Gaza : Racconti post-guerra. Abdul Al Rahman Naeem aveva 2 anni.
Nei giorni dell' Operazione israeliana "Pillar of Cloud" (14-21 novembre
2012), il 20 e 21 novembre 2012 missili israeliani hanno colpito i
piani VI e VII dell'edificio Namaa ( عمارة نعمة ) di 8 piani in Rimal al
centro di Gaza city, provocando danni agli uffici interni dei media e
aziende di advertising.
Durante l'attacco del 21 novembre un frammento di uno dei missili ha
colpito ed ucciso un bambino di due anni in una casa all'altro lato
della strada, e ferito suo fratello e suo cugino.
Abdul Al Rahman Naeem aveva 2 anni. Era nato il 6 gennaio 2010.
Ho incontrato il padre del bambino, il Dr. Majdi Naeem.
Il Dr. Majdi Naeem lavora allo Shifa hospital, nel reparto traumatologico, sezione skin diseases (malattie della pelle).
Il 21 novembre 2012, dopo le 14.00 stava tornando a casa per riposare qualche ora e stare con la famiglia.
Tutta la sua famiglia, compresa la famiglia di suo fratello, era raccolta nella living room dell'appartamento.
Verso le 14.45 hanno sentito un'enorme esplosione. I vetri dell'abitazione si sono frantumati a causa dell'esplosione.
Uno o forse due missili avevano colpito l'edificio Naama, a 15 metri di distanza dal loro edificio.
"Eravamo tutti nella living room, la stanza più sicura della casa. Dopo
l'esplosione tutta la famiglia ha iniziato a piangere", racconta il Dr.
Naeem.
Uno dei nipoti del Dr. Naeem, Sami, 16 anni, aveva problemi al
respiro, era stato colpito da un frammento alla schiena . "L'ho preso e
sono corso fuori direttamente verso l'ambulanza", racconta il Dr. Naeem.
Sapeva che vi erano altri feriti in famiglia, almeno 1-2 bambini, ma è
corso direttamente allo Shifa hospital con suo nipote.
In ospedale Sami ha ricevuto radiografia ed è stato sottoposto ad operazione chirurgica.
Il dr. Naeem poi in ospedale ha chiesto dei suoi figli e di un bambino che era stato portato in ospedale.
Gli è stato detto che era suo figlio Abdul di 2 anni.
Il bambino era stato portato in un'altra stanza. Era morto. "Aveva
emorragia di sangue dalla bocca, piccoli frammenti erano entrati
nell'addome, nel petto, avevano colpito gli organi interni, è arrivato
in ospedale morto", afferma il padre.
Anche un altro figlio del dr. Naeem era rimasto ferito durante l'attacco. Mahmoud, 15 anni, era rimasto ferito al ginocchio ed è stato sottoposto ad operazione chirurgica allo Shifa hospital.
"All'interno dei frammenti vi sono materiali di metallo, ringraziamo Dio
che solo uno dei miei figli è morto. Migliaia di frammenti si erano
riversati nel nostro edificio", continua a raccontare il Dr. Naeem.
Afferma che il suo edificio è probabilmente l'edificio più sicuro in tutta Gaza city.
Tutti i parenti della famiglia si erano raccolti a casa del dr. Naeem, proprio perché considerato il posto più sicuro.
"Io voglio sapere perché gli israeliani hanno ucciso mio figlio.
Ma la mia vita deve continuare. Ho riparato tutte le finestre e messo
nuovi vetri, per poter continuare la mia vita. Dopo 3 giorni sono
tornato a lavoro", continua il Dr. Naeem.
Il dr. Naeem ha 3 figli maschi e 3 femmine. "Tentiamo di dare loro supporto psicologico", afferma.
Capisco in quel momento che anche il rimettere subito nuovi vetri
all'abitazione è un gesto di rassicurazione verso i suoi figli.
"Noi viviamo a Gaza, è il nostro destino, è la nostra vita.
Io cerco di essere forte, lo ero anche con mio figlio morto fra le
braccia. Mi manca mio figlio ma ho ricevuto meno dolore di altre
famiglie. Durante questa guerra non c'era nessun posto sicuro a
Gaza. Noi siamo qui, Dio ci ci ha salvato", queste le ultime parole che
mi ha concesso.
Il dr. Naeem spiega che durante l'Operazione Piombo Fuso, quattro anni
fa, gli attacchi erano avvenuti soprattutto nelle aree al confine.
Durante l' Operazione Pillar of Cloud invece, l'aviazione militare
israeliana ha bombardato ovunque in centro città, ovunque si era in
pericolo.
L'esercito israeliano aveva giustificato l'attacco al settimo piano del
Naama building dicendo che fosse usato da Hamas come centro di
intelligence. Il 1 dicembre, Human Rights Watch, a seguito di
un'indagine, non ha trovato alcuna prova che fosse usato in operazioni
militari. Le forze israeliane hanno bombardato il sesto piano il 20
novembre alle 11.00 circa, e il settimo piano il 21 novembre verso le
3.00 del pomeriggio.
Il Dr. Naeem affronta il dolore in maniera molto forte. Ma quello stesso
dolore tornava a salire forte nei suoi occhi e nella sua voce, ed ha
voluto presto terminare di raccontare ciò che era successo quel giorno.
L'ho salutato ringraziandolo ed ho sentito le gambe tremare andando via.
Riascoltavo le esplosioni ed il suono dei vetri in frantumi, con quella
consapevolezza di cui parlava il Dr. Naeem di essere tra i "salvati",
ed allo stesso tempo con un senso di preoccupazione per il futuro di
queste persone.
Il Dr. Naeem ha ricostruito le finestre della sua abitazione, in Gaza si
pensa alla ricostruzione degli edifici distrutti, chi può ha già
iniziato. A distanza di 4 anni da Piombo Fuso, Gaza ricostruisce e si
rialza ancora dalle macerie, sperando in un futuro sereno.
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