BT’selem, :ESERCITO ISRAELIANO, LUNGO IL MURO CON I CANI
Gerusalemme, 29 aprile 2011 – Non sono solo i coloni (come un servizio apparso sul nostro sito aveva documentato qualche mese fa, http://www.nena-news.com/?p=6847) a sguinzagliare i cani contro i palestinesi. Lo denuncia ieri la ONG israeliana BT’selem: le forze armate israeliane utilizzano cani contro quei palestinesi che tentano ogni giorno di entrare in Israele, attraversando il muro (o il reticolato o la barriera), nei punti ove possibile, senza regolare permesso di lavoro. Sono – secondo l’organizzazione israeliana Kav LaOved – almeno 10.000 (secondo lo Shin Bet, almeno 20.000) l’anno, i lavoratori palestinesi che rischiano di essere feriti o arrestati, alla ricerca di un’occupazione nel settore agricolo, edile o nella ristorazione; strisciano lungo il muro costruito da Israele (requisendo terra palestinese), dal momento che le autorita’ di Tel Aviv non rilasciano permessi regolari per l’ingresso in Israele ormai da anni.Ma il fenomeno messo in luce da BT’selem e’ recente: almeno tre i casi di morsi di cani nel mese di aprile e altri due casi in esame da parte della ONG, ai lavoratori palestinesi che nella notte fonda o alle prime luci dell’alba tentavano di entrare in Israele.I casi di lavoratori palestinesi morsi o aggrediti dai cani, sono avvenuti nell’area di a-Ramdin, a sudovest di Hebron. In due casi, i lavoratori oltre ad essere stati feriti, sono stati arrestati e rimangono tutt’ora in custodia militare. Nei casi analizzati da BT’selem, i palestinesi aggrediti, hanno raccontato che i cani non rispondevano agli ordini impartiti dai soldati, che hanno dovuto utilizzare bastoni con scariche elettriche per calmare gli animali.Secondo un rapporto disponibile sul sito Walla, l’esercito conferma che animali dell’unita’ cinofila sono regolarmente utilizzati per effettuare arresti, ma sottolineando che i cani vengono usati solo contro chi colto a danneggiare la barriera.Un’ipotesi smentita da BT’selem.Per questo l’organizzazione si e’ rivolta alla procura generale e al comando delle forze armate (OC Central Command) richiedendo che la pratica dell’uso dei cani contro i lavoratori che entrano in Israele, venga immediatamente interrotta.I cani infatti sono usati dalle pattuglie dei soldati o della polizia, lungo il muro, vengono lasciati liberi quando i soldati individuano gruppi di lavoratori : in questi casi i palestinesi si ritrovano intrappolati tra il muro da una parte e i morsi canini dall’altra. Nel primo caso, avvenuto il 9 aprile, documentato da BT’selem, un ragazzo palestinese di a-Ramadin, M. e un suo amico hanno tentato di entrare in Israele, ma quando sono arrivati ad un punto del reticolato, sono stati attaccati alle spalle da un cane e morsi. Nonostante M. abbia tentato di fermare il cane, ha ricevuto morsi in piu’ punti e ha raccontato che mentre cio’ avveniva, un soldato filmava la scena con il suo telefono cellulare. Il cane e’ stato poi stordito con l’uso di bastoni elettrici, M. e’ stato soccorso dai soldati che lo hannoportato presso la piu’ vicina base militare, poi trasferito al checkpoint di Taqumya e trasportato da un’ambulanza palestinese all’ospedale di Hebron.Altri due casi hanno avuto luogo il 10 aprile; Y. di 22 anni residente in un villaggio vicino a a-Dahiriya, ha raccontato di essere riuscito a passare al di la’ del muro e in procinto di salire su una automobile che lo avrebbe portato sul luogo di lavoro, e’ stato attaccato da un cane, ma e’ riuscito a fuggire. Ha pero’ presentato denuncia tre giorni dopo in una stazione di polizia (israeliana) vicino Hebron ed e’ stato arrestato perche’ sospettato di essersi intrufolato in Israele.(è stato rilasciato il giorno dopo).Lo stesso giorno anche R. di 29 anni residente in un villaggio vicino Yatta, sceso da un’automobile, di fronte al luogo dove c’e’ un passaggio nella barriera per entrare in Israele, e’ stato attaccato da un cane e ferito, ad un braccio. Ha raccontato che quando i soldati sono arrivati e hanno visto la ferita, hanno usato scariche elettriche per calmare il cane e fargli lasciare la presa dal braccio di R., che e’ stato poi portato ad un blocco militare, dove ha ricevuto un primo soccorso e poi alla stazione di polizia della colonia di Kiryat Arba per essere interrogato.Per altri casi avvenuti, le informazioni in possesso di BT’selem sono ancora parziali, dato che i palestinesi rimangono ancora agli arresti: e’ il caso di un palestinese di 45 anni, morso da un cane il 25 aprile e al momento detenuto nel carcere di Ofer. Nena News
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