Ebrei contro l'occupazione, "Il governo israeliano vuole abbattere 300 case di palestinesi"
Il
governo italiano e l'Europa intervengano contro questi soprusi. Lettera
aperta che condanna le decisioni della Corte Suprema Israeliana che
aprono la
repubblica.it
Il governo italiano e
l'Europa intervengano contro questi soprusi. Lettera aperta che condanna
le decisioni della Corte Suprema Israeliana che aprono la strada alla
espulsione di 750-1000 Beduini residenti nel nord della Valle del
Giordano
di MARCO RAMAZZOTTI STOCKEL
ROMA - La Rete Italiana degli Ebrei Contro L’Occupazione
chiede ai Governi dell’Unione Europea e, in particolare, al Governo
italiano, di assumere una posizione forte contro la politica di Israele,
che persegue una persecuzione etnica attraverso espulsioni pianificate
dei Beduini che vivono nei villaggi di Ein el-Hilweh e Al Maleh, nel
Nord della Valle del Giordano. Tutto questo per realizzare la
costruzione di una città ebraica, su terra localizzata nella parte della
West Bank, conosciuta come Area C, ora sotto completo controllo
israeliano, sia amministrativo che di sicurezza.
Trecento case di palestinesi da abbattere. Israele progetta la complete demolizione di 300 case Palestinesi, spazzando via del tutto queste comunità. Si condannano anche le azioni che il Governo di Israele sta progettando di realizzare nella prossima settimana contro due scuole nella zona di Gerusalemme Est, costruite da una associazione senza scopo di lucro italiana, e dedicate alla istruzione elementare di bambini Beduini, che le autorità israeliane hanno deliberato di distruggere. Queste attività illegali e persecutorie dello Stato di Israele vanno chiaramente contro le leggi internazionali e numerose delibere delle Nazioni Unite rivolte specificamente alla regione palestinese. La richiesta dunque rivolta ai Governi Europei è di rispondere attivando sanzioni economiche contro Israele, che vietino ogni scambio commerciale e finanziario con quel Paese, fino a quando ponga finei alle sue politiche di espropriazione della terra e di persecuzione etnica del popolo Palestinese, sia nei Territori Palestinesi Occupati che in Israele.
* Marco Ramazzotti Stockel della Rete Ebrei Contro L’Occupazione
Trecento case di palestinesi da abbattere. Israele progetta la complete demolizione di 300 case Palestinesi, spazzando via del tutto queste comunità. Si condannano anche le azioni che il Governo di Israele sta progettando di realizzare nella prossima settimana contro due scuole nella zona di Gerusalemme Est, costruite da una associazione senza scopo di lucro italiana, e dedicate alla istruzione elementare di bambini Beduini, che le autorità israeliane hanno deliberato di distruggere. Queste attività illegali e persecutorie dello Stato di Israele vanno chiaramente contro le leggi internazionali e numerose delibere delle Nazioni Unite rivolte specificamente alla regione palestinese. La richiesta dunque rivolta ai Governi Europei è di rispondere attivando sanzioni economiche contro Israele, che vietino ogni scambio commerciale e finanziario con quel Paese, fino a quando ponga finei alle sue politiche di espropriazione della terra e di persecuzione etnica del popolo Palestinese, sia nei Territori Palestinesi Occupati che in Israele.
* Marco Ramazzotti Stockel della Rete Ebrei Contro L’Occupazione
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