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Il Disegno di legge Prawer di Israele mira a emarginare ed espropriare i cittadini beduini.

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MEMO- Meddle East Monitor 09.07.2013 http://www.middleeastmonitor.com/articles/middle-east/6515-israels-prawer-bill-aims-to-marginalise-and-dispossess-bedouin-citizens Il Disegno di legge Prawer di Israele mira a emarginare ed espropriare i cittadini beduini. Il disegno di legge Prawer di Israele mira a emarginare ed espropriare i cittadini beduini. Di recente, la Knesset israeliana ha approvato la controversa proposta di legge concernente l’Accordo sull’Insediamento dei Beduini, altrimenti nota come Prawer Bill, che porterebbe al trasferimento coatto di oltre 30.000 beduini, che attualmente vivono il villaggi “non riconosciuti” nel deserto del Negev, per essere concentrati in comunità riconosciute: i diritti sui terreni verrebbero risarciti. Il disegno di legge contestato è stato approvato in prima lettura con 43 voti contro 40. Esso verrà sottoposto ad altre due letture prima di entrare in vigore.   di Raluca Besliu In risposta all’approvazione del disegno

Mya Guarnieri :Che fine ha fatto l'Intifada beduina?

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Che fine ha fatto l'Intifada beduina? di  Mya Guarnieri  Nel 2004 i funzionari israeliani temevano un'imminente Intifada beduina. Ma i beduini non si sono ribellati ed ora, nonostante l'intenzione di Israele di espellere decine di migliaia di beduini dalle loro case in Cisgiordania e nel Negev, la situazione rimane relativamente tranquilla. Perché?                                                           Il villaggio beduino non riconosciuto di Al Arakib dopo che è stato demolito nel settembre 2010 (foto: Mya Guarnieri) Mentre Israele intensifica le proprie politiche espansionistiche sia all'interno che all'esterno della Linea Verde, la comunità beduina è sotto un'intensa e continua pressione. All'interno di Israele, lo stato cerca di giudaizzare il deserto del Negev. In particolare il piano Prawer dello scorso anno prevede lo spostamento di 30.000-40.000 cittadini beduini dai loro villaggi natii verso township impoverite in modo da lasciar

La fine dei beduini.

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ISRAELE PREVEDE DI SMANTELLARE VILLAGGI DEL NEGEV   La fine dei beduini La fine dei beduini.   I beduini dei villaggi “non riconosciuti” del Negev non vogliono lasciare le proprie terre e tradizioni per trasferirsi negli agglomerati urbani in rovina sponsorizzati dal governo. Ma Israele è determinato a ricollocarli.   di Jillian Kestler-D’Amours “Sono nato ad Al-Sira”, ha affermato Khalil al-Amur di 46 anni. “I miei genitori sono nati qui e abbiamo vissuto per molte, molte generazioni ad Al-Sira. Ci sono le mie radici, la mia famiglia, le mie tradizioni, i miei valori, tutto ciò che è mio.” Al-Sira è “non-riconosciuto” – uno dei tanti villaggi beduini di questo tipo che si trovano nella zona meridionale del deserto del Negev israeliano – e che secondo le autorità israeliane non ha il diritto di esistere. Qualche anno fa, al-Amur, un insegnate, studente di legge e padre di sette figli, si è destato per trovare ordini di demolizione affissi su tutte le porte della comunit

La guerra segreta di Israele contro i beduini

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1   14 gennaio 2008 Mentre l’attenzione internazionale è concentrata sui nuovi appuntamenti negoziali fra Olmert e Abbas, sul viaggio di Bush in Medio Oriente, e sulle altre scadenze della diplomazia internazionale, all’interno dello Stato di Israele si consuma la tragedia dei beduini del Negev, scacciati dalla loro stessa terra, e costretti a vivere in ghetti caratterizzati da uno stato di avvilente miseria e povertà, come denuncia un articolo apparso sul quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth Mentre Ehud Olmert e Mahmoud Abbas si destreggiavano nel fare accordi ad Annapolis, diversi ministeri e servizi di sicurezza del governo israeliano stavano dispiegando le loro comuni risorse in una imponente operazione destinata al deserto del Negev, nel sud di Israele. Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla Cisgiordania e su Gaza, Israele si trova nel mezzo di una campagna volta a completare il trasferimento forzato di arabi palestinesi che sono anche cittadini israeliani. I

Amira Hass:Israele sgombera con la forza beduini della West Bank

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    Israele sgombera a forza beduini dalla West Bank Lo stato accelera il trasferimento di migliaia di beduini dall’Area C, che è sotto completo controllo israeliano. di Amira Hass  Come parte di un piano finalizzato a rimuovere tutti i beduini dell’Area C ( sotto egida sia civile che militare israeliana) dalle terre ove hanno vissuto per decenni, l’Amministrazione Civile dovrebbe iniziare il loro trasferimento forzato nella West Bank a una sede permanente. Il piano traslocherà poi i beduini che vivono in altre aree della West Bank, dove, secondo i vari calcoli, vivono circa 27.000 beduini, in particolar modo nella zona C.  I primi a essere trasferiti saranno i circa 2.400 beduini che vivono in un’area a est di Gerusalemme, la qual cosa faciliterà a Israele l’attuazione del piano di espansione della colonia di Ma’aleh Adumin e di altre tanto da creare una continuità fino a Gerusalemme delle costruzioni per ebrei.  Il piano di spostamento dei beduini in sedi permanenti, di cui Ha’aretz

Neve Gordon : nel Negev fiorisce il deserto. Il Giardino botanico e i beduini

La stanza affollata sembra una sauna, effetto naturale del sole ardente che colpisce il tetto di lamiera e della mancanza di un ventilatore o di un condizionatore che mitighino il caldo desertico. Tutti parlano della “rotta del vino”, un nome benevolo, quasi idilliaco, per un sinistro piano di suddivisione territoriale che il governo israeliano sta mettendo in atto “È arrivato il momento di organizzarsi” dice uno. “Non c’è modo per contrastarlo” risponde un altro. Questa discussione, schietta, va avanti per parecchi minuti finché la gente inizia a prendere posto sui tappeti e sui cuscini che ornano il pavimento di cemento. L’organizzatore dell’incontro, un coordinatore del Negev Coexistence Forum for Civil Equality, chiede ai nostri ospiti di parlare. Uno dopo l’altro, i beduini si alzano per raccontare le proprie storie personali. Tutti parlano dell’abuso perpetrato contro la loro comunità con l’approvazione dello Stato. Ingiustizia dopo ingiustizia a creare una storia impietosa di es

NEGEV: IL VILLAGGIO DI AL-ARAQIB DOVE GLI ABITANTI VIVONO NEL CIMITERO.

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di  Alice Rothchild il 1 lugl io 2013 Sintesi personale Oggi iniziamo il lungo viaggio verso sud per il Naqab (Negev) in tour con Thabet Abu Ras di Adalah,il Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele, www.adalah.org , al fine di incontrare  le comunità beduine arabe a rischio di allontanamento forzato. Lungo la strada, vediamo segnali in ebraico, inglese e arabo. Si scopre che i nomi arabi sono in realtà traslitterati dall'ebraico, dearabizzando i nomi dei luoghi storici. Nel villaggio di Al-Araqib, sussultando su una strada sterrata di rocce, di sabbia e di buche profonde, ci fermiamo in una grande tenda fatta di ampi fogli di plastica e di tavole di supporto in legno . Ci  sediamo per terra nello  spazio oblungo creato da lunghi tappeti e cuscini. Siamo presentati allo Sceicco e a Haia Noach, il direttore esecutivo del Forum coesistenza del Negev per l'uguaglianza civile ( www.dukium.org ). Mentre ci viene servito il caffè amaro prep