Nuova bypass road a Beit Ummar, confiscati 800 dunam di terra
Dopo l’annuncio delle oltre mille nuove unità abitative per coloni nell’imponente insediamento di Gilo, il Sud della Cisgiordania è sotto una nuova minaccia: una bypass road nel villaggio di Beit Ummar e la conseguente confisca di 800 dunam di terre palestinesi.Ad annunciare all’agenzia palestinese WAFA il nuovo progetto delle autorità israeliane nel villaggio a Nord di Hebron è Mohammed Awad, portavoce del Comitato Nazionale contro il Muro e le Colonie: Tel Aviv ha notificato ieri alla cittadinanza del villaggio di Beit Ummar un ordine militare per la costruzione di una bypass road (una strada di collegamento interna alla Cisgiordania utilizzabile solo da israeliani e coloni) che partirebbe dall’insediamento di Kefar Etzion e attraverserebbe in pieno il campo profughi di Al-Arrub e il villaggio di Beit Ummar.
Il progetto, naturalmente, sarebbe portato avanti attraverso la confisca di terre agricole appartenenti al villaggio e ad una scuola di agraria. Si parla della confisca di almeno 800 dunam di terra (1 dunam = 1 km2) per la costruzione di una strada lunga otto chilometri e larga 160 metri: il piano delle autorità israeliane prevede di utilizzare la vecchia strada di collegamento presente, che dovrebbe essere allargata di otto metri per lato, provocando appunto la confisca delle terre.
Secondo quanto riportato nell’ordine militare, i lavori di costruzione della bypass road dovrebbero cominciare la prossima settimana, un tempo troppo ridotto per dare ai residenti palestinesi il tempo di rivolgersi a tribunali israeliani per fermare il progetto. Un progetto che danneggerebbe gravemente le dozzine di famiglie che possiedono terreni agricoli in prossimità della futura bypass road e che si vedranno privati della principale entrata economica.
A mobilitarsi, per ora, i comitati popolari di resistenza che hanno già annunciato che daranno vita ad una serie di iniziative e manifestazioni di protesta pacifiche contro questa nuova minaccia, definita dal presidente Abbas il vero cuore del conflitto: colonizzazione e confisca selvagge in Cisgiordania.Inoltre, una nuova bypass road avrà il solo effetto di separare ulteriormente villaggi e città della Cisgiordania, spezzando la continuità del territorio palestinese, già ridotto a enclavi con collegamenti nulli o difficili. Una mossa che inasprisce ulteriormente i rapporti tra Tel Aviv e Ramallah, nonostante “la mano tesa” che Netanyahu ha offerto in mondovisione a Abu Mazen venerdì sera alle Nazioni Unite.
Secondo i dati forniti dall’Applied Research Institute of Jerusalem e riferiti al 2007, la lunghezza delle bypass road presenti in tutta la Cisgiordania all’epoca era pari a 794.790 chilometri, la maggioranza dei quali nel distretto di Ramallah (182.982 km) e in quello di Hebron (131.928 km). Il numero totale delle bypass road presenti al 2007 toccava quota 56, di cui dieci nel distretto di Ramallah e otto a Gerusalemme.Emma Mancini
Il progetto, naturalmente, sarebbe portato avanti attraverso la confisca di terre agricole appartenenti al villaggio e ad una scuola di agraria. Si parla della confisca di almeno 800 dunam di terra (1 dunam = 1 km2) per la costruzione di una strada lunga otto chilometri e larga 160 metri: il piano delle autorità israeliane prevede di utilizzare la vecchia strada di collegamento presente, che dovrebbe essere allargata di otto metri per lato, provocando appunto la confisca delle terre.
Secondo quanto riportato nell’ordine militare, i lavori di costruzione della bypass road dovrebbero cominciare la prossima settimana, un tempo troppo ridotto per dare ai residenti palestinesi il tempo di rivolgersi a tribunali israeliani per fermare il progetto. Un progetto che danneggerebbe gravemente le dozzine di famiglie che possiedono terreni agricoli in prossimità della futura bypass road e che si vedranno privati della principale entrata economica.
A mobilitarsi, per ora, i comitati popolari di resistenza che hanno già annunciato che daranno vita ad una serie di iniziative e manifestazioni di protesta pacifiche contro questa nuova minaccia, definita dal presidente Abbas il vero cuore del conflitto: colonizzazione e confisca selvagge in Cisgiordania.Inoltre, una nuova bypass road avrà il solo effetto di separare ulteriormente villaggi e città della Cisgiordania, spezzando la continuità del territorio palestinese, già ridotto a enclavi con collegamenti nulli o difficili. Una mossa che inasprisce ulteriormente i rapporti tra Tel Aviv e Ramallah, nonostante “la mano tesa” che Netanyahu ha offerto in mondovisione a Abu Mazen venerdì sera alle Nazioni Unite.
Secondo i dati forniti dall’Applied Research Institute of Jerusalem e riferiti al 2007, la lunghezza delle bypass road presenti in tutta la Cisgiordania all’epoca era pari a 794.790 chilometri, la maggioranza dei quali nel distretto di Ramallah (182.982 km) e in quello di Hebron (131.928 km). Il numero totale delle bypass road presenti al 2007 toccava quota 56, di cui dieci nel distretto di Ramallah e otto a Gerusalemme.Emma Mancini
Commenti
Posta un commento