Alberto Negri I jihadisti fanno tremare l’Egitto di Al Sisi
http://www.quotidiano.ilsole24ore.com/…/…/edicola24web.html… Non ci si poteva illudere che la caduta di Raqqa e la sconfitta dell’Isis potessero rappresentare la fine del terrorismo e del jihadismo nel mondo arabo-musulmano neppure in Occidente. Il massacro alla moschea sufi del Sinai è l’ennesimo promemoria insanguinato. In Sinai - diventato dopo la caduta dei Fratelli Musulmani nel 2013 una sorta di Afghanistan affacciato sul Mediterraneo e il Mar Rosso, a cavallo di un’area altamente sensibile, al confine con Palestina e stato ebraico, strategica per il passaggio di pipeline e gasdotti - ne abbiamo avuto una drammatica prova con l’attentato che ieri ha fatto almeno 235 morti alla moschea di Bir El Abd, a 60 chilometri da El Airish, capitale del Sinai settentrionale una delle aree più ribollenti del territorio egiziano non lontano dalla Striscia palestinese