Alessandro Treves : Prendere. Comprendere. Riprendere ( Umm al-Hiran)
In questi giorni in cui l’attenzione del mondo intero è stata catturata dalla durezza dei primi passi della nuova amministrazione Trump, è passata un po’ in sordina la durezza con cui il governo israeliano ha agito contro la popolazione dei beduini del Negev. I quali, bisognerebbe osservare, sono cittadini israeliani, se il termine “cittadini” non evocasse il tentativo di trasferirli a forza in città-ghetto, al fondo della scala socioeconomica, per prender loro la terra e costruirvi sopra insediamenti per soli ebrei, in questo caso la nuova città ebraica di Hiran. “La distruzione delle case delle famiglie beduine di Umm al-Hiran, questo mese, è stato un atto disumano”. Ce lo ricorda, con un articolo su Ha’aretz il 30 gennaio, nient’altri che Moshe Arens, colui che è stato il mentore politico di Benjamin Netanyahu, che portò con sè appena trentaduenne quando fu nominato ambasciatore a Washington, ed ebbe suo