Sì alla Palestina all'ONU...L'italia vota così
Ecco la notizia d’agenzia su Monti e Palestina
L'Italia ha deciso di dare il proprio sostegno alla Risoluzione che
attribuisce alla Palestina lo status di Stato non membro Osservatore
Permanente all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in occasione
della votazione all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che avra'
luogo fra qualche ora. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.
Tale decisione, spiega il comunicato, e' parte integrante dell'impegno
del Governo italiano volto a rilanciare il Processo di Pace con
l'obiettivo di due Stati, quello israeliano e quello palestinese, che
possano vivere fianco a fianco, in pace, sicurezza e mutuo
riconoscimento. A questo fine, il Governo si e' adoperato in favore
della ripresa del dialogo e del negoziato, moltiplicando le occasioni di
incontro con le parti coinvolte nel conflitto Medio-Orientale, in
particolare da parte del Presidente del Consiglio, ricevendo conferma
della loro volonta' di riavviare il negoziato di pace e giungere
all'obiettivo dei due Stati.
Nell'anno trascorso, viene
ricordato, il Governo ha consolidato ulteriormente il rapporto gia'
eccellente con Israele, dove il Presidente del Consiglio si e' recato
due volte negli ultimi mesi. Dopo essere stato in Israele in aprile, in
occasione del primo viaggio in Medio Oriente, il Presidente Monti vi e'
tornato nuovamente lo scorso 25 ottobre, insieme ad alcuni Ministri del
Governo, per lo svolgimento del Terzo Vertice Intergovernativo, durante
il quale sono stati firmati diversi accordi di collaborazione
bilaterale. Ribadendo la centralita' che per l'Italia e per l'UE ha il
Processo di pace, il Presidente Monti ha nell'occasione manifestato la
convinzione che l'assetto finale si possa basare sul principio dei due
Stati per due popoli, con lo Stato palestinese che sia patria del popolo
palestinese, e lo Stato d'Israele come Stato ebraico, riconoscendone la
legittima aspirazione quale patria del popolo ebraico.
Il
Presidente del Consiglio ha altresi' manifestato sostegno agli sforzi
dell'Autorita' Nazionale Palestinese e alla leadership moderata del
Presidente Abbas e del Primo Ministro Fayyad per riavviare il negoziato
di pace, contro ogni violenza ed a favore del dialogo come unica strada
verso una soluzione duratura del conflitto. La decisione italiana di
sostenere la Risoluzione che attribuisce alla Palestina lo status di
Stato non membro Osservatore Permanente alle Nazioni Unite, e' un
incoraggiamento a proseguire sulla strada del dialogo e contro ogni
estremismo. La nascita di uno Stato di Palestina membro a pieno titolo
dell'ONU potra'
arrivare
solo ed esclusivamente con il negoziato e l'intesa diretta tra le
parti. Il Presidente Monti ha telefonato al Presidente Mahmoud Abbas e
al Primo Ministro Benjamin Netanyahu per spiegare le motivazioni della
decisione italiana. Nel dare sostegno alla Risoluzione, l'Italia, in
coordinamento con altri partner europei, ha in parallelo chiesto al
Presidente Abbas di accettare il riavvio immediato dei negoziati di pace
senza precondizioni e di astenersi dall'utilizzare l'odierno voto
dell'Assemblea Generale per ottenere l'accesso ad altre Agenzie
Specializzate delle Nazioni Unite, per adire la Corte Penale
Internazionale o per farne un uso retroattivo.
A Netanyahu il
Presidente, nel ribadire che questa decisione non implica nessun
allontanamento dalla forte e tradizionale amicizia nei confronti di
Israele, ha garantito il fermo impegno italiano ad evitare qualsiasi
strumentalizzazione che possa portare indebitamente Israele, che ha
diritto a garantire la propria sicurezza, di fronte alla Corte Penale
Internazionale
https://www.facebook.com/IlmondodiAnnibale?ref=stream
2 la diretta su http://nena-news.globalist.it/
L'Italia ha deciso di votare sì al ricnoscimento della Palestina come
stato osservatore non membro delle Nazioni Unite. La decisione è stata
annunciata nel pomeriggio di oggi da una nota ufficiale di Palazzo
Chigi: la decisione di appoggiare la risoluzione "è parte integrante
dell'impegno del Governo italiano volto a rilanciare il processo di pace
con l'obiettivo di due Stati, quello israeliano e quello palestinese,
che possano vivere fianco a fianco, in pace, sicurezza e mutuo
riconoscimento".
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