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Yesh Din : Una vita stroncata - 'per caso' Di Yossi Gurvitz

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 Sintesi personale 22 gennaio 2017 Samah Abd Al-Muman Ahmed Abdullah era sulla via del ritorno dallo shopping quando un proiettile l' ha colpita alla testa  senza alcun  motivo,e di fronte alla sua famiglia. Samah Abd Al-Muman Ahmed Abdullah, dal villaggio cisgiordano di Amoudia, si era svegliata lunedi 23 novembre 2015, come faceva sempre . Era una 18enne neo-laureata   e  aveva appena iniziato un corso di cosmetici a Nablus . Con la sorella più giovane  hanno preso i mezzi pubblici per recarsi  a scuola. Verso le 11:00, Samah ha parlato con la madre e ha detto che voleva portare H. da un parrucchiere. Diverse ore dopo un soldato israeliano ha sparato un proiettile che ha colpito Samah in testa, ferendola mortalmente . Dopo tre settimane di terapia intensiva, Samah è morta in un ospedale israeliano. Tutto questo ha avuto luogo durante i giorni intrisi di sangue  della cosiddetta intifada dei coltelli, quando i soldati israeliani uccidono  i palestinesi - alc

Gideon Levy : Uccidili, sono un facile bersaglio

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          Uccidili, sono un facile bersaglio – Zeitun Uccidili, sono un facile bersaglio TOPICS:apartheidcheckpointesecuzioni extragiudizialiHaaretzLevy Posted By: carlo gennaio 22, 2017 Per la maggioranza degli ebrei israeliani gli arabi non sono esseri umani come noi. Questa disumanizzazione fa sì che i soldati e i poliziotti abbiano il grilletto fac... zeitun.info Per la maggioranza degli ebrei israeliani gli arabi non sono esseri umani come noi. Questa disumanizzazione fa sì che i soldati e i poliziotti abbiano il grilletto facile. Gideon Levy , 20 gennaio 2017 Haaretz I palestinesi e gli arabi israeliani sono un bersaglio facile. Lo sono nei territori occupati ed in Israele. Lo sono perché il loro sangue vale poco . Vale poco a Umm al-Hiran e vale poco al checkpoint di Tulkarem. Vale poco nei cantieri edili [molti palestinesi lavorano come muratori in Israele, ndtr] e vale poco ai posti di blocco. Quando le persone u

In attesa di Trump, Netanyahu dà via libera a centinaia di nuovi insediamenti

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          ISRAELE - PALESTINA In attesa di Trump, Netanyahu dà via libera a centinaia di nuovi insediamenti L'incontro fra il premier e il presidente Usa sarà in febbraio. La municipalità di Gerusalemme ha approvato 556 nuove case negli insediamenti di Pisgat Zeev,… Di AsiaNews.it L'incontro fra il premier e il presidente Usa sarà in febbraio. La municipalità di Gerusalemme ha approvato 556 nuove case negli insediamenti di Pisgat Zeev, Ramat Shlomo e Ramot. Con il giuramento di Trump, per Israele si apre una “nuova era” nelle relazioni fra i due Paesi. Pressioni dall’estrema destra per l’ampliamento del controverso insediamento di Maaleh Adumim, Decisione congelata fino al vertice di Washington. Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - All’indomani del giuramento del neo presidente Usa Donald Trump, Israele ha approvato la costruzione di centinaia

Gaza, la Silicon Valley del Medio Oriente tra bombe e blackout

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Gaza, la Silicon Valley del Medio Oriente tra bombe e blackout L'acceleratore Gaza Sky Geeks forma nuovi talenti puntando sul basso costo dell'area e la grande energia dei suoi abitanti corriere.it | Di Alessio Lana Anche nei giardini più aridi possono nascere splendidi fiori. Accade a Gaza, terra di conflitti infiniti che ha trovato nuova speranza nella tecnologia. Nonostante la corrente che va e viene, qui è nata Gaza Sky Geeks, spazio di co-working dedicato alla tecnologia. Figlio della Ong Mercy Corps, nasce nel 2011 per far leva sulle enormi risorse di un territorio in cui due terzi dei giovani hanno meno di 24 anni, sono perfettamente alfabetizzati e conoscono l'informatica meglio che in tanti altri Paesi «liberi». L'obiettivo non è solo sviluppare nuove idee imprenditoriali ma anche liberare questa terra dal conflitto e trasformarla in una nuova Silicon Valley. (Foto: Gaza Sky Geeks) due anni dalla na

Marco Politi : Papa Francesco ha posto un paletto.

Marco Politi, Il Fatto Quotidiano www.ilfattoquotidiano.it › BLOG (il Fatto Quotidiano, 18 gennaio 2017) Papa Francesco ha posto un paletto. Pochi giorni prima dell'insediamento del nuovo presidente statunitense Donald Trump, il pontefice ha ricevuto il leader palestinese Abu Mazen in occasione dell'apertura dell'ambasciata di Palestina presso la Santa Sede il 14 gennaio. Un segnale chiaro di politica internazionale in vista dell'improvvida decisione annunciata da Trump di volere trasferire l'ambasciata degli Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. E' una decisione che non rappresenta un semplice trasloco, ma costituisce il placet della prima potenza dell'Occidente alla politica del governo Netanyahu di annessione di Gerusalemme Est e un'acquiescenza all'inglobamento di territori palestinesi attraverso le cosiddette "colonie". Il tutto in contrasto con la posizione di gran maggioranza della comunità internazionale, r

Kuala Lumpur, nazioni musulmane contro il Myanmar: basta violenze contro i Rohingya

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          MALAYSIA - MYANMAR Kuala Lumpur, nazioni musulmane contro il Myanmar: basta violenze contro i Rohingya Di AsiaNews.it La “sessione straordinaria” dell’Oic centrata sulle persecuzioni verso la minoranza musulmana in Myanmar. Najib Razak chiede che i colpevoli siano “consegnati alla giustizia”. Ministro del Bangladesh: risolvere la questione riguardante la cittadinanza. Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - Governi regionali, organizzazione islamiche internazionali e attivisti pro diritti umani lanciano un nuovo appello al governo del Myanmar, perché metta fine alla tragedia dei musulmani Rohingya. Il Primo ministro della Malaysia Najib Razak si è rivolto ai vertici di Naypyidaw, invocando la fine di tutte le discriminazioni e gli attacchi; ai Paesi a maggioranza musulmana, aggiunge poi il premier, il compito di agire per arginare questa “tragedia umanitaria” di