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Visualizzazione dei post da aprile, 2016
Nel ’44 Toaff venne salvato da un portiere d’albergo di Città di Castello
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Nel '44 Toaff venne salvato da un portiere d'albergo di Città di Castello | Umbria Domani Elio Toaff era dal 1999 cittadino onorario di Città di Castello, ultimo testimone del filo rosso che da secoli lega tifernati e comunità ebraica. Il sindaco tifernate Luciano Bacchetta in una lettera inviata alla Comunità ebraica di Roma nei giorni scorsi ha espresso vicinanza “per la perdita di un… umbriadomani.it Elio Toaff era dal 1999 cittadino onorario di Città di Castello, ultimo testimone del filo rosso che da secoli lega tifernati e comunità ebraica. Il sindaco tifernate Luciano Bacchetta in una lettera inviata alla Comunità ebraica di Roma nei giorni scorsi ha espresso vicinanza “per la perdita di un fautore del dialogo e della convivenza in un frangente internazionale in cui le contrapposizioni ideologiche sembrano riacquistare vigore e proseliti”. Così Città di Castello ha salutato Elio Taoff, morto a 99 anni
Fulvio Scaglione : La Siria è un dramma solo quando fa comodo
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La Siria è un dramma solo quando fa comodo Uno legge certi giornali e si sente proiettato in una barzelletta dei carabinieri. In particolare, in quella in cui una pattuglia ferma un’automobile per un controllo. Il maresciallo chiede all’appuntato: “Funziona la freccia?”. L’appuntato risponde:… occhidellaguerra.it/la-siria-e-un-… | Di Fulvio Scaglione Uno legge certi giornali e si sente proiettato in una barzelletta dei carabinieri. In particolare, in quella in cui una pattuglia ferma un’automobile per un controllo. Il maresciallo chiede all’appuntato: “Funziona la freccia?”. L’appuntato risponde: “Adesso sì, adesso no, adesso sì, adesso no…”. Per questi giornali la guerra in Siria c’è, è drammatica, brutale, orrenda. Ma a giorni alterni. Lo è quando si possono accusare i siriani di Assad e i russi di ogni nefandezza. Non lo è, e comunque se lo è non vale la pena di raccontarlo, quando a colpire sono i mili
Gideon Levy: 83 ignoranti senatori americani stanno permettendo la distruzione da parte di Israele
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Sintesi personale Gli 83 senatori degli Stati Uniti. che hanno invitato il presidente ad aumentare l'assistenza militare a Israele, sono 83 ignoranti e la loro lettera è una vergogna. Aumentare gli aiuti militari non solo non aggiungerà un briciolo di sicurezza ad Israele, armato fino ai denti,ma lo danneggerà .Questi 83 senatori basano la loro straordinaria domanda sulla tesi : "drammaticamente sono in aumento le sfide per Israele." Di cosa stanno parlando?Quale "l'aumento di sfide"? L'aumento dell' 'uso di coltelli da cucina come arma di guerra in Medio Oriente? La sfida, per uno degli eserciti più forti del mondo , è costituita da ragazze giovani armati di forbici? Sono una sfida i tunnel di Hamas 'nella sabbia? gli Hezbollah impegnata in Siria? L'Iran, che ha preso una nuova strada? La loro visione ristretta dimentica che Israele è uno
Gideon Levy :America’s 83 Ignoramuses Are Enabling Destruction by Israel
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· America’s 83 ignoramuses are enabling destruction by Israel - Opinion Your money, senators, is being spent on maintaining a brutal, illegal occupation that your country claims to oppose. haaretz.com The 83 U.S. senators who urged the president to increase military assistance to Israel are 83 ignoramuses and their letter is a disgrace. Israel of all countries? Military assistance of all needs? Increasing military aid won’t add one iota of security to Israel, which is armed to the teeth. It will harm Israel. Those 83 out of 100 senators base their extraordinary demand on “Israel’s dramatically rising defense challenges.” What are they talking about? What “rising challenges”? The rise in the use of kitchen knives as a deal-breaking weapon in the Middle East? The challenge for one of the world’s strongest armies to survive against young girls brandishing scissors? Hamas’ tunnels in the sand? Hezbollah, which is bleeding in Syria? Iran,
Gazzella – Resoconto del viaggio a Gaza – marzo 2016
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Relazione del viaggio a Gaza – marzo 2016 Pubblicato da ab il 29/4/16 • Inserito nella categoria: Primo Piano Pubblicato il 28 aprile 2016 da Gazzella Gazzella – Resoconto del viaggio a Gaza – marzo 2016 Ritorno nella Striscia di Gaza dopo 3 mesi. Fa freddo in questi giorni: piogge e vento rendono più difficile la vita alle famiglie palestinesi che ancora non hanno trovato sistemazione dopo l’aggressione “margine protettivo” dell’agosto 2014. Solo una parte dei nuclei famigliari sfollati, circa 20.000, che fino a giugno 2015 erano nelle scuole Unrwa, sono riusciti a trovare sistemazione in appartamenti presi in affitto dall’Unrwa o hanno potuto ricostruire la loro casa; altri continuano ad occupare i moduli prefabbricati che diverse ONG internazionali hanno messo a disposizione. Sulle strade che collegano Rafah a Gaza City sono numerosi i camion che transitano con materiali per la ricostruzione anche se sono ancora migliaia le case ridott
Il frate che salva dall’Isis la cultura cristiana
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Da Erbil “È di carta giapponese, preziosissima”, spiega il frate in tunica bianca rigirando fra le mani una scatola grigia: uno dei suoi ferri del mestiere. Padre Najeeb Michaeel è un domenicano di sessantuno anni che ha dedicato la propria vita a salvare dalla furia dell’Isis i documenti e i manoscritti della comunità cristiana di Qaraqosh , nel nord dell’Iraq. Najeeb è fuggito nell’agosto 2014 con altri centomila cristiani, posti di fronte all’alternativa fra la conversione all’islam e la morte certa: perseguitato dal Califfo , vive da sfollato ad Erbil, in uno dei tanti campi profughi che punteggiano la periferia della capitale del Kurdistan iracheno. Avvolto nella sua veste candida, dirige quello che la voce popolare ha ribattezzato “ lo scheletro” : un palazzo in costruzione abbandonato, che doveva ospitare un albergo a cinque stelle e per ironia della sorte ha finito per dare rifugio a centinaia di profughi cristiani e yazidi . In questo girone dantesco
La bambina che racconta la guerra
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La bambina che racconta la guerra Janna Jihad Ayyad, con i suoi dieci anni di età, è probabilmente la più giovane reporter al mondo. Gira video in zone di conflitto ma non è un'inviata: l'oggetto dei suoi filmati sono infatti gli scontri che si verificano a Nabi Saleh in Cisgiordania,… letteradonna.it Janna Jihad Ayyad, con i suoi dieci anni di età, è probabilmente la più giovane reporter al mondo. Gira video in zone di conflitto ma non è un’inviata: l’oggetto dei suoi filmati sono infatti gli scontri che si verificano a Nabi Saleh in Cisgiordania , proprio dove è nata. Per questo l’emittente araba Al Jazeera le ha dedicato un servizio, sottolineando come la ragazzina abbia cominciato a girare già nel 2013, quando aveva solo sette anni. SCONTRI PER LA TERRA E L’ACQUA A Nabi Saleh i palestinesi accusano l’esercito israeliano di espropriazione di terra e di una fonte di acqua a favore del vicino insediam
Antisemitismo nel partito laburista e l'importanza di un dibattito onesto
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Antisemitismo nel partito laburista e l'importanza di un dibattito onesto Chi dice che la politica in Gran Bretagna sia noiosa? Da mesi il partito conservatore è in guerra aperta sulla Brexit. E ora Labour sta implodendo, il leader Jeremy… huffingtonpost.it Chi dice che la politica in Gran Bretagna sia noiosa? Da mesi il partito conservatore è in guerra aperta sulla Brexit . E ora Labour sta implodendo, il leader Jeremy Corbyn accusato di non agire in maniera decisiva per eradicare l'antisemitismo fra i ranghi del suo partito. Protagonista dell'ultimo sviluppo è Ken Livingtone . Non lo chiamano Red Ken, Ken il rosso, per niente. Sindaco di Londra dal 2000 al 2008, prima ancora capo del Greater London Council negli anni 80, è un personaggio chiave di Labour da più di 40 anni. Apertamente pro-palestinese, con opinioni forti e spesso contro corrente. Davanti ai microfoni di BBC London Radio (dove stava difendendo la parlamentare labourista Naz
Hanno ucciso l'ultimo pediatra di Aleppo, mio collega ed amico
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Hanno ucciso l'ultimo pediatra di Aleppo, mio collega ed amico Conflitti - La lettera del dottor Hatem in ricordo del suo collega morto nel raid che ha colpito l'ospedale di Al Quds in Siria peacelink.it | Di Redazione Peacelink La lettera del dottor Hatem in ricordo del suo collega morto nel raid che ha colpito l'ospedale di Al Quds in Siria 29 aprile 2016 - Redazione Peacelink Fonte: tpi.it Il dottor Maaz visita una piccola paziente presso l'ospedale pediatrico di Aleppo Autore: tpi.it Fonte: tpi.it Copyright © tpi.it Licenza: CC Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Chiudi Cari amici, sono il dottor Hatem, il direttore dell'Ospedale pediatrico di Aleppo. La scorsa notte, 27 persone fra personale medico e pazienti sono stati uccisi in un attacco aereo che ha colpito il vicino ospedale di Al Quds. Il mio amico dottor Muhammad Waseem Maaz, il pediatra pi
Winston S. Churchill sul sionismo e distinzione tra ebrei nazionalisti e internazionalisti (in inglese)
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Zionism versus Bolshevism.sionismo A Struggle for the Soul of the Jewish People By the Rt. Hon. Winston S. Churchill. SOME people like Jews and some do not; but no thoughtful man can doubt the fact that they are beyond all question the most formidable and the most remarkable race which has ever appeared in the world. Disraeli, the Jew Prime Minister of England, and Leader of the Conservative Party, who was always true to his race and proud of his origin, said on a well-known occasion: "The Lord deals with the nations as the nations deal with the Jews." Certainly when we look at the miserable state of Russia, where of all countries in the world the Jews were the most cruelly treated, and contrast it with the fortunes of our own country, which seems to have been so providentially preserved amid the awful perils of these times, we must admit that nothing that has since happened in the history of the world has falsified the truth of Disraeli's confident assertion. Good a
“Con Clinton presidente sarà guerra mondiale”
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Diana Johnstone ha scritto una pungente biografia di Hillary Clinton, pubblicata in Italia da Zambon. Di questo testo abbiamo già avuto modo di parlare . Questa notte, però, nel Super martedì del Nordest , la Clinton ha vinto in altri quattro Stati mentre settimana scorsa ha vinto a New York. Hillary, insomma, corre spedita verso le elezioni. Prima di arrivare all’attualità, ci piacerebbe capire chi è realmente Hillary Clinton. Come si è formata? Quali sono i suoi riferimenti culturali? Hillary è nata nel 1947, in una famiglia repubblicana del ceto medio conservatore, dominata da un padre esigente che sembra averle trasmesso le sue ambizioni irrealizzate. La sua filosofia di base è sempre stata quella del lato aggressivo e individualistico del sogno americano: se si tenta con la forza, si va avanti. Questa visione implica uno scarso rispetto per coloro che non ce la fanno. Hillary si sente a proprio agio con i miliardari e loro si sentono a proprio agio con lei. Metod