Gideon Levy : Eroe d’Israele
Gideon Levy 27 luglio 2017
Il nuovo eroe di Israele indossa jeans strappati, vive in una comunità cooperativa religiosa nel sud, ha una fidanzata e uccide arabi.
Il nuovo eroe di Israele indossa jeans strappati, vive in una comunità cooperativa religiosa nel sud, ha una fidanzata e uccide arabi.
Gli eroi d’Israele hanno sempre ucciso arabi, ma talvolta lo hanno
fatto con coraggio, oggi lo fanno con viltà piuttosto patetica: hanno
paura di un adolescente con un cacciavite.
L’eroe d’Israele uccide arabi indiscriminatamente, inclusi quelli
innocenti o che non meritano di morire. L’eroe israeliano è un giovane
uomo con principi, principi che ha assimilato durante il servizio nei
territori occupati. Ha appreso la disumanizzazione nella Brigata Givati
e come uccidere i civili nell’operazione Protective Edge. Ha appreso
che la prima azione da intraprendere contro un arabo è sempre quella di
sparare per uccidere; le alternative possono essere considerate in
seguito.
Ha appreso che è perfetto, anche eroico, uccidere un arabo, non
importa perché. É stato addestrato nei territori e l’ha messo in pratica
in Giordania – che differenza fa, gli arabi sono tutti uguali, sia
sulla riva est che sulla costa occidentale del fiume Giordano. I suoi
amici dicono che è un “uomo per bene”, che questa non era la prima
volta che si trovava in una situazione difficile come quella con
l’adolescente con un cacciavite e che è considerato una persona calma.
Immaginate cosa sarebbe successo se non lo fosse stato. Avrebbe potuto
uccidere cinque persone, forse dieci.
L’eroe d’Israele ha ucciso civili: un medico, senza nessun motivo, e
un adolescente che stava assemblando mobili e che lo ha minacciato con
quella arma apocalittica, il cacciavite, durante una discussione
calorosa, nemmeno un attacco. (*)
L’eroe d’Israele non ha tremato. Un eroe d’Israele non conta mai fino a 10. Ha mirato e colpito. Due morti, due tacche in più.
Il nome del nostro nuovo eroe è Ziv, ma non possiamo vedere il suo
volto. Il viso sfocato, abbracciato dal primo ministro si aggiunge alla
sua aura. Sostituisce il suo predecessore, il più esaltato Elor Azaria.
Il primo ha ucciso un uomo morente, quest’ultimo ha ucciso due civili.
Non accusatelo. Questo è quello che gli è stato insegnato di fare in
“situazioni difficili” nei territori – sparare e uccidere. È cosi che è
stato addestrato, come un’arma cieca.
È considerato un eroe. Nessuno si sarebbe sognato di interrogarlo seriamente come un sospetto, al di là delle formalità promesse alla Giordania, ed è già stato detto che non porteranno a nulla. Forse ha commesso un omicidio, o forse una negligenza? Forse ha violato le regole di ingaggio? Come lo sapremo? Non lo sapremo. Non vogliamo saperlo. Invece, ha ricevuto la telefonata sorprendente del primo ministro. “Hai già preso un appuntamento con la tua fidanzata?” ha chiesto Benjamin Netanyahu con quella modalità paterna riservata agli eroi.
È considerato un eroe. Nessuno si sarebbe sognato di interrogarlo seriamente come un sospetto, al di là delle formalità promesse alla Giordania, ed è già stato detto che non porteranno a nulla. Forse ha commesso un omicidio, o forse una negligenza? Forse ha violato le regole di ingaggio? Come lo sapremo? Non lo sapremo. Non vogliamo saperlo. Invece, ha ricevuto la telefonata sorprendente del primo ministro. “Hai già preso un appuntamento con la tua fidanzata?” ha chiesto Benjamin Netanyahu con quella modalità paterna riservata agli eroi.
Poi c’è stato l’incoraggiante abbraccio nel suo ufficio. Guarda,
Giordania, guarda, questi sono gli eroi d’Israele, tuo partner per la
pace, gli assassini dei tuoi cittadini.
E poi i palestinesi sono accusati di esaltare i terroristi.
Quando un soldato giordano uccise nove studentesse israeliane a
Naharayim nel 2007, il re Hussein di Giordania sospese il suo viaggio in
Spagna e si affrettò a tornare a Beit Shemesh per inginocchiarsi
davanti alle famiglie in lutto e chiedere perdono, visitò anche i feriti
e il suo regno pagò un indennizzo. Ma quando una guardia di sicurezza
di Israele uccide due giordani, almeno uno di loro completamente
innocente, il primo ministro israeliano non ha neanche bisogno di
scusarsi. Le condanne le chiediamo solo al presidente palestinese
Mahmoud Abbas. Possiamo solo fantasticare su eventuali condoglianze o
sul pagamento di un indennizzo. Perché chi è morto, come dice il detto?
Due arabi, niente di più.
Due arabi morti e un eroe d’Israele che è tornato a casa in
sicurezza, superando le sue ferite. Ziv l’eroe reciterà la sua versione
degli eventi e forse tornera’ anche in servizio. Decine di migliaia di
giovani israeliani sognano di essere Ziv. Sognano di servire nei
territori occupati dall’esercito di occupazione, di sopraffarre e
uccidere gli arabi, di viaggiare in India e in Guatemala prima di
diventare guardie di sicurezza dell’ambasciata. Se sono fortunati,
potrebbero persino uccidere un adolescente con un cacciavite e un medico
che si trovava lì, come nei vecchi tempi di Qalandiyah.
Trad. invictapalestina.org
Fonte: Http://www.haaretz.com/opinion/1.803684
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