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25 Aprile a Milano : contestazioni esterne al corteo

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1 come negli anni precedenti le contestazioni sono avvenute all'esterno del corteo, a Piazza San Babila, da parte di un gruppo minoritario. 2 Nel corteo sfilavano il gonfalone della Brigata ebraica e le bandiere palestinesi: non si sono stati incidenti di sorta o contestazioni alla Brigata ebraica  3  Un auspicio e un augurio  a Milano

HAARETZ: Israele teme espulsione team colonie dalla FIFA

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HAARETZ: Israele teme espulsione team colonie dalla FIFA I palestinesi vogliono all’ordine del giorno la questione della partecipazione ai campionati israeliani delle squadre delle colonie ebraiche nei Territori occupati,… shar.es/1FmtFQ I palestinesi vogliono all’ordine del giorno la questione della partecipazione ai campionati israeliani delle squadre delle colonie ebraiche nei Territori occupati, durante la riunione annuale della Federazione internazionale del calcio prevista il mese prossimo. Intanto 120 organizzazioni e personalità mondiali mandano una lettera alla Fifa a sostegno della posizione palestinese. della redazione Roma, 20 aprile 2017, Nena News – Israele è sempre più preoccupato che la FIFA, la Federazione internazionale del gioco calcio, deciderà di sospendere le sue squadre con sede negli insediamenti coloniali nella Cisgiordania occupata, quando terrà la sua riunione annuale il mese prossimo. Lo scrive oggi il g

Le israeliane non devono amare arabi: sei arresti nella destra razzista

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Le israeliane non devono amare arabi: sei arresti nella destra razzista I fermati organizzavano aggressioni contro gli arabi per impedire relazioni globalist.it Una destra razzista e priva del concetto di solidarietà. Come tutte le destre del mondo, compresa quella estrema di Israele. Così sei israeliani, tra cui due militari di carriera, accusati per aggressioni anti-arabe nell'ambito "di atti terroristici e razzisti", sono stati arrestati a Beer Sheva, nel sud di Israele. Lo ha annunciato la polizia. I sospettati sono accusati di aver utilizzato coltelli, manganelli e sbarre di ferro per condurre almeno cinque aggressioni fisiche contro cittadini arabi negli ultimi mesi e atti di vandalismo contro auto appartenenti sempre a membri della comunità araba. I sospettati, ha aggiunto la polizia, hanno agito "per motivi nazionalistici e razzisti e per impedire a donne ebree di intrattenere relazioni con arabi"

Israele festeggia i 50 anni come paese occupante

Israele festeggia i 50 anni come paese occupante Jonathan Cook 18 aprile 2017 Israele deve tenere festeggiamenti sontuosi nelle prossime settimane per evidenziare il 50° anniversario di quella che chiama la “liberazione della Giudea, della Samaria e delle Alture del Golan” o che tutti noi altri descrivono come la nascita dell’occupazione.  L’evento clou si terrà a Gush Etzion, a sud di Gerusalemme. Il “blocco” di insediamenti in Cisgiordania gode di vasto supporto a Israele, non ultimo perché era stato fondato molto tempo fa dal partito Laburista di sinistra che è ora  a capo dell’opposizione. Il giubileo è un potente monito che per gli israeliani, la maggior parte dei quali non hanno mai conosciuto i tempi prima dell’occupazione, il dominio di Israele sui palestinesi sembra tanto irreversibile quanto le leggi della natura. Però anche lo sfarzo dei festeggiamenti sottolinea la crescita in cinque decenni dell’autostima di Israele come paese occupante

Moni Ovadia : lettera al Sindaco di Milano sul BDS e il 25 Aprile

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Alla cortese attenzione del Sindaco signor Giuseppe Sala. Egregio signor Sindaco, le scrivo a seguito della notizia circolata nella rete, che un'associazione di ebrei legata alla Comunità Ebraica milanese, attraverso il suo sito /www/.linformale.eu/, le ha chiesto, non si capisce a quale titolo, di adoperarsi per impedire la partecipazione alla prossima manifestazione del 25 Aprile, festa della Liberazione, al movimento BDS /(Boicotta Disinvesti Sanziona)/, calunniandolo con accuse false e infamanti. Il 25 Aprile ricorda e celebra si la memoria della lotta contro la barbarie nazifascista, ma irradia anche un insegnamento e un monito che cammina di generazione in generazione: il dovere di opporsi ad ogni oppressione per liberare ogni popolo oppresso da chiunque ne sia l'oppressore. Per questa ragione, lo slogan più ripetuto nella manifestazione dell'antifascismo è “/Ora e sempre //Resistenza!/”, pertanto chiunque inalberi simboli che richiamano a

Gideon Levy : 50 anni di occupazione .La nostra Nakba

This is a jubilee year: 50 years after the greatest Jewish disaster since the Holocaust, 50 years after the greatest Palestinian disaster since the Nakba. It is the jubilee of their second Nakba and our first. A moment before the start of the celebrations to mark the 50th anniversary of the “liberation” of the territories, we should remember that it was a disaster. A great disaster for the Palestinians, of course, but also a fateful disaster for the Jews here. 2017 ought to be a year of soul-searching in Israel, a year of unparalleled sadness. It is already clear that it will not be. Instead, the government plans to make it a year of celebration, celebrating the occupation. Ten million shekels ($2.74 million) have already been allocated to celebrate 50 years of suppression of another people, 50 years of rot and internal destruction. A state that celebrates 50 years of occupation is a state whose sense of direction has been lost, its ability to distinguish good from evi

"È in atto una vergognosa offensiva contro l'ANPI. Si salvaguardi l'unità del 25 aprile"

COMUNICATO STAMPA La Segreteria Nazionale ANPI: "È in atto una vergognosa offensiva contro l'ANPI. Si salvaguardi l'unità del 25 aprile" Il 25 aprile è diventato, a Roma, l'occasione per discussioni pretestuose e per attacchi nei confronti dell'ANPI. Ce ne doliamo molto, perché la Festa della Liberazione dovrebbe essere unitaria e concentrata sui ricordi, sui valori, sul presente e sul futuro. Nella convinzione che si tratti di una delle giornate più significative ed importanti per la storia del nostro Paese, lasciamo da parte le polemiche sulle quali torneremo, semmai, in seguito, anche per cercare di indurre certi incauti commentatori politici a vergognarsi delle loro offensive elucubrazioni. Adesso, il problema vero è la riuscita della manifestazione a Roma, come in tutto il resto d'Italia. Noi speriamo sinceramente che ognuno ci ripensi, sia che si tratti della Comunità ebraica, sia che si tratti del Partito Democratico, al qua