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Gerusalemme capitale, cristiani in Medio oriente contro Trump: distrugge le speranze di pace

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Gerusalemme capitale, cristiani in Medio oriente contro Trump: distrugge le speranze di pa Il patriarcato caldeo critica una scelta che “complica” la situazione e alimenta “conflitti e guerre”. Il card. Raï parla di “decisione distruttiva” che viola le risoluzioni internazionali. Il papa copto Tawadros II cancella l’incontro col vice-presidente Usa Pence. Continua la protesta “rassegnata” dei palestinesi. Attivisti israeliani: gli Usa hanno abdicato al ruolo di mediatori nella regione. Gerusalemme (AsiaNews) - I vertici cristiani del Medio oriente lanciano nuovi appelli agli Stati Uniti e al suo presidente Usa Donald Trump, perché riveda la decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e disporre il trasferimento dell’ambasciata. Una scelta controversa che ha sollevato proteste e indignazione - con morti e feriti - nella regione e che pr

Clima di guerra a Gaza. Sr. Nadila: preghiamo e seminiamo pace e rispetto

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Clima di guerra a Gaza . Sr. Nadila: preghiamo e seminiamo pace e ... Gabriella Ceraso - Città del Vaticano Cresce ancora la tensione nei Territori palestinesi contro la decisione del Presidente Usa Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Quasi 150 i feriti, e al confine con la Striscia di Gaza si registrano anche bombardamenti. A Gaza, la testimonianza delle Suore della Congregazione del Rosario “La gente è arrabbiata ed è difficile dire cosa può succedere; certo, il timore di una nuova guerra è forte. Noi non la vogliamo, le persone hanno sofferto troppo”. Così suor Nadila, della Congregazione del Rosario, che insegna in una scuola a Gaza City. Nessun commento o analisi politica nelle sue parole, ma la vicinanza alla popolazione che è sempre in condizioni di estrema povertà e “non è ancora guarita dalle tre guerre passate. Chiediamo al Signore che non accada di nuovo: guerra significa solo morte, distruzione

Italia-Israele: la «diplomazia dei caccia» – di Manlio Dinucci

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          Italia-Israele: la «diplomazia dei caccia» – di Manlio Dinucci L’arte della guerra Italia-Israele: la «diplomazia dei caccia» Manlio Dinucci I governanti europei – dalla rappresentante esteri della Ue Mogherini al premier… bocchescucite.org     L’arte della guerra Italia-Israele: la «diplomazia dei caccia» Manlio Dinucci I governanti europei – dalla rappresentante esteri della Ue Mogherini al premier italiano Gentiloni, dal presidente francese Macron alla cancelliera tedesca Merkel – hanno preso formalmente le distanze dagli Usa e da Israele sullo status di Gerusalemme. Si sta creando una frattura tra gli alleati?  I fatti mostrano il contrario. Poco prima della decisione di Trump su Gerusalemme capitale di Israele, quando già essa era preannunciata, si è svolta la Blue Flag 2017, la più grande esercitazione internazionale di guerra aerea nella storia di Israele, alla quale hanno partecipato Stati uniti, Ita

Richard Silverstein Gli uomini bianchi strapagati, sottomessi, che gestiscono gli ebrei americani

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 Sintesi personale   Il sondaggio annuale sulle retribuzioni annuali delle organizzazioni ebraiche americane è stato pubblicato oggi nel 2017 ed è triste   .Dei 55 CEO elencati nel sondaggi solo 8 sono donne e sono pagati molto meno delle loro controparti maschili.   " Rabbi" Marvin Hier del Wiesenthal Center   porta a casa oltre $ 800.000. Il secondo della lista è Howard Kohr dell' Aipac che "guadagna" oltre $ 700.000. Matt Brooks della Republical Jewish Coalition guadagna ben oltre $ 600.000. Birthright guadagna ben oltre $ 600.000 grazie ai $ 100 milioni che Sheldon Adelson ha versato  negli ultimi dieci anni. Jonathan Greenblatt dell'ADL guadagna $ 545.000. Nel caso qualcuno di voi di Open Hillel si chiedesse quanti soldi ha fatto Hillel International , Eric Fingerhut guadagna  $ 500.000, Mort Klein   è pagato $ 450.000 di ZOA. Josh Block di The Israeli Project: $ 460.000. In un'epoca  dove  l'ebraismo americano st

Ebrei contro l'occupazione, "Il governo israeliano vuole abbattere 300 case di palestinesi"

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        Ebrei contro l'occupazione, "Il governo israeliano vuole abbattere 300 case di palestinesi" Il governo italiano e l'Europa intervengano contro questi soprusi. Lettera aperta che condanna le decisioni della Corte Suprema Israeliana che aprono la repubblica.it     Il governo italiano e l'Europa intervengano contro questi soprusi. Lettera aperta che condanna le decisioni della Corte Suprema Israeliana che aprono la strada alla espulsione di 750-1000 Beduini residenti nel nord della Valle del Giordano di MARCO RAMAZZOTTI STOCKEL 27 novembre 2017       ROMA - La Rete Italiana degli Ebrei Contro L’Occupazione chiede ai Governi dell’Unione Europea e, in particolare, al Governo italiano, di assumere una posizione forte contro la politica di Israele, che persegue una persecuzio

Giorgio Gomel : Gerusalemme capitale, l'unilateralismo, il futuro dei due Stati

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Gerusalemme capitale, l'unilateralismo, il futuro dei due Stati Gerusalemme capitale d’Israele – proclama Trump –. pur affermando che gli Stati Uniti “non intendono assumere una posizione sullo status definitivo... affarinternazionali.it   Gerusalemme capitale d’ Israele – proclama Donald Trump unilateralmente –. pur affermando nel prosieguo del suo discorso che gli Stati Uniti “non intendono assumere una posizione sulle questioni relative allo status definitivo [del conflitto israelo-palestinese], inclusi i confini specifici della sovranità israeliana su Gerusalemme o la definizione delle frontiere  contese fra le parti”. Così, con il suo tipico tono fra il tranchant, il facilone e l’arrogante, il presidente americano ignora la complessità simbolica, identitaria, religiosa nonché squisitamente politica d’una città che Israele celebra  dall’annessione della parte orientale nel 1980 come “capitale unita, eterna e in

Eshkol Nevo :«Gerusalemme non è solo mia»

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        «Gerusalemme non è solo mia» di Eshkol Nevo corriere.it     M i hanno chiesto di scrivere della «mia» Gerusalemme. Il fatto è, ho pensato, che non è mai stata solo mia. L’ho capito dal primo momento, che non era solo mia. N el quartiere di Gerusalemme in cui sono nato, vivevano anche molti ultraortodossi. Fin da piccolissimo, ho avuto ben chiaro che nella «mia» città vivevano persone assai diverse da me. Nel vestire. Nello stile di vita. La memoria è sempre selettiva, ma di quei tempi non ricordo sommosse. O conflitti. Vivevamo fianco a fianco. Giocavamo, bambini con i cernecchi e bambini senza cernecchi, tutti insieme. Dall’altra parte della strada si levavano le mura della Città Vecchia. Ancora oltre, Gerusalemme Est. Era prima dell’Intifada, e la Città Vecchia era ancora il luogo dove passeggiavo con i miei genitori. Senza timori. Anche lì vedevo persone che vivevano, si vestivano, parlavano, in modo diver

Alberto Negri :[L’analisi] Dalle armi di distruzione di massa dell’Iraq a Biden. Ecco chi ha inventato la madre di tutte le bufale

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[L’analisi] Dalle armi di distruzione di massa dell’Iraq a Biden. Ecco chi ha inventato la madre di tutte le bufale Fu il capo della National Geospatial Intelligence Agency, James Clapper, a costruire le prove notizie.tiscali.it Dagli Stati Uniti arrivano, con una certa regolarità, “bufale” con il marchio di fabbrica. Ma la madre di tutte le “fake news” fu certamente la storia delle presunte armi di distruzione di massa del dittatore iracheno Saddam Hussein. Quelle armi, che dovevano giustificare la guerra del 2003, non furono mai trovate e hanno continuato a fare vittime molti anni dopo. Come nascono le “bufale” americane compresa probabilmente quella dell’ex vicepresidente Joe Biden sulle interferenze russe in Italia? È il novembre 2015 quando France 5, canale pubblico di informazione, invia una giornalista a intervistare Ahmad Chalabi, l’uomo politico scelto da Washington per guidare l’Iraq dopo la caduta di Saddam Hussein ne

Alberto Negri : La battaglia dei Gattopardi sulle mura di Gerusalemme

Alberto Negri 20 h · La battaglia dei Gattopardi sulle mura di Gerusalemme Intorno alle mura di Gerusalemme si sta svolgendo il campionato mondiale dell’ipocrisia. Religione, storia, cultura, diplomazia, sono state arruolate per battersi all’ultimo sangue. Trump con l’annuncio di Gerusalemme capitale dello stato israeliano tenta di sparigliare il tavolo presidenziale dell'Ufficio Ovale che confonde con il tavolo verde dei suoi casino a Las Vegas; il premier Netanyahu finalmente può sfogarsi contr o gli europei che a loro volta si scoprono paladini dei palestinesi dopo averli abbandonati per anni al loro destino. Il leader turco Erdogan coglie al volo l'opportunità per proporsi come il difensore dell'Islam dopo essersi buttato nelle braccia di Putin e degli ayatollah sciiti dell'Iran: niente male per un Paese della Nato che voleva fuori Assad. Il vulnerabile regno hashemita di Giordania, custode della spianata delle moschee, vota per la revision