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Video : il colonialismo israeliano in 5 minuti

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Cinquant'anni dopo la guerra dei sei giorni, la cisgiordania, frammentata, rende impossibile ogni soluzione pacifica tra israeliani e palestinesi? (Le Monde) Sulla pagina di Le Monde 371 commenti e 274000 condivisioni. https://www.facebook.com/lemonde.fr/videos/101556146328275 youtube

Alberto Negri :Da 4 Paesi arabi stop a rapporti con il Qatar: la “Nato araba” si frantuma ancor prima di nascere

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      Da 4 Paesi arabi stop a rapporti con il Qatar: la “Nato araba” si frantuma ancor prima di nascere La decisione di Arabia Saudita, Emirati Arabi, Egitto e Bahrein arriva con le crescenti tensioni nel Golfo per il presunto appoggio di Doha a gruppi… ilsole24ore.com   Nel Golfo forse è cominciata una nuova era: dopo avere esportato instabilità in tutta la regione favorendo una versione dell'Islam retrograda e radicale le monarchie assolute del petrolio sono ai ferri corti. Il quartier generale americano in Medio Oriente, il Centcom, ha sede in Qatar e gli Stati Uniti allo stesso tempo sono i maggiori protettori e fornitori di armi dell’Arabia Saudita, che insieme agli inglesi aiutano nella guerra in Yemen contro i ribelli Houthi sciiti. La rottura diplomatica tra Doha, l'Arabia Saudita, l'Egitto, gli Emirati Arabi e il Bahrein (cui si è aggiunto anche lo Yemen) , incrina proprio il sistema di sicurezza americano e occidentale n

–Ugo Tramballi :Sei giorni, mille guerre

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        Sei giorni, mille guerre «Ci sono cose di cui mi rammarico. Per esempio gli insediamenti nei Territori nei quali io stesso, sfortunatamente, ho messo mano, e che sono stati ilsole24ore.com Domenica 04 Giugno 2017 « Ci sono cose di cui mi rammarico. Per esempio gli insediamenti nei Territori nei quali io stesso, sfortunatamente, ho messo mano, e che sono stati davvero un grande errore», ammise Shimon Peres nel 2007, quando diventò presidente d’Israele. Ma era ormai troppo tardi. Apparentemente quella dei Sei giorni non fu molto diversa dalle altre guerre combattute e vinte da Israele. Fu rapida: iniziò all’alba del 5 giugno 1967 e l’11 le parti firmarono il cessate il fuoco. Mai gli israeliani ebbero un successo così folgorante: l’attacco a sorpresa della loro aviazione distrusse a terra l’aeronautica egiziana e siriana. Avevano preso l’iniziativa per anticipare quella che sembrava un’imminente aggressione, dopo che

Quei sei giorni che sconvolsero il Medio Oriente. Dopo 50 anni una guerra ancora aperta | AgenSIR

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Quei sei giorni che sconvolsero il Medio Oriente. Dopo 50 anni una guerra ancora aperta | AgenSIR Il primo attacco, a sorpresa, parte il 5 giugno 1967, alle 7.45: aerei militari israeliani distruggono quasi del tutto l'aviazione egiziana. Stessa sorte, di lì a… agensir.it Il primo attacco, a sorpresa, parte il 5 giugno 1967, alle 7.45: aerei militari israeliani distruggono quasi del tutto l’aviazione egiziana. Stessa sorte, di lì a poche ore, per gli aerei siriani e giordani. Prive della necessaria copertura aerea le truppe egiziane subiscono anche l’offensiva terrestre israeliana. L’esercito con la Stella di David arriva nella penisola del Sinai passando per la Striscia di Gaza. Le brigate corazzate israeliane contrattaccano anche a Gerusalemme e a Jenin, varcando il confine della Cisgiordania per la prima volta dal 1948, dopo che la Giordania di re Hussein aveva preso a bombardare Gerusalemme Ovest e Tel Aviv, forte di un Trattat

Pax Christi: 50° guerra dei Sei giorni, “dignità umana e pari diritti del popolo palestinese e di quello israeliano”

“ Pax Christi fa appello a tutte le parti di ritornare al tavolo negoziale per definire accordi di pace che riconoscano e proteggano la dignità umana e i pari diritti del popolo palestinese e di quello israeliano. Riteniamo che la ripresa di un processo di pace si debba basare su un fermo impegno nel rispettare il diritto internazionale e le risoluzioni Onu”. L’associazione cattolica e pacifista internazionale Pax Christi si mobilita alla vigilia del 50° anniversario dello scoppio della guerra dei Sei giorni (5 giugno 1967) che ha segnato l’inizio di un cinquantennio di occupazione israeliana sui territori palestinesi. “È il momento di dire basta!”, scrive Pax Christi annunciando un mese d’iniziative e attività per attirare l’attenzione sulle conseguenze di questi cinque decenni di occupazione israeliana sulle vite dei palestinesi. Bisogna che “governi, società civile e persone di buona volontà facciano pressione con ogni mezzo possibile, politico, economico e di sensibilizzazio

Alberto Negri: articoli su attentato a Londra, Siria, Iran, Arabia Saudita, Trump e altro

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. 1 Lotta al terrorismo, se colpiamo il bersaglio sbagliato A Abbassato il livello di allarme dopo  l'attentato di Manchester, gli apparati di sicurezza britannici hanno fatto un altro calcolo sbagliato: dagli errori si dovrebbe imparare, soprattutto quando si avvicinano le elezioni non solo in Gran Bretagna ma anche in Germania e forse pure in Italia. In pieno Ramadan, i jihadisti intendono trasferire lo stato di guerra mediorientale in Europa mentre si va al voto. Ma qual è il vero pericolo per gli americani, gli inglesi e loro alleati arabi del Golfo? L'Iran. E questo dice tutto sul livello di irresponsabilità delle leadership occidentali. E' il messaggio sbagliato venuto dalla visita del presidente americano Donald Trump in Medio Oriente e che poi è passato anche al G-7: rifornire di armi l'Arabia Saudita con 110 miliardi di commesse ed essere acquiescenti con i piani delle monarchie arabe del Golfo e di Israele,