Stefano Jesurum:Setirot - Abitudine all'odio - Moked
:
Facciamo bene a indignarci, e a preoccuparci, per i fatti americani
di questi giorni, ovvero per quel “rinnovato” KKK che sempre più alza
impunemente la testa. (Detto per inciso: come mai nessuno chiama
terrorista il suprematista bianco che con la sua automobile si è
scagliato contro la manifestazione antirazzista uccidendo una donna?).
Pare di essere tornati bellamente indietro di decenni. Non che da noi
vada meglio. L’assalto dei fascisti al Comune di Milano, i saluti romani
e le svastiche ormai all’ordine del giorno sotto gli occhi di tutti
rischiano seriamente di diventare rapidamente (se non lo sono già)
banale quotidianità. Se poi il leader di un partito che mira a governare
il Paese non trova di meglio per attaccare un suo avversario (Salvini
versus Saviano) che minacciare di togliergli la scorta appena arrivato
al potere, allora il livello di inciviltà è davvero diventato
insopportabile. Episodi di razzismo, xenofobia, antisemitismo,
intolleranza fascista si susseguono senza sosta. Ci stiamo facendo
l’abitudine? Perché le piazze non si mobilitano? Perché i giornali non
iniziano vere e proprie campagne? Perché sui social media questa feccia
dell’umanità trova seguito e viene perfino osannata? Perché nessuno
inizia a domandarsi che senso abbia che, ad esempio, Forza Nuova possa
presentarsi alle elezioni? Perché nessuno chiede a Salvini conto delle
infamie che colleziona da tempo? Chissà. Alcuni paiono invece
addirittura impegnati nella caccia al “buonista” (termine tanto odioso
quanto in sé privo di ogni senso). Avanti così ragazzi, la storia non
vi/ci insegna veramente nulla? Prendetevela pure con il Memoriale della
Shoah di Milano perché ospita qualche famiglia di migranti… Per carità,
non avete neppure il coraggio di dirlo apertamente e vi nascondete
dietro ad ambigui e subdoli ragionamenti sull’uso del termine Shoah.
Lasciate agli storici sostenere e dimostrare giustamente l’unicità dello
Sterminio di ebrei, nomadi, omosessuali, comunisti, antifascisti.
Lasciate ai sopravvissuti e ai discendenti delle vittime il proprio
dolore incommensurabile. Dedicatevi a ragionare sul monito che Liliana
Segre ha fortemente voluto ad accogliere i visitatori del Binario 21:
indifferenza.
Stefano Jesurum, giornalista
(17 agosto 2017)
Commenti
Posta un commento