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The Balfour Declaration's Racism - and Why It Still Matters

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          Opinion: The Balfour Declaration's racism - and why it still matters *** haaretz.com General Edmond Allenby, who conquered Jerusalem from the Ottoman Empire, reviewing British soldiers in Jerusalem's Old City, December 11, 1917. A League of Nations mandate followed in 1922 Opinion The Balfour Declaration promised Lebanon and Jordan to the Jews, too Op

Anna FranK ; i 13 anni di ieri e di oggi

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Guerra tra sciiti e curdi. E i cristiani iracheni di nuovo in fuga

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        Guerra tra sciiti e curdi. E i cristiani iracheni di nuovo in fuga - Mondo e Missione Non c’è pace per i cristiani della Piana di Ninive: da Alqosh e da altri villaggi vicini arrivano notizie di violenti scontri tra l’esercito iracheno e i peshmerga… mondoemissione.it Redazione Non c’è pace per i cristiani della Piana di Ninive: da Alqosh e da altri villaggi vicini arrivano notizie di violenti scontri tra l’esercito iracheno e i peshmerga curdi. Con i cristiani – tra due fuochi – costretti di nuovo alla fuga, anche dopo la sconfitta dell’Isis È davvero una Via Crucis senza fine quella dei cristiani dell’Iraq. E l’ennesima sua stazione in queste ore si chiama Alqosh, storica cittadina cristiana abbarbicata sulle montagne sopra la piana di Ninive. Grazie alla sua posizione (e alla difesa dei peshmerga curdi) Alqosh durante la lugubre stagione del dominio dell’Isis a Mosul è stata la Chiesa di

Amira Hass: Ramallah cancels film screening due to activists’ fury over director's ‘normalization’ with Israel

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Amira Hass       Ramallah cancels film screening due to activists’ fury over director's ‘normalization’ with Israel *** haaretz.com The Ramallah municipality over the weekend canceled the screening of the film “The Insult,” by Lebanese director Ziad Doueiri, in response to demands by activists promoting a cultural and academic boycott of Israel and the group Youth Against Normalization. The film was meant to be screened Monday evening at the close of the fourth annual Days of Cinema Festival held in five Palestinian cities. The film chronicles how an argument between a Palestinian refugee and a Lebanese Christian develops into a physical and legal confrontation. The boycott activists and their supporters viewed the screening of the film at a festival sponsored by the city and the Palestinian Culture Ministry as encouraging the normalization of relations with Israel. This is because five years ago Doueiri shot parts of his last film, “T

Amira Hass : BDS contro il BDS: il boicottaggio di un regista arabo in Cisgiordania divide i palestinesi riguardo a rapporti con Israele

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PALESTINA.   una scena di L'Insulto ottobre 25, 2017 Amira Hass 24 ottobre  2017, Haaretz Uno dei più famosi attori palestinesi ora sta chiedendo di boicottare il movimento palestinese di boicottaggio nel mezzo dello scalpore sul film “L’insulto” del regista libanese Ziad Doueiri . Nel fine settimana il Comune di Ramallah ha annullato la proiezione del film “L’insulto”, del regista libanese Ziad Doueiri, in risposta alle richieste di attivisti che promuovono il boicottaggio culturale ed accademico di Israele e del gruppo “Giovani contro la Normalizzazione”. Il film doveva essere proiettato lunedì pomeriggio alla fine del quarto festival annuale “Giorni di Cinema”, tenuto in cinque città palestinesi. Il film racconta come una discussione tra un rifugiato palestinese e un cristiano libanese si trasformi in uno scontro fisico e giudiziario. Gli attivisti del boicottaggio ed i loro sostenitori hanno visto la proiezione del film durante un fe

Alberto Negri : Anna Frank e la società liquefatta

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13 h · La società liquefatta Le minoranze, in Medio Oriente e in Europa, spesso sulla loro pelle si accorgono prima delle maggioranze di quello che non funziona. Il rabbino capo della comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni, a proposito delle immagini di Anna Frank allo stadio, ha detto: "Quello che è successo è un sintomo allarmante”, forse legato al fatto che “chi rappresenta la società consolidata non riesce a risolvere i gravi problemi del Paese, come quello economico ad esem pio”. Il che, secondo Di Segni, porta le persone a essere “scontente” e le “strutture base della società a rischiare di saltare”. Un'analisi che vale per tutti quelli che vivono qui. Oggi tocca agli ebrei, domani ai musulmani, un giorno saranno i neri e un altro ancora forse verrà umiliata l'essenza stessa del Paese e la sua storia, in un crescendo di rabbiosa intolleranza verso il presente. La società non è liquida, rischia di liquefarsi.

Anna Frank sarebbe viva, se gli Usa non avessero negato ai familiari,in fuga dal Nazismo, il visto

Anna Frank sarebbe ancora  viva se gli Usa non avessero  negato ai familiari  in fuga dal Nazismo, il  visto  Oggi  nel 2017,nelle profondità dei nostri mari, c'è un'altra Anna?   Il no americano ad Anna Frank    Quando la famiglia di Anna Frank cercò inutilmente rifugio negli Stati Uniti   Non chiederei il vostro aiuto se le condizioni qui non fossero tali da obbligarmi a fare di tutto per evitare il peggio». Così scriveva Otto Frank, padre di Anna, al suo ex compagno di studi americano Nathan Straus chiedendo numi su come riuscire al più presto a rifugiarsi negli Stati Uniti.  Il testo della lettera, datato aprile 1941, è da ieri in mostra per i visitatori dell’Istituto ebraico di ricerca (Yivo) di New York, riuscito nell’impresa di raccogliere e rendere pubbliche diverse dozzine di missive scritte dal padre di Anna pochi mesi prima che l’intera famiglia olandese fosse obbligata a nascondersi nel vano tenta

Sharazad Odeh Israele trasforma un autobus in camera di tortura

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ottobre 19, 2017 Shahrazad Odeh   10 Ottobre 2017, The Electronic Intifada La moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme – uno dei luoghi più sacri per l’Islam – ha ottenuto molta attenzione durante l’estate, quando Israele ha impedito ai fedeli palestinesi di entrarvi. Tuttavia alcuni episodi della brutalità israeliana durante quel periodo non sono stati riportati dai media internazionali. Grazie al mio lavoro come avvocatessa con il “Comitato Pubblico contro la Tortura in Israele” ho raccolto la testimonianza di vittime di uno di questi episodi. Il 27 luglio verso le 22 la polizia israeliana ha fatto irruzione nel complesso di Al-Aqsa. Ciò è avvenuto poco dopo che le autorità israeliane avevano tolto i metal detector e le videocamere che avevano sistemato all’entrata del complesso. L’incursione, non la prima ad Al-Aqsa quel giorno, è stata interpretata come la vendetta della polizia sui palestinesi che avevano resistito con successo contro le restrizioni