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Ebrei di Barcellona : "Barcellona è la nostra casa, Barcellona il nostro futuro" -

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 un futuro" http://moked.it/…/barcellona-la-nostra-casa-barcellona-nos…/       "Barcellona è la nostra casa, Barcellona il nostro futuro" - Moked Non è questo il tempo per pericolosi sensazionalismi e allarmismi. Gli ebrei di Barcellona non se ne vanno, ma anzi sono determinati a rafforzare… moked.it           Pubblicato in Attualità il ‍‍21/08/2017 - 29 מנחם אב 5777 N on è questo il tempo per pericolosi sensazionalismi e allarmismi. Gli ebrei di Barcellona non se ne vanno, ma anzi sono determinati a rafforzare ulteriormente la loro presenza e il loro impegno. Parola del portavoce della Comunità ebraica, Victor Sorenssen, che raggiungiamo telefonicamente. Un messaggio che è anche una risposta alle parole del rabbino Meir Bar-Hen, che alle porte dello Shabbat aveva p

I Musulmani americani si rivolgono agli ebrei per salvaguardare le moschee

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Sintesi personale Con i crimini islamofobici in aumento , i leader musulmani stanno cercando di difendere  le proprie moschee e  istituzioni. . Alcune organizzazioni ebraiche stanno collaborando  con i gruppi musulmani locali e nazionali per consigliarli sulle migliori pratiche di sicurezza e per promuovere una più forte legislazione contro i crimini di odio . La cooperazione tra le due comunità   ha come obiettivo il  prevenire gli attacchi e il  gestire i cri

Looking to safeguard mosques, U.S. Muslims turn to Jewish community for help

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      Looking to safeguard mosques, U.S. Muslims turn to Jewish community for help *** haaretz.com       With Islamophobic hate crimes on the rise , Muslim leaders are working harder to secure their mosques and institutions. Some are turning to Jewish experts for assistance. A few Jewish organizations have partnered with local and national Muslim groups to advise them on best security practices and advocate jointly for stronger hate crime legislation. Cooperation

Collegare l'Islam alla criminalità e al terrorismo non servirà all'Occidente - Arabpress

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          Collegare l'Islam alla criminalità e al terrorismo non servirà all'Occidente - Arabpress Il terrorismo non ha religione, dottrina o identità; è un male assoluto che mira all'umanità senza discriminazioni      Il  terrorismo non ha religione, dottrina o identità; è un male assoluto che mira all'umanità senza discriminazioni   Di Said al-Shahaby. Al-Quds (21/08/2017). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini. L’attacco terroristico della settimana scorsa a Barcellona si aggiunge alla serie viziosa di atti diretti contro gli esseri umani senza discriminazioni. Questo processo criminale sta acquisendo importanza perché si è svolto in una città europea che gode dell’attenzione dei media. Tre giorni prima, i terroristi hanno effettuato un’altra operazione a Ouagadougou, uccidendo 18 persone, che è coincisa con quella nell’area irachena di Baiji in cui sono state uccise 10 persone. Anche se l’attore è quasi identico

Gaza: GAZA. Freestyle Festival, il sogno della libertà

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          GAZA. Freestyle Festival, il sogno della libertà Dal 23 agosto al 3 settembre il Gaza Freestyle Festival promosso dal Centro italiano di scambi culturali “Vik-Vittorio Arrigoni” e il Centro sociale Lambretta di Milano nena-news.it Meri Calvelli Gaza, 26 agosto 2017, Nena News – Ciò che subisce la popolazione civile di Gaza rappresenta una delle peggiori tra le forme di violazione sistematica dei diritti umani. Ma i gazawi continuano a rappresentare un esempio di autodeterminazione e a darci una grandissima lezione di dignità umana e politica. In questa cornice ci sembra molto importante cogliere la forte necessità dei giovani che trovano nelle discipline di strada una forma di espressione e di libertà. Attraverso il parkour , per esempio, sono riusciti a trasformare uno scenario di macerie in un palco in cui mettono in scena la loro arte e la loro voglia di mostrarsi e sentirsi. Il Pk Gaza oggi riesce a comunic

Mimmo Chirico : Una vita decente, in un Paese decente ,in una Roma decente

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Mimmo Chirico 15 ore fa · L'ironia della sorte vuole che mi sia trovato sotto casa un campo profughi. Da ieri mattina alle 6 ho sentito le urla delle donne che venivano sgomberate, fino a ieri notte quando molte persone erano ancora sotto casa mia a cercare un giaciglio per la notte. Qualcuno è salito da me per fare un pò di telefonate. Chi conosce Roma sa che questa è la zona storicamente d'insediamento e ritrovo di eritrei ed etiopi. Ci sono i ristoranti, i club, i bar, negozi e parrucchieri e le agenzie di viaggio delle comunità. Da più di 50 anni conviviamo serenamente. L'occupazione di Piazza Indipendenza non dava alcun fastidio al quartiere. Non si percepiva alcun problema all'esterno.  Gente tranquilla che incontravo al supermercato o vedevo quando portavano i figli a scuola la mattina, a scuola nel quartiere. Persone che lavorano ed integrate. Dentro al palazzo so che regnavano sovrani ordine e disciplina, forse anche trop

Come (non) sfidare la violenza razzista

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      Come (non) sfidare la violenza razzista Come (non) sfidare la violenza razzista Di Aviva Chomsky 23 agosto 2017 Dato che il nazionalismo bianco e la cosiddetta “destra alternativa” hanno guadagn znetitaly.altervista.org       Dato che il nazionalismo bianco e la cosiddetta “destra alternativa” hanno guadagnato preminenza nell’era di Trump, si è saldata una reazione bipartitica per sfidare queste ideologie. Gran parte di questa coalizione bipartisan, però, si concentra sulle mobilitazioni e sulla retorica individuale, estrema e piena di odio, invece che sulla violenza più profonda, gentile e apparentemente più accettabile dal punto di vista politico che pervade la politica estera e interna degli Stati Uniti nel 21° secolo. Tutti, dai Repubblicani  tradizionali, a una varietà di Democratici, ai dirigenti delle grosse aziende, alle persone di sinistra antifasciste, sembrano ansiosi e orgogliosi di denunciare ad alta voce o anche di af

Robert Fisk : Reazioni all’attacco di Barcellona

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Reazioni all’attacco di Barcellona A meno che non siate catalani – o spagnoli – potreste esservi persi i segnali di grave divisione politica dietro il massacro di Barcellona. I media internazionali hanno quasi evitato testardamente le parti complicate della vicenda. Siamo invitati a restare a bocca aperta davanti all’orrore, alla paura e al dolore creati dagli assassini islamisti, senza prendere in considerazione per un momento il fatto che le reazioni a questo atto di barbarie sono state molto diverse dai racconti di “unità” nazionale e internazionale che l’Europa e il mondo dovevano condividere. C’è stato un indizio di colpevolezza riguardo a tutto questo quando i primi servizi hanno sottolineato l’”unità” della popolazione di Barcellona e di quella spagnola, citando a malapena il referendum del 1° ottobre sull’indipendenza catalana che il governo di Madrid dichiara illegale. Il terrorismo, era il messaggio, poteva guarire tali divisioni. In