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Visualizzazione dei post da settembre, 2010

Manifesto delle Comunità islamiche americane e canadesi per la libertà di parola

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Sul sito di "The American Muslim" è comparso un Manifesto per la Difesa della Libertà di Parola firmato da vari esponenti delle comunità musulmane statunitensi e canadesi. Gli attacchi a scrittori, vignettisti e altri sono peggiori offese contro l'Islam di vignette e roghi del Corano.  di  Elena Dini Accade spesso di sentir ricorrere frasi del tipo: “Beh, certo che i musulmani non terroristi dovrebbero farsi sentire” oppure “Se non sono d'accordo con quello che fanno i loro correligionari allora che lo dicano!”. E così via. Quando leggo o ascolto questi argomenti che, nel mondo anglosassone – decisamente un po' meno in quello italiano – verrebbero definiti “deboli” penso che sempre faranno più rumore un attentato o le idee di persone poco sane rispetto ai quotidiani tentativi di musulmani “comuni” di costruire la pace lì dove si trovano, nella loro vita quotidiana. Ma anche quando varie personalità musulmane fra quelle più in vista nella società (nel caso che s

Gaza :GUERRA ‘SPERIMENTALE’ E DANNI COLLATERALI

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Israele ha firmato nel 1993 la Convenzione di Parigi sulle armi chimiche (sviluppo, produzione, immagazzinamento e uso, CWC in inglese). La convenzione, uno dei maggiori risultati della Conferenza sul Disarmo delle NU, è entrata in vigore nel 1997, ma Israele non l’ha mai ratificata. Così come non ha mai aderito al Trattato sulle armi biologiche e batteriologiche, (BWC) entrato in vigore nel 1975.  Già nel 2006 il gruppo del New Weapons Research - una commissione indipendente di scienziati ed altri esperti internazionali che studiano l'impiego delle armi non convenzionali e i loro effetti - aveva denunciato l’uso di armi con caratteristiche tali da essere in contrasto con le convenzioni di Ginevra (armi termobariche in luoghi aperti, armi senza frammenti), armi usate dall’esercito israeliano che hanno prodotto danni di portata sconosciuta sia in Libano che a Gaza. A maggio New Weapons ha redatto e diffuso un nuovo report in cui dimostra la presenza di metalli tossici e carcino

Shapira denuncia violenze: questo è il suo diario di viaggio

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Shapira e’ stato perentorio nel riferire che i soldati israeliani saltati a bordo dell’Irene hanno usato la forza e in non poche occasioni la violenza contro i passeggeri che pure, ha sottolineato, non avevano opposto alcuna forma di resistenza attiva all’abbordaggio avvenuto a circa 20 miglia marine dalla costa di Gaza. “Non ci sono parole per descrivere ciò che abbiamo vissuto” ha detto. “Il portavoce IDF sta tentando di dipingere un quadro diverso da quanto accaduto, come se l’abbordaggio non fosse stato violento, ma in realtà le azioni dei soldati sono state violente e molto dure”, ha aggiunto. Il refusenik peraltro e’ stato tramortito da una scossa di pistola taser usata da uno dei militari israeliani e si e’ ripreso solo dopo diversi minuti. D’altronde la stessa portavoce della spedizione pacifista Miri Weingarten, gia’ ieri pomeriggio non aveva voluto confermare la versione rassicurante data dalle forze armate israeliane. “Dopo l’arrembaggio non abbiamo avuto notizie da coloro

Gideon Levy, Fatima Mohammadi sull'assedio di Gaza e la nave ebraica (video)

Gideon Levy, Fatima Mohammadi on the Gaza siege and Jewish Boat to Gaza (video) 

Dentro la logica nucleare iraniana di Gareth Evans

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L’Iran è davvero deciso a diventare una potenza nucleare, o si accontenterà di avere semplicemente le capacità potenziali di costruire armi nucleari? Conta, in ogni caso, la differenza? Poche questioni internazionali hanno una posta in gioco più alta. Il pericolo più immediato, se si vuol far prevalere un’interpretazione pessimista delle intenzioni iraniane, riguarda un attacco preventivo israeliano, che trascinerebbe in guerra tutto il Medio Oriente, con conseguenze catastrofiche per l’economia globale. Nessuno dovrebbe sottovalutare quanto sia difficile stabilire quali siano le vere intenzioni iraniane. Non aiutano i segnali contrastanti forniti da centri di potere antagonisti, o la contraddizione fra le stridenti dichiarazioni pubbliche e la moderazione privata dei rappresentanti iraniani. Scettici e pessimisti hanno, inoltre, molti esempi per dimostrare l’ostruzionismo e la spregiudicatezza iraniana nell’argomentare la pur legittima questione internazionale dei suoi programmi nucl

Aluf Benn Il vincitore nella disputa sugli insediamenti è Netanyahu

Benjamin Netanyahu sembra essere il vincitore nella crisi legata al congelamento degli insediamenti: la sospensione per 10 mesi dell’attività edilizia negli insediamenti non sarà prorogata, e il primo ministro non ha rinunciato a nulla. I colloqui di pace con i palestinesi continueranno, la coalizione di governo è più forte che mai, e l’esecutivo gode di una certa libertà di movimento per quanto riguarda i coloni e l’amministrazione statunitense.Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, e le sue minacce di un possibile stop, non faranno naufragare i colloqui di pace appena iniziati solo perché Netanyahu non ha prolungato il congelamento. Il presidente USA Barack Obama, che aveva chiesto che la moratoria continuasse, non può imporla a Netanyahu alla vigilia delle elezioni del Congresso, mentre i leader del suo partito chiedono la prosecuzione dei negoziati a prescindere dagli insediamenti.Abbas e Obama ingoieranno la fine del congelamento e aspetteranno che Israele compia qualche passo

Tobia Zevi: noi ebrei e la destra

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Su  Repubblica  di ieri, Mario Pirani punta il dito su qualcosa che dovrebbe interessarci. Egli sottolinea come Silvio Berlusconi, dovendo fronteggiare la pesante contrapposizione con Gianfranco Fini, è in cerca di nuovi alleati. Cespugli, partitini regionali, scissionisti di micro-partiti. Il problema è che tra questi nuovi compagni di strada c’è la «Destra» guidata da Francesco Storace, movimento che si richiama esplicitamente ai valori del fascismo e che era stato bandito dal centro-destra proprio per volontà di Fini (com’è noto, in politica gli ex-amici sono i peggiori dei nemici). É o non è preoccupante che il presidente del Consiglio accolga benevolmente, addirittura entusiasticamente, i camerati storaciani nella sua nuova maggioranza? Personalmente ritengo di sì. Anzi, penso che si tratti di una spia decisiva per comprendere il degrado della vita pubblica italiana: tutti presi dalla caccia al parlamentare in più, tutti impegnati a preparare la «madre di tutte le battaglie», c

NAVE EBRAICA AD ASHDOD, AL VIA DEPORTAZIONI: si vergogni questa destra

Gaza, 28 settembre 2010, Nena News – Si e’ concluso come molti aveva previsto il tentativo della nave ebraica “Irene” di raggiungere Gaza city e di portare aiuti e solidarieta’ politica alla popolazione palestinese sotto un duro embargo israeliano. L’imbarcazione, piccola e a vela, e’ stata abbordata dalla Marina militare israeliana e portata al porto di Ashdod. In precedenza una unita’ da guerra aveva intimato alla nave pacifista di cambiare rotta ma passeggeri ed equipaggio hanno deciso di continuare il loro tragitto.Un portavoce militare israeliano ha detto che  l’abbordaggio dell’Irene e’ avvenuto in modo pacifico e che non si sono registrati problemi a bordo e atti di resistenza attiva da parte dei passeggeri, in tutto dieci. La portavoce della spedizione pacifista contro il blocco di Gaza, Miri Weingarten, tuttavia non ha potuto confermare la versione delle forze armate israeliane. “Non abbiamo piu’ avuto notizie da coloro che sono a bordo dell’Irene – ha detto Weingarten a Nena

Ong: Betselem «6371 morti palestinesi, 1083 israeliani»in 10 anni

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T EL AVIV (27 settembre) - Soluzione negoziata, o ricorso alla violenza? Nel decimo anniversario dell'inizio dell'Intifada (rivolta armata) di al-Aqsa (seguita al fallimento del vertice israelo-palestinese di Camp David), israeliani e palestinesi sono di nuovo alla ricerca di una formula che consenta di raggiungere una soluzione negoziata del conflitto.   6.371 palestinesi e 1.083 israeliani morti.   Dal settembre 2000 a oggi, secondo le cifre pubblicate oggi dalla Ong israeliana Betzelem, 6.371 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco delle forze di sicurezza israeliane. Circa la metà di essi, al momento della morte, non erano coinvolti in attività violente. Le vittime di “esecuzioni mirate” sono state 240. Gli israeliani uccisi in attentati o dal fuoco palestinese sono stati 1.083, 741 dei quali civili. Betzelem calcola inoltre che nell'agosto 2010 erano detenuti in Israele 6.011 palestinesi per attività legate all'intifada. Israele, da parte sua, ha un prigioniero

Carlo Strenger :La lezione di Ahmadinejad per il mondo libero

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Nel suo discorso alle Nazioni Unite, Mahmoud Ahmadinejad ha affermato che la teoria che il Stati Uniti abbiano architettato gli attacchi dell’11 settembre deve essere studiata seriamente, e ha annunciato una conferenza l’11 settembre dell’anno prossimo in Iran. La delegazione degli Stati Uniti è uscita e questo è apparso davvero come l’unico modo appropriato di trattare un uomo che nega sistematicamente l’Olocausto e fa il venditore ambulante di teorie complottiste sull’11 settembre.Ritengo che ancora una volta dovremmo essere grati al signor Ahmadinejad per averci dato la possibilità di riflettere su ciò che il mondo libero deve fare per contrastare il tipo di distorsione della verità che egli rappresenta.Mentre Ahmadinejad è un manipolatore totalitario nella tradizione di Goebbels , Stalin e Mao , dobbiamo renderci conto che la sua distorsione della verità è il riflesso di un fenomeno universale. Molti di noi sono orgogliosi delle istituzioni che tutelano la verità e la ricerca del