HAARETZ: Israele teme espulsione team colonie dalla FIFA


I palestinesi vogliono all’ordine del giorno la questione della partecipazione ai campionati israeliani delle squadre delle colonie ebraiche nei Territori occupati,…
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I palestinesi vogliono all’ordine del giorno la questione della partecipazione ai campionati israeliani delle squadre delle colonie ebraiche nei Territori occupati, durante la riunione annuale della Federazione internazionale del calcio prevista il mese prossimo. Intanto 120 organizzazioni e personalità mondiali mandano una lettera alla Fifa a sostegno della posizione palestinese.

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della redazione
Roma, 20 aprile 2017, Nena NewsIsraele è sempre più preoccupato che la FIFA, la Federazione internazionale del gioco calcio, deciderà di sospendere le sue squadre con sede negli insediamenti coloniali nella Cisgiordania occupata, quando terrà la sua riunione annuale il mese prossimo. Lo scrive oggi il giornale israeliano Haaretz.
Un funzionario governativo, citato da Haaretz, ha affermato che due settimane fa Israele ha appreso che Jibril Rajoub, presidente della Federazione calcio palestinese, ha chiesto che sia messa all’ordine del giorno la questione della partecipazione ai campionati israeliani delle squadre delle colonie, sia dei lavori del Consiglio della FIFA, che si riunirà a Manama, in Bahrain, il 9 maggio, e anche dell’Assemblea della FIFA,che si riunirà nella stessa città il 10 e 11 maggio.
Per questa ragione martedì il ministero degli esteri israeliano ha inviato una nota a decine di ambasciate incaricandole di persuadere i loro paesi ospitanti a rimuovere la questione dall’agenda della FIFA o di fare in modo che non sia votata. Tuttavia, ha aggiunto il funzionario citato da Haaretz, Israele deve essere preparato al peggio. In caso di voto le sue probabilità di successo sono minime.
  I team delle colonie sono sei: Maccabi Ariel, Ironi Ariel, Beitar Givat Ze’ev Shabi, Beitar Ma’ale Adumim, Hapoel Oranit, Hapoel Bikat Hayarden. I palestinesi denunciano inoltre una settima squadra, l’Hapoel Katamon Yerushalaim, che gioca le partite casalinghe a Maale Adumim, il più grande degli insediamenti ebraici in Cisgiordania.
Il team della colonia ebraica di Ariel
Il team della colonia ebraica di Ariel
  Gli statuti della FIFA vietano ai membri di creare squadre di calcio nel territorio di un altro Paese o di lasciare che tali squadre giochino nei propri campionati senza il consenso di quel Paese. I palestinesi chiedono l’applicazione di questa clausola e sostengono che se Israele non sospenderà la partecipazione ai suoi campionati dei team delle colonie, venga a sua volta sospeso dalla FIFA. Inoltre accusano il presidente della Federazione internazionale, Gianni Infantino, di aver manovrato dietro le quinte per ritardare una decisione sulla richiesta di sospensione delle squadre delle colonie.
  “Vogliamo impedire il voto con qualsiasi mezzo”, ha detto il funzionario israeliano ad Haaretz, “Le ultime due volte siamo riusciti a impedirlo ma ora sono meno ottimista”.
Intanto a sostegno della posizione della Federazione palestinese, 120 organizzazioni in tutto il mondo, insieme a personalità dello sport e della cultura, registi cinematografici e politici hanno inviato una lettera al Consiglio della FIFA. Tra i firmatari ci sono l’ex Relatore Speciale dell’ONU Richard Falk, l’ex-ministro brasiliano per i diritti umani Paulo Sérgio Pinheiro, il membro del Comitato centrale del Partito comunista sudafricano e ministro dello Sport e delle Attività Ricreative Thulas Nxesi (a titolo personale) e i registi cinematografici britannici Ken Loach e Paul Laverty. Per l’Italia hanno aderito l’Unione Italiana Sport per Tutti (UISP, con 1 milione 300 mila iscritti), l’associazione Lunaria e diverse squadre di sport popolare. La lettera è stata firmata anche da gruppi ebraici come Jewish Voice for Peace, con oltre 60 sezioni negli Stati Uniti, South African Jews for a Free Palestine, Union of French Jews for Peace, Jews for Justice for Palestinians-UK, Jews for a Just Peace between Israel and Palestine. Nena News

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