Media israeliani: gli ostaggi israeliani rilasciati da Gaza non hanno subito torture o sevizie


 Redazione di MEMO

27 novembre 2023 – Middle East Monitor

L’agenzia Anadolu riferisce che lunedì i media israeliani hanno dichiarato che gli ostaggi israeliani rilasciati da Gaza non hanno subito torture o sevizie da parte dei gruppi palestinesi.

Il Canale 12 israeliano ha affermato di aver incontrato un certo numero di parenti degli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas a Gaza che hanno confermato che [gli ostaggi] non sono stati esposti ad alcuna forma di tortura o maltrattamenti.

Il Canale ha tuttavia affermato che gli ostaggi hanno ricevuto quantità limitate di cibo.

Il Canale ha riferito “che nelle ultime due settimane, a Gaza è finito il cibo, per cui hanno dovuto accontentarsi di poco riso e che erano molto affamati.”

Lo Stato di Israele non permette ancora agli ostaggi rilasciati di parlare con i media. Tuttavia alcuni dei loro parenti hanno parlato con i media senza menzionare i loro nomi.

Agli ostaggi a Gaza era permesso ascoltare i canali radio israeliani.

Un dottore israeliano che ha esaminato gli ostaggi rilasciati ha affermato che essi “ricevevano riso, ceci, fagioli e pane, aggiungendo che alcuni di loro sono dimagriti.”

Il dottore ha affermato che “uno degli ostaggi ha perso 20 chili di peso, uno 9 e un altro 12.”

Il 24 novembre la pausa umanitaria tra lo Stato di Israele e le fazioni palestinesi inizialmente definita per quattro giorni è entrata in vigore alle 7 di mattina ora locale (alle 5 ora di Greenwich).

L’accordo per una pausa umanitaria include il rilascio di 50 ostaggi israeliani da Gaza in cambio del rilascio di 150 palestinesi e dell’ingresso di centinaia di camion carichi di aiuti umanitari, aiuti sanitari e carburante in tutte le aree della Striscia di Gaza.

Lunedì il Qatar ha annunciato l’estensione della pausa umanitaria temporanea per altri due giorni.

Lo Stato di Israele ha lanciato una massiccia campagna militare nella Striscia di Gaza in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre sul confine.

Da allora ha ucciso almeno 14.854 palestinesi, inclusi 6.150 minori e oltre 4.000 donne secondo le autorità sanitarie dell’enclave. Il numero ufficiale delle vittime israeliane è fermo a 1.200.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)

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