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Visualizzazione dei post da luglio, 2009

Uri Avneri" Il padrone è impazzito"

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Nel corso di questa guerra, politici e generali hanno usato più volte l’espressione “Il padrone è impazzito”, una frase di solito urlata dai fruttivendoli al mercato per annunciare una svendita.liano: Nel giro di qualche settimana è diventata un dogma politico e militare: solo se li uccidiamo in misura sproporzionata – mille dei “loro” per dieci dei “nostri” – capiranno che con noi non si scherza. Gli abbiamo dato una lezione che resterà “impressa a fuoco nella loro coscienza” (altra espressione molto usata dagli israeliani nelle ultime settimane): d’ora in poi ci penseranno due volte prima di spararci addosso un altro razzo Qassam. La prima guerra del Libano è durata 18 anni e ha causato la morte di oltre 500 soldati israeliani. In seguito, gli strateghi della seconda guerra del Libano hanno deciso di evitare un conlitto così lungo e perdite così ingenti, e hanno inventato il principio del “padrone impazzito”: demolire interi quartieri, devastare intere aree, distruggere le infrastrut

Foto su Gaza : per non dimenticare

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1 1 1vergognoso, vile e cortigiano il silenzio della stampa nostrana. Sono indignata dalla campagna dei "sepolcri imbiancati" contro le organizzazioni israeliane che denunciano quanto sta succedendo. Le stanno denigrando al fine di togliere loro il finanziamento UE 7 foto della CROCE ROSSA per mostrare come è la vita a Gaza oggi. By BBC NEWS (altre foto e didascalie) 2 Foto molto dure sul massacro di Gaza Gaza Massacre, 27 Dec 2008 3 A Gaza Si Costruiscono Case Di Fango In pictures: Gaza’s new mud homes 4 Guerra di Gaza : testimonianze cristiane, laiche,palestinesi, ebraiche,israeliane

Asher Susser : nuove costruzioni a Gerusalemme Est per privare gli Arabi della loro capitale

Sintesi personale 'Le inutili costruzioni a Gerusalemme Est, così come l'espansione degli insediamenti non sono progettate per garantire l'esistenza dello stato degli ebrei, ma piuttosto per privare gli arabi del loro stato in Cisgiordania e della loro loro capitale a Gerusalemme. : un sionismo aggressivo e del tutto indifferente ai diritti umani degli arabi Agli occhi dei coloni, il termine "illegale" si applica solo agli Arabi, per i coloni 'gli insediamenti sono fonte di ispirazione divina e,conseguentemente, il contesto democratico non ha valore :Una gran parte dell'opinione pubblica israeliana ritiene intollerabile questo punto di vista, opinione condivisa degli Usa e dall'ebraismo americano. Se questa è una realtà perchè dobbiamo considerare come ingiusta la critica dei goyim? Attraverso le loro azioni, i coloni non solo minano la legittimità in Cisgiordania , ma anche la legittimità internazionale ,l'esistenza stessa dello Stato

israele: "non torturare i sopravvissuti dell'Olocausto"

L’asfissiante burocrazia che accumula difficoltà su difficoltà ad una manciata di sopravvissuti dell’Olocausto, che, secondo una legge del 2007, hanno diritto ad una indennità, è sprofondata ad un livello di insensibilità da rasentare la perfidia. Da un rapporto di Orly Vilnai apparso su Haaretz di ieri risulta che lo stato faccia pressione sui sopravvissuti che hanno il diritto di beneficiare dell'indennità perché firmino un modulo che dia al Tesoro il diritto irrevocabile di accedere ai loro conti bancari, perfino di ritirare fondi. Se non firmano non riceveranno alcuna indennità. Questo è un vergognoso sfruttare una piccola parte della popolazione che per 60 anni è vissuta con poco, senza domandare nulla per sé e alla fine è caduta in povertà. Sembra che l’attuale governo cerchi di portare a termine ciò che aveva iniziato Ehud Olmert, che, per nulla entusiasta della nuova legge, aveva tentato di ignorare le gravissime ristrettezze nelle quali versavano i sopravvissuti, e

Minori nelle carceri palestinesi

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Oltre 500 palloncini rossi bianchi e neri, i colori della bandiera palestinese, hanno colorato il cielo di Ramallah per ricordare i minori palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. L’iniziativa, organizzata dalle famiglie dei detenuti palestinesi, è stata coordinata dal centro al Manara che ha provveduto a scrivere su ogni palloncino il nome di un giovane palestinese incarcerato. Alla manifestazione hanno partecipato centinaia di familiari, madri, sorelle e genitori dei minorenni. Secondo le stime della sezione palestinese di Defence for Children International (Dci), organizzazione per la difesa dei diritti dei minori, sono 355 i minori palestinesi, tra cui alcuni poco più che bambini, detenuti attualmente nelle carceri israeliane. Dall’inizio della “Seconda intifada”, nel Settembre del 2000, sono circa 7800 i minorenni arrestati dalle autorità israeliane e detenuti per vari periodi di tempo. Il numero ammonta a decine di migliaia se si considera l’intero periodo dall’occupaz

Palestina : velo imposto alle donne avvocato , solidarieta' dai colleghi italiani

L'Associazione Italiana Giovani Avvocati ha espresso solidarietà alle donne avvocato Palestinesi che esercitano la professione nella striscia di Gaza, alle quali il Governo di Hamas ha imposto l'ingresso in Tribunale per la tutela dei diritti dei loro assistiti solo se debitamente "velate".Il Presidente dell'AIGA, Giuseppe Sileci, ha ricordato che il principio universale della assoluta libertà dell'avvocato e della parità tra uomo e donna nell'esercizio della professione va tutelato contestando qualunque imposizione dei governi nazionali, anche se apparentemente afferente all'abbigliamento, e che solo la toga costituisce il simbolo universalmente riconosciuto per uomini e donne che si prodigano a difendere i diritti dei cittadini in tutto il mondo.L'AIGA, pertanto, invita tutte le associazioni forensi ad attivarsi, anche attraverso la sollecitazione del Ministero degli Esteri del Governo Italiano, affinché la protesta assuma il necessario livello

Espusione dei giornalisti israeliani, risposta della FNSi e alcune riflessioni personali sul concetto di "non in nostro nome"

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Anche sulla specifica vicenda e delicatissima dell’esclusione del sindacato israeliano, la posizione della Ifj puo’ essere certo contestata, ma merita almeno di essere conosciuta nella sua completezza. In anni recenti, provvedimenti di espulsione per il mancato pagamento delle quote hanno riguardato i sindacati di Cile, Macedonia, Moldavia, Serbia, Corea, Kenya e Thailandia. L’uscita di Israele, naturalmente, non puo’ essere ridotta a burocratica lettura dei libri contabili. Consapevole della rilevanza della questione, la Ifj ha mandato due missioni nel paese negli ultimi tre anni, ha invitato il sindacato dei giornalisti israeliani a unirsi alla sezione europea della Federazione Internazionale, si e’ offerta di trovare sostegni per la conferenza dei colleghi israeliani alla fine di quest’anno, e i sindacati tedesco e inglese hanno proposto di cooperare. Un’attenzione della quale da’ testimonianza anche un recente intervento pubblico, nel quale la Federazione Internazionale “riafferma

Israele arrestato Srur, testimone di un massacro.

Informazione palestinese Ramallah . Gli avvocati dell’attivista di Nil‘in Mohammad Srur hanno confermato oggi l’arresto del loro assistito da parte delle autorità israeliane presso il ponte Allenby, al confine tra Cisgiordania e Giordania.Secondo il portavoce di Srur, l’avvocato Lymor Goldstein, l’attivista avrebbe parlato della situazione a Nil‘in, e in particolare – aggiunge una fonte stampa – dell’uccisione di due giovani da parte delle forze israeliane durante una dimostrazione. Con lui ha testimoniato Jonathan Pollack, un attivista israeliano che partecipa regoalrmente alle proteste del venerdìSrur è quindi stato messo agli arresti lunedì mentre stava facendo ritorno in Cisgiordania attraverso il ponte Allenby. La testimonianza alle Nazioni Unite è stata rilasciata lo scorso 6 luglio.Membro del Comitato popolare di Nil‘in contro il Muro, l’attivista partecipa abitualmente alle manifestazioni contro le sottrazioni di terra palestinese. Insieme a Pollack, ha assistito all’esecu

Giorgio Canarutto :GAZA: DOPO UN INCONTRO IN COMUNITÀ CON ISRAEL DE BENEDETTI

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Caro Israel, Mi aspettavo che Gaza fosse l’argomento principale, ha sollevato questioni morali, che a mio avviso hai minimizzato. Mi interessa il tuo giudizio morale, molto di più di quello politico.Avrei dovuto/potuto dire/domandare ma sentivo contraria l’atmosfera della sala e non ce l’ho fatta.Consideri giusto l’attacco di Gaza, tutti quei morti? Dire: non poteva essere diverso data la densità della popolazione è già una risposta. Regole di ingaggio. Non avevo letto che fossero cambiate. Ma qualche giorno fa su Haaretz hanno fatto vedere delle magliette che venivano proposte ai soldati che uscivano dall’addestramento. Una ritraeva una donna musulmana (col foulard in testa) incinta e una scritta diceva: con un colpo nei fai fuori due. Ho letto che pattuglie hanno lasciato escrementi sui pavimenti, nei letti delle case che avevano occupato. Dopo Sabra e Chatila c’era stata un’inchiesta che aveva considerato Sharon responsabile, adesso il capo di stato maggiore la nega dicendo

mappa : come Israele può colpire l'Iran

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La carta illustra un'ipotesi di attacco israeliana contro l'Iran. Sono indicate le possibili rotte degli attacchi aerei, la gittata dei missili Jericho III, e vengono rappresentati anche i principali obiettivi israeliani in territorio iraniano, come gli impianti per l'acqua e per la lavorazione dell'uranio. Carta tratta dall'editoriale "Va' dove ti porta il cuore" di Limes 4/09 La rivolta d'Iran nella sfida Obama-Israele . Come Israele può colpire l’Iran

israele: Qalandia e la disumana realtà dei checkpoints

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“ Lo scopo del machsom è umiliare i palestinesi, rendere la loro vita impossibile nella speranza che, prima o poi, se ne vadano” sostiene Roni Hammermann, fondatrice di Machsom Watch , l'organizzazione di pacifiste israeliane che documenta e cerca di prevenire soprusi ai posti di controllo.Ma perché sostituire i militari a guardia dei checkpoint con dei contractor? Per risparmiare, era stato ipotizzato alla comparsa del fenomeno che si sta allargando a macchia d'olio. “Non è così - scuote la testa Hammermann -, i soldati costano meno. Questo cambiamento nasce dal tentativo dello Stato di lavarsi le mani per quello che succede ai posti di controllo. Anche se c'erano spesso scontri, in passato con i soldati si discuteva, si potevano tentare delle mediazioni. Oggi con le apparecchiature elettroniche e i contractor non è più possibile”.E per quale motivo il controllo della sicurezza in Israele dovrebbe cercare di diventare invisibile? si è chiesto Eyal Weizman nel suo “Arch

I vertici del partito ortodosso ebreo Shas

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I dirigenti del partito ortodosso Shas, una delle formazioni più influenti nella politica israeliana, seguono col fiato sospeso gli sviluppi della inchiesta lanciata dalla Fbi negli ambienti rabbinici del New Jersey, culminata ieri con decine di arresti. Malgrado l'imminenza del riposo sabbatico, la stampa locale ha dato ampio spazio alla vicenda. Nei siti web degli ebrei ortodossi c'è un'atmosfera di viva preoccupazione in quanto fra gli arrestati figurano persone molto note negli ambienti ortodossi, alcune delle quali hanno interessi in Israele. Il timore principale nel partito Shas è che la vicenda rischia di avere ripercussioni drammatiche sui finanziamenti delle istituzioni religiose sefardite (orientali) in Israele, tradizionalmente sostenute negli anni dalle comunità ebraiche di origine siriana, particolarmente attive a New York, Panama, Messico, Argentina e Brasile. GLI ARRESTI ECCELLENTI . Fra quanti sono stati arrestati ieri dall'Fbi figurano t