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Visualizzazione dei post corrispondenti alla ricerca Pax Christi

Comunicato stampa Pax Christi :OLTRE LA LINEA ROSSA. E’ VERGOGNOSO!

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  Pubblicato il 13 Feb 2017 La colonia di Ramat Shlomo, costruita nel settore palestinese doi Gerusalemme, 8 dicembre 2012 (AHMAD GHARABLI/AFP/Getty Images) Nei Territori palestinesi occupati l’aggressione continua – Sono le Nazioni Unite, all’indomani della legalizzazione degli avamposti delle colonie israeliane sulla terra palestinese, ad usare i toni più pesanti, la scorsa settimana: “Israele, con questa violazione del diritto internazionale è andata oltre la linea rossa” e in queste ore Pax Christi Italia non può tacere questo aggravarsi della situazione : Il 12 febbraio abbiamo assistito attoniti ai video dell’ultimo raid dei soldati nel villaggio palestinese di At-Twani, dopo aver diffuso, il 4 febbraio, quello dell’invasione dei coloni tra le casa dello stesso villaggio. Abbiamo ancora negli occhi la testimonianza di nonviolenza di questo piccolo villaggio che i  giovani di Operazione Colomba hanno portato alla Marcia per la pace del 31 dicembre scor

Pax Christi a Gaza. : VIDEO E COMUNICATI

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Comunicato stampa: Pax Christi a Gaza. UN CRIMINE IMPUNITO Comunicato stampa Pax Christi a Gaza. UN CRIMINE IMPUNITO Neppure Mahmoud, giovane gazawo, è stato prima di oggi nel quartiere di Sajaya, dove si cammina su strade aperte fra cumuli di macerie e il quarto piano delle case è sceso a livello strada, dove i corpi delle vittime spesso non sono stati recuperati perchè consumati dal calore delle armi. Si passa ammutoliti accanto ai frammenti dei giochi  d’una scuola d’infanzia . Mahmoud sussurra: “quali razzi potevano partire da qui?” Siamo noi a dirgli che ogni punizione collettiva è crimine contro l’umanità. E queste macerie non hanno alcuna giustificazione. La delegazione di Pax Christi Italia, guidata dal proprio presidente mons. Giovanni Ricchiuti è entrata in Gaza il 3 marzo 2015 e da lì ha inviato una videointervista e alcuni comunicati già diffusi dalla stampa. La gravità della situazione ha spinto i membri della Delegazione ad accompagnare questa v

Comunicato di Pax Christi Italia Tutti si scandalizzano, ma nessuno ferma Israele

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  bocchescucite Tutti si scandalizzano, ma nessuno ferma Israele – Comunicato di Pax Christi Italia     Tutti ne scrivono, ma niente si muove. Quando le immagini delle ruspe e delle radici degli ulivi secolari del villaggio di Cremisan hanno cominciato a fare il giro del mondo, tutti hanno descritto la folle condizione dei proprietari di quelle terre, da anni aggrappati ad una sentenza della Corte israeliana che, dopo aver illuso di fermare l’assurda decisione di annessione di un’intera collina, ha lasciato il posto all’abbattimento di tutte le piante di ulivo. E le foto le hanno viste tutti. Ma è finita lì. Quando poi si è diffusa la scena dell’aggressione del soldato al parroco e quelle decisamente inusuali della Messa celebrata esattamente lì, con l’altare picchettato dai militari, visto che le famiglie vittime di questa violenza sono della parrocchia di Beit Jala, allora tutti hanno alzato il tono della disapprovazione. Ma niente ha fermato le ru

Pax Christi: 50° guerra dei Sei giorni, “dignità umana e pari diritti del popolo palestinese e di quello israeliano”

“ Pax Christi fa appello a tutte le parti di ritornare al tavolo negoziale per definire accordi di pace che riconoscano e proteggano la dignità umana e i pari diritti del popolo palestinese e di quello israeliano. Riteniamo che la ripresa di un processo di pace si debba basare su un fermo impegno nel rispettare il diritto internazionale e le risoluzioni Onu”. L’associazione cattolica e pacifista internazionale Pax Christi si mobilita alla vigilia del 50° anniversario dello scoppio della guerra dei Sei giorni (5 giugno 1967) che ha segnato l’inizio di un cinquantennio di occupazione israeliana sui territori palestinesi. “È il momento di dire basta!”, scrive Pax Christi annunciando un mese d’iniziative e attività per attirare l’attenzione sulle conseguenze di questi cinque decenni di occupazione israeliana sulle vite dei palestinesi. Bisogna che “governi, società civile e persone di buona volontà facciano pressione con ogni mezzo possibile, politico, economico e di sensibilizzazio

Terra Santa: Pax Christi international, al via la Settimana mondiale per la pace in Israele e Palestina

  Terra Santa: Pax Christi international, al via la Settimana mondiale per la pace in Israele e Palestina Si è aperta ieri (fino al 23) la Settimana mondiale per la pace in Israele e Palestina che quest’anno coincide con la Giornata internazionale per la pace del 21 settembre e con il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo. Tema del 2018 “Youth and children: raising hope and making change”. E non si può parlare di speranza e di cambiamento se i diritti dei giovani e dei bambini “vengono continuamente minacciati da caos e violenza provocati da 70 anni di conflitto, 51 di occupazione e dal blocco in vigore nella Striscia di Gaza”.  In una nota Pax Christi international ricorda che “la situazione dei bambini palestinesi è in modo particolare dura: circa la metà di questi soffre per infe zioni, malattie, menomazioni fisiologiche di lunga durata e scarsi risultati scolastici. Circa 500-700 bambini palestinesi vengono arrestati, dete

Premio PONTI E NON MURI 2016 a Operazione Colomba

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http://www.bocchescucite.org/premio-ponti-e-non-muri-2016-…/         Premio PONTI E NON MURI 2016 a Operazione Colomba Domenica 15 maggio, a Firenze, il Premio PONTI E NON MURI 2016, promosso da Pax Christi Italia, verrà consegnato ai volontari di Operazione Colomba. Prima di tutto desideriamo ringraziare gli amici di  Pax Christi: è per noi un onore ricevere questo importante premio: grazie! Lo vogliamo condividere con tutte le persone che dal 1992 vivono, animano e sostengono Operazione Colomba. In particolare desideriamo ringraziare tutti i volontari, giovani e meno giovani, che dal 2004 hanno camminato (e corso) con Operazione Colomba per le colline a sud di Hebron: ognuno è stato un tassello indispensabile per portare avanti il sogno di fermare l’occupazione militare e di vedere i Diritti Umani rispettati e vita piena per tutti. Dedichiamo questo premio ai nostri maestri di nonviolenza, le persone che ci hanno insegnato ad abbattere muri

Nandino Capovilla : LIBERTÀ PER HAFEZ

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scintille di luce e lotta popolare non violenta   LIBERTÀ PER HAFEZ. S olo pochi giorni fa mi abbracciavi piangendo, fratello Hafez, nel tuo villaggio palestinese dove la nonviolenza resiste all'oppressione più bieca. Da anni avete scelto di non opporre violenza allo stato occupante come hai imparato dalla tua mamma e hai insegnato a tuo figlio. Ma i governi come il nostro e la Comunità internazionale tacciono con Israele. Con te, arrestateci tutti. > C Pax Christi Italia - Pagina Ufficiale C omunicato stampa: Fb Pax Christi Italia LIBERTA’ PER HAFEZ E PER IL POPOLO DELLE SOUTH HEBRON HILLS Firenze, 13 settembre 2022 Sappiamo che il diritto internazionale è dalla loro parte. Sappiamo che stanno subendo soprusi ingiusti e ingiustificabili. Sappiamo che non sono terroristi. Che c’è uno stato occupante e una terra occupata illegalmente. Che non ci sono solo diritti umani da difendere, ma il diritto di un popolo all’autodeterminazione e a vedere riconosciuti i propri diritti politi

Pax Christi Italia : Fuori dal coro

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      Pax Christi Italia - FUORI DAL CORO che montagna di ipocrisia... Nablus, 2 agosto 2015 Scusate, ma stando qui in Cisgiordania non si può non rimanere fuori da questo coro di commossa condanna e sgomento che tutti accomuna, nel nome del piccolo Ali, ucciso a Nablus. Anzi, se foste qui sareste nauseati dall'insistenza con cui i media italiani continuano a riproporre le immagini della casa di questo bambino data a fuoco dai coloni, semplicemente perchè dalla mattina alla sera vediamo centinaia di bambini come Ali minacciati dai soldati e aggrediti dai coloni. Ma essi non fanno notizia. E delle migliaia di Ali arrestati e detenuti non si deve parlare, come d'altra parte nessuno ha pubblicato anche solo una foto come quella di Ali per qualcuno deI quasi 500 (cinquecento) bambini massacrati esattamente un anno fa a Gaza. Nessun servizio di questi giorni ha accennato al primo anniversario del massacro di più di duemila palestinesi. Se fost

Abuna Mario :Noi abbiamo il dovere di denunciare la follia dei 132cacciabombardieri …

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Il Vescovo presidente di Pax Christi Italia Giovanni Giudici, interviene contro la “follia dell’enorme costo dei 131 cacciabombardieri da 150 milioni di euro ciascuno”. Una decisa presa di posizione per “rompere il silenzio” e chiedere “un ripensamento di queste spese militari in Parlamento”. Come i Re Magi anche noi dobbiamo “intraprendere un’altra strada”. Grazie Vescovo Giovanni, grazie a nome di quei tanti che vorrebbero ascoltare piu’ spesso parole di questo genere da un Pastore e da un Padre. Ci fa male il silenzio di chi potrebbe e dovrebbe essere voce di chi non ha voce e soprattutto fa’ piu’ male a coloro che vivono sulla loro pelle il frutto del nostro/vostro silenzio. Te lo dico perche’ lo vedo tutti i giorni quello che produce questo assordante silenzio… In Terrasanta c’e tanto silenzio, troppo silenzio su quello che sta accadendo. Le umiliazioni e i soprusi quotidiani gridano verso l’alto. E il grido degli oppressi prima o poi verra’ ascoltato ed allora cosa succedera’ ? 

Misna e Vescovo di Tripoli: bombe e armi sono inutili e dividono il Paese. Trovate un modo per dialogare con Gheddafi

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   1 Tripoli (AsiaNews) – “Niente è cambiato dopo oltre cento giorni di raid aerei. Le bombe e la guerra sono inutili. Niente cambierà in futuro se si continuerà su questa strada. Per non dividere la Libia occorre una forma di dialogo che includa anche Gheddafi e i suoi sostenitori”. È quanto afferma ad   AsiaNews   mons. Giovanni Martinelli, Vicario apostolico di Tripoli, in merito all’incontro fra Unione Africana (Ua), Russia e Paesi Nato in corso oggi a Mosca. Secondo il prelato il Gruppo di contatto per la crisi in Libia deve mirare a riportare l’unità nel Paese. “Se manca questa prospettiva – afferma – non ci sarà mai pace”. Dall’inizio dell’operazione Nato in Libia, Russia e rappresentanti dell’Unione africana lavorano per una soluzione diplomatica della crisi. Oggi, Jacob Zuma, presidente del Sudafrica e rappresentante dell’Ua, presenterà al Gruppo internazionale di contatto sulla Libia un nuovo piano per trovare un accordo fra Gheddafi e Consiglio di transizione libico.  Mons.