. Per il resto dei suoi giorni, fino alla morte nel 1978, la sua vita fu adombrata dal trauma di aver lanciato la bomba. Si sentiva perseguitato: pensava che i Giapponesi lo seguissero. L’uomo cercava assoluzione, provava a trovare conforto per la sua anima torturata, ma invano. Lo stesso accade ad Israele. Periodicamente, questo popolo si trova ad affrontare un nuovo pericolo, un nuovo piccolo Hitler, o una piccola Shoah che ne minaccia l’esistenza. Ci fu prima il tiranno egiziano Gamal Abdel Nasser, poi venne Yasser Arafat e ancora Saddam Hussein. Quando l’iraqeno scomparve dalla scena è apparsa la sua controparte iraniana , Mahmoud Ahmadinejad. Una volta è il terrore palestinese, un’altra vo

Danilo Zolo:Intervista la giurista Danilo Zolo, Dopo la conferenza Durban II a Ginevra nulla è cambiato

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In alcuni articoli del passato, lei ha sostenuto che il sionismo è stato ''molto più di una normale forma di conquista e di dominio coloniale''. Conferma questa lettura? Da una pseudo ideologia socialista, come nel caso dei kibbutz per esempio, dove sono anche stato personalmente, che davano la speranza della nascita di uno Stato non solo liberaldemocratico ma anche aperto ai valori del socialismo, si è affermata invece una posizione sempre più intransigente, sempre più nazionalista e coloniale. Come sosteneva Martin Buber, grande padre d'Israele, era sì legittimo che gli ebrei ritornassero nella loro terra antica, ma dovevano farlo come semiti e cioè come un popolo del Mediterraneo appartenente a quella terra. Invece, fin dal 1948, con quella che Ilan Pappè ha chiamato pulizia etnica, si è affermato un criterio di cancellazione di ogni forma di esistenza del popolo palestinese in uno Stato che, a mio parere, non è democratico ma etnocratico, che discrimina un mil

Premio Nobel israeliano accusa il suo governo: "Pulizia etnica a Geruslemme"

Gerusalemme, 21 aprile 2009 - Le autorita’ israeliane sono state accusate da Mairead Maguire , Premio Nobel per la Pace nel 1976, di praticare una politica di ‘’pulizia etnica’’ a Gerusalemme est, dove la municipalita’ prevede la demolizione di decine di case arabe. ’’Ritengo che il governo israeliano conduca una politica di pulizia etnica contro i palestinesi anche qui a Gerusalemme est’’, ha dichiarato la militante pacifista e femminista nord-irlandese in una conferenza stampa del comitato di difesa degli abitanti di Al-Bustan. ‘’Credo che le politiche del governo israeliano vadano contro le leggi internazionali, contro i diritti dell’uomo e contro la dignita’ del popolo palestinese’’, ha aggiunto. L’area, situata nel quartiere di Silwan a Gerusalemme est, e’ oggetto di un ordine di demolizione di 44 case emesso dalla municipalita’ israeliana. Per i palestinesi, l’obiettivo di tali demolizioni e la loro cacciata da Gerusalemme est, che essi considerano come la capitale del loro futu

Quando il cappio dell'antisemitismo arabizza la libertà di espressione...

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in Belgio la prima di "Sansone e Dellah "di Omri Nitzan e Amir Nizar Zuabi ha destato l'indignazione della Comunità ebraica belga in quanto incoraggia gli stereotipi antisemiti ,: un ebreo religioso stupra una donna Un modo scelto dai due artisti per protestare, in questo modo contro l'occupazione Commento : ritorna il termine antisemita , con annessi e connessi così in voga sotto Sharon, per zittire gli avversari da parte degli ascari della destra? ragnatela mediatica che viene solitamente tessuta quando si prepara una guerra, un'operazione diplomatica o militare "impopolare". Basta non dar loro troppo credito: per molti i veri antisionisti sono quelli che difendono il colonialismo religioso. Gli stessi "libertari" che accusano i paesi arabi di limitare la libertà di espressione ecc. ecc. Belgian opera shows Jew raping woman in anti-Israel piece Flemish Jews

Stesso copione: ieri l'ANP oggi Hamas: quando Bush disse a Sharon

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Sintesi personale aerei dell'aeronautica militare hanno colpito Gaza , ferendo sette palestinesi, poche ore dopo che Hamas aveva ottenuto dai gruppi militari di fermare il lancio dei razzi L'attacco , ha dichiarato un portavoce dell' IDF , sono una risposta al lancio di razzi di sabato e hanno colpito: un tunnel per il contrabbando , due fabbriche per costruire armi Palestinian witnesses and medical workers said the targets included a metal foundry in the central Gaza Strip, a caravan in the north and smuggling tunnels in the south . AF strikes Gaza after Hamas declares end to rocket fire foto: http://www.rainews24.rai.it/it/foto-gallery.php?galleryid=134348& photoid =132230 Precedenti: Relax the trigger finger 7 palestinesi uccisi 4 bambini Editoriale Haaretz: giustificate la vostra politica Da Avi Issacharoff: l'uccisione dei 4 palestinesi nella partita a poker tra l'accordo di un cessate il fuoco, i cont

Aluf Benn : i Nodi di Israele

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Israele sta perdendo la sua presa su importanti ed influenti parti dell'opinione pubblica in Occidente, e viene sospinto nell'angolo insieme alle destre, ai gruppi cristiani che predicano in favore di una guerra di civiltà con l'Islam.Ne risulta che c'è un crescente divario tra l'interpretazione israeliana della realtà e il modo in cui Israele viene percepito nel mondo. Alcune mosse che agli israeliani appaiono come ritiro e compromesso – a cominciare dal muro di separazione e il ritiro da Gaza – all'estero vengono interpretate come esercitazioni per perpetuare l'occupazione e l'annessione. Il boicottaggio che il governo Olmert ha dichiarato contro l'Autorità Palestinese in risposta alla vittoria di Hamas, da noi, viene presentata come una misura difensiva contro un nemico assassino. Ma all'estero sarà percepita come sovversione di elezioni democratiche, con lo scopo di evitare negoziati ed espandere gli insediamenti. La Bbc mostrerà Olmert i

Adham Khalil Gaza le macerie possono diventare Arte

La vita non si ferma, voglio sfidare l'occupazione israeliana e spuntarla nonostante le ferite, dice Shireen Shamia, 26 anni, un insegnante d'arte palestinese. Shireen vive nel campo di Jabalia,a nord nella Striscia di Gaza. Ha perso due dei suoi fratelli. L'esercito di occupazione israeliano ha bombardato con gli F16 la sua casa dove viveva con 20 familiari, intorno alle dieci del mattino del 19 gennaio 2009. Prima della guerra, aveva spedito una lettera al Ministro della Cultura, chiedendo di fare una mostra per gli alberi d'ulivo, voleva utilizzare gli alberi distrutti con l'obbiettivo di trasformarli da macerie in capolavori. Che peccato, gli aerei da guerra israeliani hanno ucciso i suoi sogni quando hanno colpito la sua casa e danneggiato i suoi capolavori e i suoi quadriQuanto è forte Shireen, nonostante la drammatica situazione in cui vive, i sogni sono diventati una sfida. Ha preso la decsione di andare a fare una mostra sulle macerie della sua casa intitol

Amira Hass: la sincerità dei bugiardi

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La vicenda è chiusa. Viva il nuovo governo con il vecchio ministro della difesa. Forse gli articoli che da due mesi scrivo da Gaza li mando a un quotidiano locale del Nebraska. È la spiegazione che mi sono data dopo aver assistito per giorni a un'inconsueta agitazione nei mezzi d'informazione israeliani per la pubblicazione delle testimonianze di alcuni soldati (i quotidiani Ha'aretz e Maariv e un'emittente tv sono entrati in possesso della trascrizione di un dibattito in un'accademia paramilitare). Lettori, giornalisti e direttori sono stati sconvolti dalle rivelazioni sulle regole d'ingaggio permissive durante l'offensiva a Gaza, sull'uccisione di civili e sulla distruzione di case e fabbriche. In breve, tutto quello che i lettori del Nebraska avevano già saputo leggendo le testimonianze di palestinesi che ho raccolto e verificato (vicende note anche a chi legge i rapporti di Amnesty international e i quotidiani britannici). Dopo qualche giorno, natura

Gates: guerra all'iran non fermerebbe il programma nucleare

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Il segretario alla Difesa americano Robert Gates ha definito un attacco militare contro l'Iran come 'inefficace' e inutile ( non riuscirebbe a fermare il programma nucleare iraniano) Gates ha sottolineato che, invece, gli Stati Uniti ei suoi alleati dovrebbero imporre ulteriori sanzioni Gates: Iran war will be ineffective Is Netanyahu bringing Israel closer to a 'second Holocaust'?

Amira Hass:La divisione della Palestina: un successo israeliano

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La totale separazione tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza è una delle maggiori conquiste della politica israeliana, il cui principale obiettivo è prevenire una soluzione basata su decisioni e visioni internazionali, imponendo, al contrario, un compromesso basato sulla superiorità militare di Israele. Dinnanzi alla violenta rivalità tra i due movimenti in competizione per avere la meglio nel governo “farsa” palestinese, è semplice dimenticare lo sforzo che Israele ha profuso per separare famiglie, economie, culture e società tra le due parti dello stato palestinese in via di costruzione. Ai palestinesi, “aiutati” dalla geografia, non è rimasto altro che coronare questa divisione con il loro doppio regime.continua qui La Divisione Della Palestina: Un Successo Israeliano tag Stato Palestinese o realtà virtuale? Amira Hass Zeev Sternell: Quando Israele finanziò Hamas

Shulamit Aloni / Purtroppo, Israele non è più una democrazia

Il maggiore generale Amos Yadlin e il filosofo Asa Kasher, due uomini rispettati da queste parti, hanno pubblicato un articolo intitolato “Una guerra giusta di uno Stato democratico” (Haaretz, 24/4/2009, edizione in ebraico). Un’osservazione sulla prima parte del titolo: esistono guerre neces-sarie per l’autodifesa o per combattere l’ingiustizia e il male, ma il termine “giusta” è problematico quando si parla della guerra in sé, che implica uccisione e distruzione, e lascia senza casa – e a volte anche senza vita – donne, bambini e vecchi. I nostri saggi dissero: «Non essere eccessivamente giusto». E non c’è alcun dubbio che lanciare bombe a grappolo in un’area popolata da civili, come noi abbiamo fatto nella seconda guerra in Libano, non testimonia di una grande giustizia. Idem dicasi per l’uso di bombe al fosforo contro una popolazione civile. A quanto pare, secondo la definizione di giustizia di Yadlin e Kasher, per eliminare i terroristi è giusto distruggere, uccidere, espellere

Gideon Levy : Netanyahu e il riconoscimento ebraico di Israele da parte dei palestinesi

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Sintesi personale Signore, abbi pietà: il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha rinunciato per il momento alla  sua richiesta che i palestinesi riconoscano  Israele come "Stato ebraico", Ascoltate, mondo: forse  Netanyahu pronuncerà  la frase proibita "due Stati per due popoli".Ancora una volta la scena diplomatica è diventato un parco giochi di parole. : dopo 16 anni siamo ancora a questo punto  Nel settembre del 1993, Yasser Arafat, ha promesso al  primo ministro Yitzhak Rabin che l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina avrebbe riconosciuto  Israele Nel  mese di aprile 1996, Il Consiglio nazionale palestinese  ha ratificato  tale scelta . Due anni più tardi, nel dicembre 1998, il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton   si è recato  a Gaza e, in una riunione formale del Consiglio nazionale palestinese,  12 terribili clausole e 16  postille  sono state  eliminate dalla Carta palestinese  Il presidente  di allora era Netanyahu lo stesso che ora sta

DURBAN II – UN BILANCIO DELLA CONFERENZA SUL RAZZISMO

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A Ginevra il mondo si divide Ciò che Ahmadinejad tocca, si trasforma in polvere Intervista ad Ahmadinejad – Durban II e il dialogo con gli USA Ahmadinejad seppellisce il processo di Durban Durban II: brilla l’astro di Ahmadinejad, non si ode la voce araba La giustizia calpestata alla Conferenza di Durban II Gli USA e la conferenza sul razzismo Allo specchio del razzismo Iran, Durban II e il dialogo con gli Usa. Intervista ad Ahmadinejad Allegati Misna: il documento finale di "DURBAN II" Guido Ortona : la conferenza di Durban Paola Canarutto Razzismo israeliano L'Iran, Israele e la pericolosa ragnatela mediatica della propaganda (riflessioni personali) tag Mondo arabo

Combattenti per la Pace:

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1[Photo]I Combattenti per la Pace sono un' organizzazione israeliana e palestinese che si oppone fermamente alla guerra e crede che il modo migliore per commemorare le vittime sia di lavorare per la pace. Essa opera in Israele, Cisgiordania, e in tutto il mondo per favorire la riconciliazione e creare "una memoria comune per il futuro . Hanno scelto così di ricordare insieme la nascita dello Stato di Israele e la Nakba 2 COMBATTENTI PER LA PACE : intervista 1) Una intervista, in italiano, raccolta da AGI mondo ONG: La battaglia della non violenza di Combatans for Peace. La parola a Roni Segoly, ex poliziotto israeliano, e Raed Al Adar, ex combattente palestinese, oggi dalla stessa parte della ‘barricata’. Qui di seguito il testo.“Ho lavorato per l’esercito, la polizia e i servizi segreti israeliani combattendo contro i palestinesi”, racconta Roni Segoly, “quando sono entrato a far parte di Combatants for Peace da molti anni avevo cambiato le mie idee e avevo ab